Problemi di comunicazione

Roberto

Buonasera, sono sposato da 2 anni e sono insieme a mia moglie da 8 anni io ho 38 anni lei 37, quando ci siamo conosciuti lei studiava ma a causa di un forte stress legato a problemi con i genitori un anno dopo ha deciso di interrompere il percorso. Visto che i conflitti con i genitori continuavano abbiamo deciso di cercare casa, l'abbiamo acquistata e andavamo a passarci i week end, questo le dava serenità perché sapeva dove andare se a casa sua la situazione era difficile.
Quattro anni fa decidiamo di sposarci quindi iniziamo la ristrutturazione di casa ( che abbiamo fatto in gran parte noi per limitare le spese) inoltre organizziamo il matrimonio, iniziano quindi settimane infinite per le varie scelte da fare e qui sono iniziati i primi contrasti forti, siccome avevamo idee diverse molte volte lasciavo a lei le decisioni finali (ha sempre avuto ottimo gusto quindi mi sono sempre fidato), inoltre ero assorbito quasi totalmente tra lavoro (in settimana stavo e sto spesso fuori casa) e gestione dei lavori di casa.
In questi frangenti ha iniziato a farmi notare che lei si sentiva sola nelle scelte che io non c'ero mai e quindi doveva fare tutto lei.
Dopo il matrimonio con l'inizio della convivenza la situazione e degenerata sono aumentati i contrasti ha iniziato a dirmi che sono uguale ai suoi genitori che non vive bene con me che deve fare tutto lei se io faccio qualcosa poi lei lo deve rifare che sembra lei l'uomo di casa io non faccio niente penso solo al lavoro.
Quando inizia con queste insinuazioni io poi tendo a non rispondere, quando rispondo le discussioni si incendiano e molte volte mi ha minacciato di andare via di casa.
Quando passano questi momenti sembra andare tutto bene mi dice che sono la sua vita che mi ama tanto che non saprebbe come fare senza di me ma vivo con la sensazione di attendere la prossima tempesta senza mai sapere se sarà un temporale o un uragano.
Per scatenare queste reazioni con crisi di pianto può bastare anche un buongiorno detto non nel momento giusto del mattino.
Queste situazioni mi destabilizzano parecchio e vorrei cercare di capire come gestirle, prima il problema erano i suoi genitori ora il problema sono io, i suoi genitori, e i miei genitori e molte volte anche le sue amiche, viene messo tutto insieme e spara a zero su tutto e tutti.
Se cerco di controbattere faccio peggio quindi la lasciò sbollire e poi vado lì a parlarle.
A breve sarà l'anniversario e già mi ha detto di non volerlo festeggiare..
Attualmente sta decidendo se riprendere il percorso di studi visto che ancora non lavora ma non riesce a decidersi non sa se continuare il percorso o intraprenderne uno nuovo ha chiesto il mio parere l'ho Espresso ma mi recrimina lo stesso di lasciarla sola in questa decisione.
Molte volte mi sento mancare la terra sotto i piedi mi fa sentire come la peggiore persona del mondo.
Grazie

4 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Roberto,

da come descrive la vostra situazione non sembra mancare l'amoere ed il sentimento quanto una comunicazione maggiormente aperta e rosea tra di voi.

Avete già provate a parlarne e trovare una nuova modalità per confrontarvi o starvi vicino?

Per quanto riguarda la ripresa eventuale degli studi lei cosa ne pensa? La prova ad incoraggiare?

Se le difficoltà persistono le consiglio di valutare o un percorso individuale per la sua compagna o di coppia per poter magari insieme migliorare una vostra apertura al dialogo, alla comprensione e per cercare di "capirvi"e avvicinarvi in una dimensione maggiormente "vostra" e attenta l'uno per l'altro.

Vi consiglio la lettura di alcuni miei articoli:

- https://www.psicoterapiacioccatorino.it/quando-richiedere-una-consulenza-psicologica/

- https://www.psicoterapiacioccatorino.it/terapia-di-coppia-torino/

Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza online o se volesse rispondere in privato alle domande poste.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online

Dott.ssa Federica Ciocca

Dott.ssa Federica Ciocca

Torino

La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online

Gentile utente

credo ci siano da considerare diversi aspetti in cio' che descrive. La "comunicazione" e' di certo un aspetto che puo' veicolare in modo piu' o meno corretto il contenuto. L'aspetto piu' importante della dinamica che descrive pero' e' la "relazione" che passa attraverso la comunicazione. La vostra storia si sviluppa in un contesto denso, dovuto da un lato ai problemi di sua moglie con i genitori, gli studi interrotti; dall'altro il matrimonio, la gestione della nuova casa, il tempo che lei rascorre fuori casa per lavoro. La relazione si puo' arricchire se sono chiare le aspettative dell'uno verso l'altro, oppure puo' diventare tesa in presenza di emozioni non esplicitate, per esempio rabbia. Personalmente suggerirei un percorso individuale, anche per tenere in luce l'affetto che di certo vi lega.

Cordialmente

Dott.ssa Paola Poeta

Dott.ssa Paola Poeta

Roma

La Dott.ssa Paola Poeta offre supporto psicologico anche online

Salve Roberto, il problema nucleare sembra essere relativo a sua moglie stessa, e non tanto sulla comunicazione tra voi. È presumibile che lei soffra di un disturbo di personalità (con crisi paranoiche), che meriterebbero un consulto da uno specialista psichiatra o psicoterapeuta. La modalità di sua moglie è troppo reattiva, per essere giustificata unicamente  come stato di stress. Prevedo anche una certa sua resistenza ad approfondire il suo disagio, chiedendo aiuto ad un curante. Per un rifiuto di "vedere al suo interno". Nel caso potrebbe farlo lei un consulto per acquisire indicazioni e conoscenze su come comportarsi.

I miei auguri

Dr. Vittorio Cameriero 

Buonasera

spesso senza accorgersene, si entra in un sistema relazionale prettamente conflittuale, in cui sembra di essere perennemente in assetto di guerra, fatto di recriminazioni e di aspettative che diventano pretese, anche silenziose. In assetto di guerra o si attacca o ci si mette perennemente sulla difensiva.

Una cosa non mi risulta chiara: sua moglie, nei momenti positivi, si mette in discussione o mette in discussione soltanto lei? Credo che da questa risposta si possa definire meglio sia il caso sia il percorso che può esservi più utile: una psicoterapia relazionale se c'è un'apertura o viceversa una terapia individuale.

Ad ogni modo suggerirei una terapia sistemico-relazionale.