Buongiorno gentili Dottori, sono un uomo di 34 anni fidanzato da due anni con una ragazza di 32 anni. La nostra relazione è sempre andata abbastanza bene, buon affiatamento dall’inizio, ci siamo sempre cercati e facciamo praticamente tutto insieme. La nostra problematica riguarda però la sfera sessuale nel senso che i rapporti fin dall’inizio non sono mai stati molto frequenti (1 a settimana). La cosa è andata avanti così e nel tempo ho notato che da parte sua piano piano il rapporto è diventato un po meccanico. Nonostante io abbia fatto notare più volte che probabilmente si poteva in qualche modo aumentare la complicità, ma è impossibile se non ci si impegna insieme. Io ci resto male perche al di là della frequenza non sento il suo desiderio e coinvolgimento. Noi non conviviamo ma abbiamo la possibilità di poter stare insieme sempre senza che nessuno ci disturba, ma lei si limita a restare giusto quel giorno a settimana. E se capita che viene a farmi visita anche durante la settimana ( tutti i giorni) non succede mai niente, come se per lei fosse categorico quell’unica volta a settimana. Lei mi dice che non ha nessun problema nei miei confronti e che mi desidera tantissimo, che farebbe l’amore con me sempre e tutti i giorni ( ma non lo fa, e mi chiedo perche?) Mi sembra assurdo di come non sia mai capitato in tutto questo tempo nonostante le tantissime possibilità a disposizione e che si riduca sempre a quell’unica volta a settimana. Viene messo sempre in fondo alla lista, quasi come una cosa che si deve fare perche è giusto cosi, ma non per il piacere vero e libero. Ovviamente questo atteggiamento ha creato molto contrasti tra di noi, e la complicità ne ha subito le conseguenze perche per me è tutto collegato. Il desiderio, l’affiatamento, la complicità, l’intesa non si possono dimostrare solo attraverso il rapporto sessuale, ma anche attraverso una serie di attenzioni che sicuramente li accrescerebbero sempre di più. Chiedo a voi consigli perché io non so più come affrontare questa situazione, anche perché sono solo io a pormi il problema.
Buongiorno,
la sfera sessuale è strettamente connessa a quella emotiva e riflette la relazione di coppia negli altri ambiti non-sessuali, come l'affetto, la quotidianità, le dinamiche relazionali, i ruoli e la progettualità. Quello che mi viene da consigliarle è innanzitutto provare a parlare con la sua partner, andando oltre l'aspetto sessuale, in quanto potrebbe essere connesso ad una difficoltà o sofferenza individuale o di coppia che riguarda lei e che proietta nella sessualità, anche senza esserne consapevole. Parlare di coppia nella coppia aiuta i partner a ridimensionare la relazione e a capire le aspettative dell'altro. Magari anche la sua partner ha dei momenti in cui non è soddisfatta della relazione, ma per carattere o altri motivi, non sente di poterne parlare.
Una volta instaurato un clima di apertura e di ascolto reciproco, potreste rivolgervi ad un terapeuta sitemico-relazionale per iniziare una terapia di coppia insieme, per esplorare la vostra relazione ed eventualmente portarla verso una progettazione futura più solida, se sarà quello che entrambi vorrete.
Auguro a lei e alla sua partner buona fortuna
dott.ssa Alessia Serio
Torino
La Dott.ssa Alessia Serio offre supporto psicologico anche online
Buona sera, innanzitutto grazie per aver condiviso queste sue fatiche, qui. Capisco quanto possa essere frustrante sentirsi insoddisfatti nella propria relazione, specialmente quando si tratta di un aspetto così intimo come la vita sessuale. È davvero importante poter parlare apertamente con la sua ragazza di come si sente. Provi a trovare un momento tranquillo per condividere le sue emozioni, usando frasi come ‘Io mi sento…’ per esprimere i suoi bisogni senza farla sentire sotto accusa.
Le chieda come si sente realmente riguardo alla vostra vita sessuale; potrebbe condividere alcuni pensieri che non ha mai detto prima. Spesso ci sono ragioni più profonde che influenzano il comportamento, e scoprire queste cose insieme può essere davvero utile; potrebbe sorprenderla con ragioni che non ha ancora condiviso o potrebbero esserci fattori esterni che influenzano la sua disponibilità. È importante creare uno spazio sicuro dove poter esprimere i propri pensieri senza timore di giudizio. Confrontatevi sulle vostre aspettative in merito alla frequenza e alla qualità dei rapporti sessuali. Capire cosa significa per entrambi "desiderare" il partner può portare a nuovi spunti e possibilità.
Se vi rendete conto che non riuscite a trovare un punto di incontro da soli, potrebbe essere utile consultare un terapeuta di coppia che potrà aiutarvi a esplorare queste dinamiche più in profondità oppure consideri di avviare una sua terapia individuale: mi sembra di intuire che al di là della vita sessuale ci sia anche un tema di solitudine da esplorare ed indagare, un bisogno di maggiori attenzioni; uno psicologo / psicoterapeuta potrebbe fare al caso suo.
A presto, cordiali saluti.
Varese
La Dott.ssa Debora Calci offre supporto psicologico anche online