Salve, sono una mamma di quasi 41 anni, con un matrimonio terminato oltre otto anni fa a causa di un incidente che purtroppo si è portato via mio marito.
Dopo questo periodo di solitudine, 6 mesi fa ho conosciuto un uomo, mio coetaneo, che mi ha fatto pensare ad un nuovo inizio... però purtroppo in questi mesi ci sono stati un bel po' di problemi a livello fisico. A volte ho la sensazione di non attrarlo, anche se lui nega. Premetto che le sue relazioni più importanti e durature sono state con ragazze molto più giovani di me (anche di 12 anni) senza figli e quindi probabilmente più attraenti di me.
Non voglio sembrare insicura perché in realtà non lo sono, anche perche é stato lui a cercarmi e inoltre negli anni ho sempre avuto diverse proposte da parte di uomini che però non mi interessavano come mi interessa lui. Il problema è che ho provato di tutto per eccitarlo, spesso non riesco ad ottenere risultati e quando ci riesco non è sufficiente per avere un rapporto completo.
Non so come comportarmi perché non mi è mai capitato prima d'ora, ed anche quando ho provato ad affrontare il discorso, lui mi dice che non gli era mai capitato. Ammetto che quando dice così mi sento vecchia e poco desiderabile, anche perché non posso non pensare alle sue preferenze in fatto di donne (giovani e avvenenti).
Penso veramente che lui possa essere un nuovo inizio per me, ma il sesso è anch'esso importante. Cosa posso fare? Grazie
Gentile Marta, lei si trova ad affrontare un problema molto delicato all'interno della coppia. Spesso si creano infiniti “non detti” per paura, per vergogna, per insicurezza. Colpevolizzarsi per ciò che state vivendo, è una reazione più che comprensibile, tendiamo spesso a chiederci “cosa non va in me?” di fronte ad un problema sessuale del nostro partner. Ma questo ci spinge oltre l'origine del problema. Quello che potete fare insieme, se il suo compagno è d'accordo, è rivolgervi ad un terapeuta che valuterà, una volta spiegata la problematica, se la vostra strada è quella di intraprendere un percorso di coppia o se necessitate di un percorso individuale. Il problema preso in tempo evita il rischio di autoalimentarsi e peggiorare la vostra relazione. Un caro saluto
Gent. Marta, magari sbaglio, ma credo che il problema vada affrontato dal suo compagno, che invece si dà degli alibi per evitare di scontrarsi con la realtà e con i problemi fisici che invece dovrebbe approfondire. Trovo altresì scorretto che, più o meno velatamente, addossi la colpa a lei e le faccia affiorare insicurezze che non hanno probabilmente fondamento, millantando le sue passate conquiste per giustificare a se stesso le innegabili difficoltà erettili.
Sarebbe auspicabile anzitutto una visita andrologica per lui che escludesse difficoltà fisiologiche o altro.
In secondo tempo, se desiderate stare insieme, una terapia di coppia può aiutarvi, però, cara Marta, rifletta sulla necessità di autostimarsi di più. Una donna a 41 anni può essere affascinante quanto una ventenne, perchè unisce alla ancora giovane età l'esperienza e la consapevolezza che solo dopo un percorso di vita si può acquisire. Se lui scansa il problema, lo affronti lei con tatto e fermezza, il sesso è importante nella coppia quanto la sincerità reciproca.
Tanti cari auguri
Padova
La Dott.ssa Daniela Benvenuti offre supporto psicologico anche online