Salve, sono una ragazza di 24 anni e da sei mesi sono fidanzata con un ragazzo. Il mio primo rapporto l'ho avuto con lui, prima ho sperimentato solo preliminari e solo con un ragazzo, ma ciò è successo comunque poche volte.
Da quando sto con il mio fidanzato abbiamo rapporti molto spesso e dall'inizio della relazione penso di non aver mai raggiunto l'orgasmo, però fino a qualche mese fa riuscivo a provare comunque un piacere intenso. Da circa un paio di mesi sento piacere abbastanza intenso solo all'inizio del rapporto e poi questo piacere invece che aumentare diminuisce. Spesso sono io a prendere l'iniziativa quindi mi sento eccitata abbastanza ma anche quando lui mi accarezza e si dedica a me non riesco a sentire nulla o comunque molto poco, quasi come se non percepissi il suo tocco.
Sono consapevole della mia poca esperienza sessuale e quindi ancora non so bene cosa e come mi piace, però sono preoccupata per questo graduale diminuire del piacere nel tempo.
Ne ho provato a parlare con lui che non l'ha giustamente presa bene perché ha pensato di essere lui il problema, e questo mi dispiace e mi frena nel confidarmi come mi sento.
A causa di ciò provo un elevato e fastidioso senso di frustrazione e di colpa perché non riesco a godermi l'intimità con la persona che amo come vorrei.
Vi chiedo se potete aiutarmi perché non so a chi potermi rivolgere.
Grazie mille!
Salve Chiara, mi spiace moltissimo per la situazione che descrive poiché posso comprendere il disagio sperimentato. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare meglio la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un percorso psicologico cognitivo comportamentale possa esserle utile al fine di identificare i pensieri rigidi, disfunzionali e negativi che mantengono in atto la sintomatologia (anche relativamente al senso di colpa percepito che contribuisce a rendere ancora più complessa la situazione che riporta) e le impediscono il cambiamento desiderato.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Roma
Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online
Gentile Chiara,
mi sembra di capire che la difficoltà sia insorta col tempo e non subito. Lei come si avvicina all'amore? Cosa rappresenta per lei? Potrebbero esserci dei pensieri chde non le fanno vivere totalmente il momento? A lei piace come la "tocca" il suo compagno? Se pratica qualche autostimolazione nota delle diversità?
Le consiglio se la difficoltà persiste di valutare un percorso di psicoterapia individuale per indagare in un luogo neutro e senza giudizio cosa vive a livello di pensieri, emozioni e corpo durante l'atto sessuale e riscoprendosi o riformulando alcuni aspetti sono certa che tornerà a vivere l'amore pienamente.
Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza online o se volesse rispondere in privato alle domande poste.
Le auguro di trovare presto una soluzione al suo problema.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia e online
Torino
La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online
Gentile, come spesso accade è difficile stabilire da una breve descrizione. come quella da Lei riportata, la ragione del suo calo di piacere durante il rapporto. Potrebbero entrare vai fattori e varie dinamiche che vanno ovviamente al di là delle dimensioni del pene, come spesso si vuole credere (non è il suo caso, dato che non ne fa accenno). La questione però è molto semplice il piacere femminile, come del resto quello maschile, non è solo una questione di contatto tra pene e vagina, ma di intesa sessuale e condivisione di fantasie sessuali. Il suo ragazzo potrebbe essere il più bello del mondo ma se il suo modo di fare, proporsi, toccarla, nelle fasi successive alla prima penetrazione, non corrispondono ai suoi desideri di dominazione/sottomissione, o di tenerezza (sto solo facendo degli esempi), dubito che possa provare piacere. Ahimè, la sessualità e l'intesa sessuale vanno ben oltre la sola attrazione fisica e il sentimento. Il sesso ci richiede di giocare, secondo le nostre regole, che spesso possono anche non piacerci perchè in conflitto con i nostri valori. Tutto ciò accade senza che noi ce ne rendiamo conto. Il mio consiglio è di porsi una banalissima domanda: "cosa mi eccita prima, durante e dopo"? "Quanto il mio partner, che magari trovo bello, dolce, sexy, ecc.., è in grado di portarmi nelle mie scene sessuali ovvero dentro quei copioni che vorrei sperimentare e provare. Spesso il problema non è solo della donna, o dell'uomo. Colpevolizzarsi non serve davvero a nulla. Bisogna solo capire se ci sono le premesse per una sintonia e un'affinità sessuale a cui tutti noi ambiamo. Il sesso non è solo sesso. E' una via di crescita, di esplorazione, conoscenza. Ai miei pazienti suggerisco sempre, per chi ama scrivere, di scrivere un racconto erotico che sia eccitante per chi lo scrive. Aiuta molto a conoscersi e a capire cosa davvero si vorrebbe provare. Spero di averle dato qualche spunto di riflessione. Rimango a sua disposizione per qualsiasi chiarimento. Enrico Rizzo, Psicologo della Sessualità - Palermo.
Palermo
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