Ciao, sono Maria, una donna che ha conosciuto e si è innamorata di un uomo con seri problemi affettivi. In breve spiego qual'è il problema... Lui....lo frequento da circa 5 mesi, ma malgrado lui dica di adorarmi e volermi un mondo di bene, dice che non è innamorato di me. Lui dice che io rappresento esattamente il tipo di donna perfetta per lui ma che allo stesso tempo odia profondamente. Lui ha avuto un'infanzia difficile con la mamma che gli imponeva tutto e non gli ha mai dato affetto. Lui è cresciuto con forti mancanze affettive e con forte competizione con il sesso femminile.. una forte dipendenza dal sesso ma con tanta paura di amare. Non riesce ad avere fiducia nella donna... pensa che non sia fedele, sincera.. ha paura dell'abbandono... ha sofferto moltissimo per storie d'amore dove lei lo ha lasciato... Pensa che questo suo dolore interiore possa che essere risolto solo morendo. Vorrebbe farsi una famiglia e dei figli (io non potrò darglieli) ma allo stesso tempo ha paura. Vorrei poterlo aiutare ma non so come... gli voglio un mondo di bene... che posso fare per lui? Vi ringrazio della vostra risposta. Con affetto. Maria
Maria,
parto esprimendo un grande rispetto per i sentimenti che provi per quest’uomo e per l’umana empatia che ti spingerebbe ad aiutarlo. Certo non è impossibile sostenere psicologicamente una qualsivoglia persona, tuttavia ciò si rende difficile se chi sostiene psicologicamente è anche colui o lei che amano e che dovrebbero essere amati. La stabilità della domanda-offerta affettiva è infatti ciò che regge un rapporto affettivo e se questo equilibrio affettivo è sbilanciato o danneggiato si creano, come ora ben sai, forti disagi. Nel tuo caso, io ti inviterei a vedere oltre il problema per poi riuscire a risolvere il problema stesso, poiché spesso concentrarti sul problema non porta ad una soluzione di esso, ma piuttosto ingabbia la persona in un vortice dal quale è difficile uscire. Guardando oltre, quindi, mi viene da chiedermi perché TU sei emotivamente legata ad un uomo che programmaticamente e apertamente si presenta a te come incapace di darti, per sue strutturali problematiche, ciò che credo tu cerchi in un rapporto? Credo che il primo e fondamentale passo, per te, è fermarti e leggere ciò di cui tu hai bisogno, prima di arrovellarti a cercare strategie di aiuto per altri. Trovate queste risposte, che non arrivano se non dopo una ricerca non superficiale, possiamo con maggior serenità pensare di approcciare le difficoltà altrui in modo genuino e “depurato”; in caso contrario, i nostri punti deboli potrebbero offrire delle vie d’accesso al disagio altrui che finirebbe per invaderci, così come accade con i vasi comunicanti. Per ora rifletti su questa immagine. Un caro saluto.
Milano
Il Dott. Alessandro Pedrazzi offre supporto psicologico anche online