Buongiorno mi chiamo Cristina, sono sposata da 3 anni e ho 29 anni, mio marito ha 33 anni. Il problema della nostra coppia e che mio marito ha un problema legato alla pornografia e masturbazione, e quindi sono sempre io a chiedere di avere rapporti sessuali ma puntualmente mio marito si gira dall'altra parte dandomi le spalle e si addormenta senza darmi spiegazioni. A me fa star male questo suo atteggiamento mi cerca solamente per toccarmi e basta, per lui va bene se stiamo anche mesi senza avere rapporti sessuali. E poi quando capita che abbiamo rapporti quella volta al mese lui non riesce a raggiungere l'orgasmo per me è frustrante passo più le notti a piangere che altro, e lui non si preoccupa di altro. Per favore aiutatemi perché non so proprio come mi posso comportare.
Carissima amica, proprio per il dolore che tale situazione le provoca è arrivato il momento di arrivare ad una svolta. Mi verrebbe da chiederle di più, ad esempio: da quanto tempo dura questa situazione? Avete provato a parlare con tranquillità, della faccenda e se si, quali sono state le spiegazioni di suo marito? Purtroppo a volte è difficile poter rendersi conto di una determinata situazione. Probabilmente suo merito non sa cosa fare, la sua non curanza in realtà, e incapacità nel trovare una via d'uscita, forse anche perche magari, sta anche sottovalutando la cosa. Io personalmente ritengo che così, come lei ha presentato la situazione, sarebbe necessario seguire una terapia di coppia che sappia riavvicinarvi e rimettere eventualmente, in discussione il vostro rapporto. Rimango a vostra disposizione. Cari saluti.
Catanzaro
La Dott.ssa Barbara De Luca offre supporto psicologico anche online
Gentile Cristina,
la situazione che descrive è indice di sofferenza da parte sua, ma anche di scarsa comunicazione all'interno della coppia. IL fatto che suo marito rivolga il suo interesse sessuale alla pornografia e all'autoerotismo, fa pensare che lui mantenga questa sfera in un compartimento isolato, in cui può permettersi di non confrontarsi con lei. Ciò implica che dobbiate iniziare a parlare di questo tema, a condividere desideri ed esigenze, ma suppongo non sia facile se questo tipo di dialogo non è mai stato messo in atto fino ad ora.
Le consiglio quindi di sollecitare suo marito ad intraprendere una terapia di coppia, con un professionista che vi aiuti ad instaurare un dialogo attorno a questo tema, in modo da creare un immaginario comune che possa essere da stimolo alla vostra relazione.
Un caro saluto.
Salve Cristina.
Come lei stessa scrive è un problema di coppia, più che un problema di suo marito. E come tale, andrebbe affrontato insieme, rivolgendosi ad uno psicoterapeuta. Nel caso in cui suo marito (come a volte accade in casi simili) non riconosca l'esistenza di un problema (nemmeno l'insoddisfazione e l'infelicità della propria moglie) o non sia disposto ad affrontarlo, il problema diventa suo, in quanto si ritroverà a fare i conti con la propria situazione di insoddisfazione personale. In questo caso il mio suggerimento sarà di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che possa aiutarla ad affrontare la sua sofferenza ed eventualmente accompagnarla nelle sue scelte future.
Spero di esserle stato di aiuto nell'orientarsi in questo momento di difficoltà.
Cordiali saluti
Buona giornata Cristina, ho letto attentamente quanto da lei descritto circa il conflitto coniugale che attualmente sta vivendo. Innanzitutto desidero dirLe di perseverare nel cercare di risolvere il problema senza lasciarsi scoraggiare perchè le problematiche da Lei indicate si possono risolvere in tutto o in gran parte con delle terapie adeguate (psicologiche e farmacologiche).
Ipotizzando che Suo marito possa avere una certa patologia (dipendenza sessuale di tipo perverso) Le consiglio di parlargli - con amore e con fermezza - per decidere insieme di recarvi ad una visita specialista (psicologo sessuologo o medico sessuologo). Solo tale professionista - dopo avervi ascoltato e se necessario visitato - potrà indicarvi cosa è meglio fare nel vostro caso. Ritengo che questa sia l'unica possibilità per cercare di risolvere - al più presto - la vostra situazione coniugale. Le faccio i mei auguri e La saluto cordialmente
Gentile Cristina,
le cause del problema sono presumibilmente psicologiche: potrebbero tanto avere a che fare con la vostra relazione in se stessa (ad esempio, insufficiente o distorta comunicazione reciproca o insufficiente coinvolgimento e compartecipazione emotiva); tanto con le modalità specificamente sessuali secondo le quali interagite, non adeguate ad uno o ad entrambi i componenti della coppia (ad esempio le modalità ed i tempi del contatto fisico o la scansione delle diverse fasi di ogni singolo rapporto sessuale); tanto più direttamente legate a problemi del ‘profondo’ , insomma inconsci e psicoeducativi di lui, che le impediscono, nonostante la sua volontà contraria, di provare desiderio e piacere durante il rapporto, e segnatamente nella fantasia amorosa e ne desiderio nei Suoi confronti (mentre li prova altrove, in via virtuale). È probabile che una non lunga rieducazione psicosessuale, in un limitato numero di sedute di coppia, possa risolvere definitivamente il problema.