Sono un ragazzo di 21 anni, frequento il secondo anno di università e ho una relazione a distanza da quasi un anno con il mio ragazzo, all'inizio per via di vari problemi trascorrevamo spesso il tempo a litigare, da 3 mesi a questa parte invece ci siamo stabilizzati. Tuttavia da quando ho finito la sessione (inizio luglio) percepisco molto la distanza tra me e lui dato che (pur parlando di "sole" 3 ore di treno) facciamo fatica a vederci se va bene un weekend al mese. So che per altre coppie a distanza un weekend al mese vuol dire tanto, però questo mese sembra infinito per me e mi sento triste quasi ogni giorno, da pochi giorni mi viene pure da piangere la notte quando anche brevemente provo a pensare a lui. Non so davvero cosa fare, perché è un periodo che con lavoro finisce alle 14 e poi è stanco il resto del giorno in settimana, mentre nel weekend sì, parla con me, però ha anche altre cose da fare. Mi sento strano in questo periodo e premetto che la distanza l'ho sempre digerita non benissimo, nonostante però abbia provato comunque a combatterla per stare assieme al mio ragazzo. Inoltre volevo aggiungere che vuole andarsene via da casa perché la sua situazione familiare non è affatto delle migliori, però per il momento sembra che non ci siano speranze nemmeno di un avvicinamento per le distanze. Che dovrei fare?