Non mi sento più desiderata

Michela

Salve, sono una ragazza di 30 anni, convivo col mio compagno da due anni e stiamo insieme da dieci anni. La nostra vita sessuale non è mai stata il massimo già dopo il primo anno in cui stavamo insieme. Lui è sempre stato un ragazzo dolcissimo, mi ha sempre riempito di coccole e di attenzioni.E' un ragazzo d'oro se non fosse per il problema del sesso. Io farei l'amore con lui due volte al giorno, mi sono promessa molte volte di non cercarlo più, ma facendo così sono passati quindici giorni; mi dice che vorrebbe un figlio (che tra l'altro desidero anch'io) ma come, con il pensiero? In questi dieci anni ho sempre sofferto tanto per questa situazione, i primi anni spesso gli rinfacciavo la mia frustrazione in momenti di rabbia, e finivamo con il litigare. Spesso mi rifiutava, ma forse era colpa mia perché usavo un approccio sbagliato. Lui comunque non mi cercava mai di sua iniziativa e finivo col non sentirmi desiderata,col non sentirmi una donna. Ero addirittura diventata gelosa del fatto che lui guardava film porno, infatti gli dicevo che preferiva masturbarsi piuttosto che cercare me, lui mi rispondeva che dopo tanti anni che si sta insieme, l'attrazione cala ed i miei pigiamoni caldi indossati in casa non aiutavano certo la libido. Io lo ammetto, vuoi per la mia insicurezza, vuoi per il fatto che sono freddolosa, non sono mai riuscita a ricreare qualche scenetta sexy per accendere la sua passione. Due anni fa lo lasciai perché presi un'infatuazione per un altro ragazzo ma lui mi mancava tanto, dopo dieci mesi tornai da lui, lo amavo ancora e volevo tornarci insieme. Un anno dopo esserci risentiti, siamo tornati insieme e dopo 3- 4 mesi siamo andati a convivere. Praticamente da subito le cose sono tornate come prima. In questi due anni più volte ho cercato di affrontare l'argomento parlandogli chiaramente della mia sofferenza e frustrazione, proponendogli di andare da un sessuologo ma lui mi risponde che non gli piace il fatto che io pur di non sforzarmi di risolvere il problema da sola, (vestendomi più sexy) voglia chiedere un aiuto dall'esterno. Qualche mese fa mi disse che se a me viene voglia di fare l'amore non è detto che anche lui debba farlo per forza perché l'amore si fa in due, altrimenti si sarebbe sentito solo usato. Ultimamente gli chiesi per quale motivo non prendeva mai l'iniziativa, lui mi rispose dicendomi che delle volte ha voglia ma sta così impegnato a lavorare al pc (quando lavora a casa) che la reprime. Così ci facemmo una promessa: quando a lui sarebbe venuta voglia di fare l'amore, avrebbe lasciato tutto e si sarebbe avvicinato a me per farlo, io invece gli avevo promesso che mi sarei avvicinata a lui vestita in modo più sexy, e lo sto facendo. Quando ho voglia di fare l'amore , indosso il mio completino e mi faccio trovare così a letto e lui capisce che ho voglia. Lo facciamo sì ma da parte sua non sento tutto sto trasporto, quasi fosse costretto a farlo. Lui la sua promessa non la sta mantenendo . Penso continui a masturbarsi e a guardare porno mentre evidentemente io gli ispiro solo coccole e affetto. Insomma non ne posso più, ogni mese si fanno gli stessi discorsi ma non cambia mai nulla ed io non so più che fare, mi sento frustrata e confusa.

7 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Michela! Dal suo racconto sembra siate entrambi presi dentro un circolo vizioso di risposte e controrisposte da cui sembra difficile uscire. Certo, se il suo compagno non vuole frequentare uno psicologo non lo si può certo costringere a farlo, ma qualcosa potrebbe fare anche lei. Voglio dire che in questo momento, il problema suo é quello di non riuscire a "sopportare" una situazione di coppia che la fa sentire frustrata e confusa. Dunque potrebbe richiedere un aiuto per quelli che sente essere i suoi problemi. Sono sicura che con tale presa di posizione e di responsabilità la sua esistenza ne potrà trarre giovamento ed anche la sua relazione dovrà riorganizzarsi in maniera differente dal solito.

Un caro saluto

Dott.ssa Lara Sciscio

Dott.ssa Lara Sciscio

Vicenza

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Carissima amica, penso che continuare a parlarne sia solo contro producente. Parlare di sesso e di come, quanto  e dove  doverlo fare, in una coppia, può solo creare disagio e far calare anche quel poco di libido che ci potrebbe essere e nel suo caso, mettere in imbarazzo il suo lui. Questa cosa gestita così rischia di diventare un grosso problema, da cui potreste non uscirne più. Il suo ragazzo farebbe bene a cercare di capire cosa vuole, mi da l'impressione di essere un soggetto di quelli che non propositivi, ma non solo in ambito sessuale. Probabilmente ama di più essere passivo, subire le situazioni. Mi sbaglio? Si, effettivamente un problema c'è e dovreste andare a consulenza, visto che il suo lui vuol continuare a sottovalutare la cosa senza pensare a ciò che desidera realmente. Però lei non può costringerlo, non può continuare a parlare di questa cosa in continuazione. Dunque che fare? Potrebbe cominciare lei ad andare in consulenza, da sola,  per cercare di capire come può lei aiutare il suo lui e quindi il vostro rapporto, cominciando da prima nel cercare di ricostruire come le cose andassero all'inizio, se questa storia dei porno c'era già da prima, se eventualmente, ci sia qualcosa di irrisolto nella ricucitura del vostro rapporto, poi cercando di comprendere magari, perchè il suo lui guarda i porno. Perchè non li guardate insieme? Ecco, penso siano cose su cui può lavorare. Il suo compagno poi, magari deciderà di partecipare alle sedute spontaneamente, sapendo che lei ha cominciato ad andarci, quando lei deciderà che è arrivato il momento di dirglielo e quindi, di farlo partecipe. Sono a vostra disposizione per eventuali ulteriori domande. Cordiali saluti.

Dott.ssa Barbara De Luca

Dott.ssa Barbara De Luca

Catanzaro

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Buona sera Michela,

Se come scrive le cose non cambiano, nonostante i buoni propositi, direi che è il caso di rivolgersi ad uno psicoterapeuta  per poter capire cosa non va nel nostro rapporto di coppia. Se il suo compagno non vuole inizi lei, la confusione e la frustrazione che sente vanno elaborate. Questa diverso modo di "vivere il rapporto sessuale" va elaborato ma non più da soli, perché continuerete a rimanere nelle rispettive posizioni. Una persona esterna alla coppia ma competente, vi può aiutare. Mi faccia sapere se ha bisogno. Cordialmente.

Dott.ssa Verena Elisa Gomiero

Dott.ssa Verena Elisa Gomiero

Padova

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Gent.le ragazza di 30 anni, desidero rassicurarla, è il suo compagno ad essere portatore di una "difficolta" della sfera sessuale. Questa non si caratterizza con un calo o mancanza del desiderio, infatti non ha problemi a masturbarsi e si dedica alla visione di film pornografici. Ma si esprime in un contesto di relazione, cioè con lei. E con tutta probabilità sarebbe la stessa cosa se al suo posto vi fosse un'altra compagna. Ritengo difficile che questa condizione possa modificarsi. Lui ci prova, rispetta gli accordi come può, ma oltre non riesce a fare. E non potrà fare fino a quando non affronterà adeguatamente le ragioni che lo portano a questo atteggiamento verso la sessualità. Quindi, desidero dirle chiaramente di non farsi illusioni e non riporre false speranze in un comportamento da parte sua che sia maggiormente erotico. Lei può essere anche bellissima ma non dipende da lei il calo del desiderio del suo compagno. Quindi non si senta svilita e non metta in dubbio la sua identità sessuale. Invece, si ponga una domanda. Per quale motivo rimane in questo rapporto? cosa la spinge a cercare con tanta costanza una strada per la sessualità con il suo compagno? Cosa le è mancato di lui dopo averlo lasciato? Credo sia importante per lei che possa trovare delle risposte a queste domande e ad altre che ne seguono. Perchè le stanno condizionando la sua vita attuale e il suo futuro.

Gent.ma Michela,

stando la mancata disponibilità del suo compagno ad intraprendere un percorso di coppia volto alla risoluzione del problema di coppia e lo stato di confusione e frustrazione che la situazione le genera, credo Le possa essere comunque d'aiuto intraprendere un percorso psicoterapeutico individuale.

Rimanendo a disposizione, mi è gradita l'occasione per porgerle i più cordiali saluti.

Dott.ssa Natalia Savani

Dott.ssa Natalia Savani

Massa-Carrara

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Gentile Michela penso che l'unica soluzione sia quella di proporre di nuovo al suo compagno una consulenza sessuologica di coppia per vedere di sbloccare le vostre dinamiche sessuali. Se lui risponderà ancora in modo negativo ritengo difficile per voi continuare una relazione che necessita per crescere e consolidarsi di un lavoro di conoscenza e integrazione reciproca.

Cordiali saluti.

Buon giorno gentile Michela,

la situazione che riporta sembra davvero creare molto disagio ad entrambi.

La sessualità è un mondo complesso, intimo e legato a significati che ogniuno vive in modo del tutto personale. Certo in una coppia è auspicabile che oltre ad una buona armonia nella quotidianità ci sia anche un unione di intenti e di passioni sotto le coperte proprio perchè in questo modo lei Michela si possa sentire donna a 360 gradi.

Sarebbe davvero importante potersi far aiutare da un sessuologo, ma ovviamente si deve farlo in due e credere che questo porterà ad un cambiamento e che tale cambiamento sarà di giovamento alla coppia.

Ora, se il suo partner non se la sente, forse non è ancora pronto ad un ipotetico cambiamento o teme che alcuni elementi della sua intimità possano essere violati e si sente sensibile a questo argomento.

Dato che è lei che riporta il problema e che sembra avere la più ferrea volontà al miglioramento le suggerisco di intraprendere intanto un percorso per lei, per le sofferenze e i disagi che questa situazione le porta e per arrivare a sentire e comprendere al meglio cosa davvero la infastidisce e la limita in questo rapporto, così da sentirsi comunque più serena e consapevole nel scegliere il suo partner per quello che le può offrire quotidianamente.

Mi rendo disponibile per qualsiasi altro chiarimento e suggerimento.

Saluti