Buonasera Chiara, "La prima volta non si scorda mai" dice il detto, è per questo c'è una valida ragione.
I primi rapporti sessuali sono legati a tutta una serie di credenze e di aspettative che a volte, non sono così piacevoli come si può pensare. La sessualità dipende da molti fattori e, oltre ad una buona relazione, anche una buona informazione a tal proposito può fare la differenza. Il fatto di sentirsi tesi e preoccupati per una cosa nuova e importante come "La prima volta" è assolutamente naturale. La paura in questo facilita l'irrigidimento delle pareti vaginali che, a contatto con il pene o con oggetti di altro genere, stringono il canale e la percezione che ne si ha è di un dolore più o meno intenso.
Esiste anche una forma dal punto di vista sessuale di disfunzioni chiamata "vaginismo" in cui la donna non riesce minimamente a far passare nulla a causa dell'acuto irrigidimento muscolare delle pareti. Il fatto che tu e il tuo ragazzo abbiate una buona intimità libera dall'imbarazzo è un'ottima base per la risoluzione della tua difficoltà.
Inoltre, come hai consapevolmente notato, tua mamma ti ha descritto nel tempo questo momento come particolarmente doloroso e da non sottovalutare (probabilmente in un'ottica protettiva). Questo però ha probabilmente creato in te una paura amplificata.
Detto questo voglio dirti che le pareti vaginali hanno l'elasticità naturale che permette al pene di entrare ma, al primo rapporto, c'è un piccolo filetto che dovendosi rompere, può creare un pò di fastidio. Con l'adeguata manipolazione e gradualità questo può assolutamente risolversi. Datevi il tempo e il modo opportuno per stare con voi e, nel caso dovesse persistere, consiglio la possibilità di fare una consulenza psicoeducativa sulla sessualità e sull'anatomia della vagina. Una buona informazione, associata ad una buona consapevolezza, ti permetteranno di superare questa paura e poterti finalmente godere il rapporto con il tuo fidanzato.
Ultima cosa, non meno importante, vanno escluse patologie mediche legate all'apparato genitale. In quel caso la consulenza medica accompagnata da quella psicologica aiutano.
In bocca al lupo !