Non ho la forza di lasciare mio marito

Francesca

Salve, vi scrivo perché ho un grave problema che non riesco a risolvere. Sono sposata da 35 anni ho due figli entrambi sposati, in casa siamo rimasti io e mio marito, le cose con mio marito non vanno bene da più di 10 anni, ma neanche prima erano granché, ho perso la stima ed il rispetto per lui, perché lui è un tipo che non si è mai interessato di niente, non vuole preoccupazioni, tutte le cose inerenti la famiglia, dal andare a parlare con i prof dei miei figli quando erano in età scolastica le ho dovute sempre fare da sola, quello che ho fatto è solo un esempio, poi si è messo anche il fatto economico, io ho un lavoro che rende molto bene e lui invece sono quasi 20 anni che guadagna poco e lo devo anche mantenere economicamente, il fatto che mi da fastidio è che lui si è adagiato su di me e non cerca come fare per migliorare la nostra condizione economica, è un tipo che gli piace bere e molte volte è ubriaco, ma la cosa che non riesco più a sopportare è che lui vuole fare sesso con me tutti i giorni, io non provo più desiderio sessuale per lui invece lui dice che lo faccio eccitare come fosse ll primo giorno., se mi rifiuto di star con lui, il giorno dopo inizia a fare casino, fa cose che lui sa bene che io non sopporto e quindi io cedo per quieto vivere,
A complicare tutto si è messo il fatto che mi sono innamorata di un mio vecchio amico anche lui sposato ed in crisi con la moglie, ci siamo innamorati e lui dice che vuol vivere con me, anche io lo voglio. Il problema e che quando ho detto a mio marito che volevo separarmi lui mi ha supplicato di non lasciarlo mi diceva che si sarebbe ammazzato, ed in effetti una volta ha preso un flaconcino di gocce intero e dovetti chiamare il 118. Io dopo tanti anni vissuti insieme gli voglio molto bene a mio marito, anche se è un bene fraterno, e non riesco a lasciarlo sapendo che lui si potrebbe ammazzare, dopo non me lo perdonerei mai, intanto il mio chiamiamolo "amante" dice che io devo scegliere che lui non può stare così, in effetti sono due anni che va avanti questa storia ed i io non è che ho molto tempo da dedicargli, ci vediamo di rado a volte passa più di un mese, però ci sentiamo telefonicamente più volte al giorno. Io lo amo tantissimo a quest'uomo e sono certa del suo amore così come sono certa che insieme staremo bene. Però ho questo macigno che non riesco a superare, non c'è la faccio a lasciare mio marito per paura che si possa ammazzare e però non c'è la faccio più nemmeno a stare con lui che tra l'altro anche se non tutti i giorni, vuol fare sesso con me, vi prego sto impazzendo in questa situazione perché non vedo una soluzione. Come devo fare cosa mi consigliate. Grazie infinite.

4 risposte degli esperti per questa domanda

Purtroppo il dilemma esiste.

Ma deve però considerare che lei ha una responsabilità acclarata solo verso se stessa ed i suoi sensi di colpa, ma non verso le azioni che suo marito potrebbe compiere.

Siamo di fronte ad un ricatto morale, il quale non aiuterà nessuno dei due nel divenire.

Intanto le consiglierei un percorso terapeutico, di supporto e potenziamento del se.

Sarebbe utile inoltre che entrambi faceste una terapia familiare, sia per dirimere eventuali dubbi sul sentimento che sembra per lei esser finito, che per incanalare anche suo marito verso un epilogo sicuramente doloroso, ma a parer mio necessario.

Potrebbe aiutare all'accettazione degli eventi.

 

Buona giornata 

Massimiliano dr. LORETO 

Dott. Massimiliano Loreto

Dott. Massimiliano Loreto

Napoli

Il Dott. Massimiliano Loreto offre supporto psicologico anche online

Buongiorno. Ho letto la sua domanda. È densa ricca e generosa di.implicazioni emotive.

Il suo quesito pone questioni molto.complesse e delicate; proprio per queste ragioni sento con rispetto di non potere rispondere.

Ritengo invece utile che lei possa intraprendere un percorso con uno.specialista che la aiuti ad attraversare questa fase e le sue implicazioni emotive.

Le auguro buona giornata 

Dott.ssa Gisa Maniscalco

Dott.ssa Gisa Maniscalco

Palermo

La Dott.ssa Gisa Maniscalco offre supporto psicologico anche online

Gentile Signora,

c'è innanzi tutto una dipendenza da parte Sua.

Non è qui il luogo per entrare nello specifico.

Non ci sono affatto consigli da dare: sicuramente ne ha avuto tanti, ma non Le servono a niente.

L'unica soluzione per uscire dal problema è fare una buona psicoterapia di tipo psicodinamico e 'del profondo' (come si diceva una volta).

Cordiali saluti

prof. Roberto Pasanisi

 

 

 

 

 

Salve Francesca, la sua è una situazione un po dedicata direi. Lei e suo marito state da molto tempo insieme, ma suo marito ha sviluppato una dipendenza  reale da lei, quasi avendo perso la propria identità. Ecco perché  ha sempre tutto delegato a lei. Perciò l'idea della separazione è per lui qualcosa di insopportabile, nel senso che può segnare una deriva per lui, un lasciarsi andare, per l'incapacità di riprendersi una autonomia. E come farebbe ad accettare questo peso? La richiesta della sessualità quasi compulsiva non è altro che una continua conferma della dipendenza simbiotica da lei. Con questa nuova persona le cose si complicano e le frustrazioni per lei possono aumentare. Il consiglio sarebbe quello di trovare una mediazione tra le richieste sessuali di lui ed i bisogni di lei. Tutti i giorni è troppo! L'altra mediazione da trovare è con questo nuovo uomo, a cui bisognerà far capire che forse non è possibile pensare di andare a vivere insieme, poiché c'è un problema di cui sente una responsabilità. Se non stabilisce degli accordi convinti e chiari con l'uno e con l'altro, rischia di essere schiacciata dalle richieste dell'uno e dell'altro.

Auguri,

Dr. Cameriero  Vittorio