buongiorno, sono eleonora una ragazza di 32 anni sposata da tre e abbiamo una bambina di 19 mesi, bellissima di nome giulia. I miei suoceri o meglio mia suocera stà minando il mio matrimonio dal giorno delle nozze; ora che è nata giulia ci stà rendendo la vita ancora più impossibile perchè vorrebbe che le lasciassimo gestire in todo nostra figlia lasciandola a dormire e sparendo per due tre giorni e cose simili, la bimba va all'asilo da quando ha 10mesi perchè nessuno ce la teneva e io e mio marito lavoriamo e non vuole essere separata da noi la notte una sera l'abbiamo lasciata al mare dai nonni e si è disperata tutta la notte e da allora vuole stare con noi e mia suocera insiste che la devo far vedere da uno psicologo perchè l'ho mandata troppo presto all'asilo ed è traumatizzata; ci tengo a precisare che mia figlia và all'asilo contentissima altrimenti avrei lasciato il lavoro per stare con lei. Insite a dire che STO FUORI DI TESTA, perchè a detta sua, sono troppo presente nella vita di mia figlia. Premetto che come avete ben capito mia suocera è un tipo molto particolare oltre tutto stà andando in meno pausa e poco tempo fa ha preso delle pillole per dimagrire che erano a base di antidepressivi, lei quando era piccola ha fatto uso di valium perche aveva il grande male, o il piccolo male non ricordo bene, secondo voi le posso lasciare in tranquillità una bimba di 19 mesi? e in tutto questo mio marito non dice nulla facendomi passare per l'arpia di turno. Grazie a lei e a questo punto anche a lui il mio matrimonio e quasi al punto del non ritorno e lui non capisce che deve fare coppia e cordata con me ma gliele passa tutte lisce non facendo rispettare ne me ne la figlia. Ho anche proposto di andare da un consulente di coppia e mi ha risposto di no, io non sò più cosa fare, non vorrei separarmi oltre tutto perchè giulia adora il suo papà; ma mia suocera deve stare a posto suo e deve essere il figlio a farglielo capire cosa che non vuole fare perchè secondo me ha paura visto che è sempre stata abbastanza manesca, con la scusa che erano maschi e che ne aveva tre e che la sentivano solo così, ormani sono uomini però non può continuare così, secondo me la madre sbagliata è lei. Vi ringrazio anticipatamente per il vostro consiglio. Cordiali saluti Santicchia Eleonora
6 risposte degli esperti per questa domanda
Gent. Eleonora la situazione familiare che descrive non è delle migliori. Sicuramente la madre è Lei e nessuno la può sostituire se non occasionalmente. L'idea di un consulente di coppia è buona perché potrebbe aiutare, soprattutto suo marito, a capire meglio il rapporto che ha con la madre e la relazione con Lei che è la moglie Quello che non è chiaro è il fatto che ora sua suocera voglia gestire la bambina ma quando aveva 10 mesi vi siete trovati soli perché nessuno poteva occuparsene. Comunque ha fatto bene a inserire Giulia all'asilo. Le faccio i miei migliori auguri
Salve Eleonora, ritengo che le sue osservazioni sull'intrusività di sua suocera sia nel matrimonio che nella gestione du sua figlia siano corrette, però le chiedo, come mai siete arrivati a questo punto? Quella che lei presenta è una problematica molto diffusa, spesso mi capita di incontrare in terapia delle persone che non si sono ben svincolate dalla propria famiglia d'origine, e questo incide notevolmente nella creazione di una nuova famiglia, ovvero, se non ci si separa bene dalla famiglia d'origine, non si può creare bene una nuova famiglia. Mi dice che questa situazione è presente sin dall'inizio del matrimonio, come mai l'ha permessa? Lei e suo marito avete probabilmente bisogno di fare chiarezza su questo aspetto. Per quanto riguarda la presenza di sua suocera nella vita di Giulia, non dovrebbe essere negativa se voi siete in grado di mettere i confini adeguati, i nonni hanno in genere una funzione positiva nella vita dei nipoti. Quello che mi sento di suggerirle è di chiedere una consulenza psicologica a un terapeuta della sua città per chiarire meglio questi aspetti e capire come potrebbe intervenire, io lavoro a Roma, se lei vole può contattarmi privatamente per ulteriori delucidazioni, in ogni caso le auguro di trovare una soluzione al suo malessere così da poter vivere più serenamente. Buona giornata,
Eleonora ho letto attentamente la Sua richiesta di aiuto e la prima cosa che Le dico é la seguente: mandare un bimbo all'asilo nido perché i genitori lavorano entrambi non ha mai fatto male a nessun bimbo!! Anzi i bambini più sono piccoli e più si adattano ai nuovi ambienti anche se hanno bisogno dei loro tempi e delle loro necessità. Se il nido é buono e le asssistenti capaci di fare il loro lavoro va benissimo per Giulia!! E' certo che - dopo il nido - Giulia ha bisogno delle attenzioni e dell' affetto da parte dei suoi genitori.. ma credo di capire che questo non le manca!! Per quanto riguarda le problematiche conflittuali che la coinvolgono con Sua suocera sono d'accordo con Lei che dovrebbe intervenire Suo marito!! Magari spiegando a Sua suocera che la bambina é ancora troppo piccola per dormire fuori casa se non vi é una necessità impellente (esempio uno dei genitori si deve assentare per lavoro fuori città - o per una faccenda in cui la presenza della bambina si rende inopportuna ecc..). Solitamente i bimbi cominciano a dormire, saltuariamente, fuori casa in età scolare (6 o 7 anni di età) iniziando con una notte e poi - sempre saltuariamente - si può aumentare il periodo di pernottamento comunque, la cosa é molto soggettiva e può variare da bambino a bambino. Il distacco notturno deve essere molto graduale, giustamente motivato e spiegato ai bambini. Va loro detto il perché dormiranno fuori casa e nel contempo va chiesto loro se sono contenti e d'accordo. Ad esempio se non fossero d'accordo su dove e con chi passeranno la notte va loro spiegato perché i genitori hanno fatto quel tipo di scelta (fiducia/capacità delle persone a cui verranno affidati) e quali sono i vantaggi (esempio: vicinanza alla casa genitoriale). I bambini anche se sono piccoli capiscono perfettamente tutto basta fermarsi a parlare con calma ed usare un linguaggio adatto!! Quando sono pronti ad allontanarsi da casa, spesso sono anche i bambini stessi a chiederlo, magari per andare a dormire presso un amichetto/a. Per quel che riguarda Gliulia mi sembra ancora troppo piccola per farle passare la notte in altro ambiente (anche se familiare) se non vi é un'urgenza di 'causa di forza maggiore'!! Detto ciò bisogna spiegare alla suocera che in quanto nonna ha tutti i diritti di visita e di frequentazione della nipotina Giulia ma forse é un po' troppo esigente nel volersi intromettere nell'educazione/formazione al posto della coppia genitoriale. Dovrebbe forse 'astenersi' nel dare giudizi se non richiesti! I nonni hanno altri ruoli e sono anche più belli e grastificanti di quelli genitoriali! Per quanto riguarda il Suo rapporto matrimoniale provi ancora a parlare con Suo marito e forse un piccolo aiuto da parte di un consulente di coppia non sarebbe male! Ma cerchi di fare tutto per non fare naufragare questo matrimonio solo a causa dei problematici rapporti relazionali con la suocera!!!
Gentile sig.ra Eleonora, mi sembra che dal suo racconto,lei abbia una bella famiglia,e immagino che si è costruita con tanto amore e dedizione, e non permetta a sua suocera distruggere quello che lei ha costruito nel tempo...sa le mamme italiane sono molto gelose dei loro figli maschi, condizione diffusa per molti uomini, e fanno di tutto pur di esercitare il loro dominio e potere sui figli per tutta la vita. La bambina se piange e si dispera, quando viene lasciata dai nonni, c'è una ragione ben precisa: a quell' età i bambini vivono l'allontanamento della madre come un'abbandono irreversibile da parte della figura materna, poichè nella dimensione intrapsichica non si è ancora strutturata una solida introiezione della figura genitoriale come oggetto interno e di conseguenza un allontamento momentaneo della figura materna, viene percepito come abbandono irreversibile, ciò a lungo andare, potrebbe far nascere nella bambina stati di angoscia con conseguenze significative che potrebbero lasciare i segni anche nell'età adulta, con manifestazione di ansia e insicurezza che potrebbero incidre in modo sfavorevole sul piano dell'autostima. Quindi se la bambina non vuole stare con i nonni cerchi di trovare una soluzione per garantire la sua presenza, perchè ciò risulta fondamentale in questa fase delicata del suo sviluppo picoafettivo.In questo momento così delicato sia per lei che per la sua famiglia, ha bisogno di essere sostenuta e seguita, non importa se suo marito non accetta di fare un percorso con lei per lavorare sulla coppia, faccia lei il primo passo e si trovi un valido professionista e si faccia guidare. Tantissimi auguri: difenda in tutti modi la sua identità, la sua vita e la sua famiglia! Un caro saluto
cara eleonora, io credo che la prima cosa da fare sia fissare dei confini, comunicarli a tuo marito e chiedergli di non superarli. Quali siano questi confini devi essere tu a deciderlo: inizia da quello che ti sembra più sbaglaiato o più intollerabile nel rapporto con tua suocera, ad esempio la su valutazione della scolarizzazione della bambina, o il suo insistere per tenerla a dormire, insomma, decidi tu. Poi, accetta di lasciare da parte il resto per il momento, ma sii molto rigorosa riguardo al limite che hai fissato. Su quello non accettare compromessi ma, per il momento, solo su quello, non fare di tutte l'erbe un fascio, perchè non faresti che alimentare la confusione.
Come va Eleonora? Ci sono aggiornamenti sulla storia che lei ha portato qui? E' chiaro che avete assoluto bisogno di una consulenza di coppia. Forse basterebbe anche solo qualche incontro per delimitare i confine di questa coppia. Prima di arrivare alla separazione provi a vedere se è possibile delimitare i confine della sua famiglia e mettere dei limiti accettabili per tutti. Mi contatti conosco molti professionisti a Roma che si occupano di questo. A presto