Porgendo un saluto ai Cordiali Dottori, espongo il mio caso, molto complesso e fonte di grandissima ansia, preoccupazione ed interrogativi, cercando di sintetizzare la vicenda.
Per puro caso conosco una ragazza in una chat, inizialmente credendo che sarebbe stata una conoscenza da rapporto occasionale, come le altre fino a quel momento.
Un paio di mesi dopo la realtà cambia, nonostante la relazione a distanza (città a 150 km), riesco a provare delle emozioni ed a fare uscire una parte di me, finora sconosciuta.
Non solo, la ragazza mi è stata di grande aiuto, a tratti salvifico, in un periodo devastante, ove ansie e preoccupazioni, con risentimenti addirittura fisici, e pure abbastanza rilevanti, sono stati fomentati da crisi nel lavoro, crisi nelle prospettive ed elaborazione di un lutto familiare di meno di un anno fa non ancora completata.
Infatti, in questo periodo si avvicendano: un master fuori sede, con le conseguenti implicazioni e dubbi a livello lavorativo, progetti per il futuro etc.
Non solo, la ragazza nonostante abbia scoperto alcuni miei comportamenti scorretti (chat con altre etc.), si è dimostrata comprensibile, perdonandomi e capendo che potevo cambiare questa cosa, come in effetti ho dimostrato di poter fare, con piacere, ma a causa della mia indecisione gli ultimi mesi sono stati un inferno, prendendo io delle decisioni di lasciarla e riprenderla ogni giorno diversa!
L'ultima volta, infatti,vivendo fuori sede, essendo a casa con amici e famiglia ho sentito meno la sua mancanza, invece tornando nella sede di lavoro e fuori per il master, la mancanza si è acuita e tanto, fino a suggerirmi che provo qualcosa.
Elementi come preferenza fisica e distanza sembrano stati superati, ma adesso devo prendere una decisione: dopo l'ennesima "lasciata" io so che potrei riprenderla, ma non è giusto tenerla sul filo ancora, ancora e ancora.
Da una parte, sono consapevole che così facendo seguirei il mio istinto, in quanto mi è mancata molto negli ultimi giorni e saprei che lei può completarmi e vivere dei bei momenti insieme, vivrei un'esperienza nuova a 30 anni, un nuovo modo anche di provare a superare alcuni miei limiti: concezione del tempo, tra tutte, che sembra essere un ostacolo al vivere una relazione sapendo di dover studiare, lavorare, ed avendo piacere di stare con famiglia ed amici.
D'altra parte, manca ed è pesante la presenza sui luoghi dove sono nato e cresciuto, mi basta vedere qualche foto di qualche ragazza dei miei luoghi, che riporti ai luoghi stessi, a mettermi in dubbio.
Dubbi, dubbi ed ancora dubbi, mi sento come una barca in tempesta, un giorno penso una cosa ed un giorno un'altra, in relazione al luogo in cui mi trovo, alle condizioni atmosferiche ed a quello che sto facendo, sembra assurdo.
Quando sono impegnato a fare la qualunque cosa, transeat o quasi, ma invece quando sono assorto nei miei pensieri è finita, mi tormento, l'idea di abbandonare una ragazza, che per me ha costituito una vera e propria rivoluzione, un valore, di valori, ma non riesco a non pensare al futuro, non riesco a "navigare a vista", perchè ho pur sempre 30 anni. "Totalmente diversi, ma maledettamente simili" siamo , etichetta che è una realtà.
Scusandomi per la scrittura di getto, spero non confusa troppo, chiedo una Vostra opinione, per districarmi in questa grande confusione, ansia.
Cordiali saluti.