Cara Elisa,
partirei da 2 premesse, ovvero la diagnosi di psicopatico affibbiata a suo marito mi pare alquanto generica e , se presa alla lettera, decisamente eccessiva. la seconda premessa è , che a mio parere, per le mie convinzione e per esperienza occorre che i soggetti più deboli in questa situazione triangolare (padre-madre-figli) sono i figli , a cui occorre dare la precedenza come salvaguardia, perchè non vengano danneggiati nel loro sviluppo affettivo, come queste situazioni conflittuali spesso determinano. Non bisogna dimenticare che il modello interno di identità personale e poi di coppia , viene mutuato in massima parte dai genitori e dalla relazione che tra loro intercorre .La recezione della armonia o disarmonia ambientale è già attiva dalla più tenera età e ,si ipotizza, anche in periodo prenatale. Quindi, intanto, necessario che i vostri conflitti non siano vissuti a cielo aperto, alla presenza dei figli e che ognuno racconti loro il partner nei termini positivi che occorre pur individuare.
Detto questo ....cosa fare ? In una relazione esiste un dogma psicologico che ci racconta che le responsabilità vanno sempre divise in due, se in suo marito mi pare si possa riscontrare , non una psicosi, ma una alterazione nello sviluppo psico-sessuale, problematico, comprese fissazioni ed atteggiamenti infantili di stampo narcisistico, lei dovrebbe lavorare su cosa significhi una accettazione rassegnata a simile menage, quali "guadagni secondari" le provoca e quale tendenza alla sofferenza si possa essereinstaurata in lei e perchè . Credo che un buon aiuto psicologico, anche di tipo esistenziale, per entrambi potrebbe dissolvere questa impostazione psico-esistenziale complicata , ma abbastanza classica. Tenga conto che il suo compagno ha altrettanto bisogno di aiuto di quanto lo abbia lei. Terapia di coppia ? Io penso che in queste situazioni è complicatissimo agire in due, ci deve essere uno dei partner che si prende la responsabilità pressoché totale di iniziare un percorso, che inevitabilmente, poi, avrà un riflesso positivo sull'altro, oltre che, comunque, su lui stesso . Nel raccomandarle ancora la salvaguardia dei figli, sono a disposizione per ulteriori chiarimenti. In ogni caso gradirei un suo riscontro di come ha accolto i miei suggerimenti , in senso positivo o negarivo, questo riscontro costituisce l'unico corrispettivo al mio impegno. Grazie