I disturbi della sfera sessuale rappresentano oggi una buona percentuale delle problematiche definite “da blocco di performance”. La sessualità ha una fondamentale incidenza nella qualità di vita di ogni individuo ed una anomalia nello svolgimento dell'attività sessuale, può produrre malessere diffuso in tutte le altre aree della sfera sociale, lavorativa ed affettiva.
Molto spesso, problematiche come eiaculazione precoce, coito difficoltoso, anorgasmia, mancanza del desiderio, disturbo maschile dell'erezione, ecc., escluse cause di natura organica, sono generate da ansia e paura del fallimento.
E' molto frequente, nella pratica terapeutica, che persone con disturbi della sfera sessuale arrivino molto tardi in terapia rispetto all'esordio del sintomo, questo avviene perchè, oltre alla difficoltà di dichiarare un problema di tale natura, molte volte ci si intestardisce nella convinzione di poter uscire da soli dall'impasse in cui ci si trova. Può capitare, dunque, che il paziente, prima di diventare tale, si metta alla prova mettendo in atto pratiche compulsive quali: masturbarsi frequentemente, intrattenere relazioni superficiali e finalizzate al solo scopo sessuale, svolgere l'atto sessuale meccanicamente, fino addirittura ad arrivare, nelle situazioni più complicate e di importante senso di fallimento, ad un graduale allontanamento delle persone con cui potrebbero intrattenere relazioni intime.
In tutti questi casi, quello che la persona sperimenta è un fallimento, una messa alla prova ed un conseguente ulteriore fallimento che irrigidisce il suo sistema percettivo e peggiora notevolmente la sintomatologia perchè come sosteneva Conte di Belzève: “L'avversione si accresce di tutti gli sforzi che si fanno per vincerla”.
Il modello di terapia breve strategica sposa la teoria secondo la quale un percorso terapeutico è una sorta di partita a scacchi, fatta dunque da mosse e contromosse tra terapeuta e paziente, fatta di concretezza e delucidazione dei passaggi fondamentali che mantengono il disturbo. Il “gioco”, in questo caso, è molto serio, paziente e terapeuta vincono o perdono insieme e nel caso di vittoria la sintomatologia scompare definitivamente, in caso di sconfitta invece la sintomatologia persiste entro un breve intervallo di tempo perchè tale approccio si pone come obiettivo l'eliminazione del sintomo entro un numero limitato di sedute. Principio cardine del trattamento terapeutico è la ristrutturazione della percezione con cui la persona costruisce la realtà che poi subisce, quando si rapporta con se stesso, con gli altri e con il mondo. La psicoterapia breve strategica dei disturbi della sfera sessuale, attraverso manovre cucite ad arte sulla persona, considerando la sua personalità unica, le sue naturali tendenze e propensioni ed il suo approccio alla vita, permette al terapeuta di innescare un cambiamento fondamentale nell'individuo, utile ad interrompere il disturbo ed a condurre il paziente ad una graduale ripresa della sua attività sessuale.
Dott.ssa Lia Parente
Psicologa - Psicoterapeuta
Centro di Psicoterapia Breve Strategica e Pscicologia Giusridica
commenta questa pubblicazione
Sii il primo a commentare questo articolo...
Clicca qui per inserire un commento