Buonasera a tutti, Mi si è, di recente, affacciato un dubbio sulla mia sessualità. Fin da ragazzina sono sempre stata attratta da figure femminili, non ho mai veramente considerato gli uomini. Mi capita di considerarne attraenti, o affascinanti alcuni, ma sono constatazioni rarissime e che nascono e muoiono là. Non ho mai desiderato una relazione con un uomo. Diverso è per le donne, per le quali tendo a sviluppare dei sentimenti. Nonostante sia nella prima metà dei miei vent'anni, non avevo mai avuto relazioni, né rapporti, finché non è apparsa X. Il primo passo l'ho fatto io, con lei, e con lei la mia prima volta. Il problema è il seguente: non mi sono eccitata. Lo volevo, ma nel pratico non ho trovato nulla di particolarmente soddisfacente in quel rapporto. Mi capita di eccitarmi pensando a rapporti con uomini, ma nel pratico non ho mai avuto desiderio di cercarne. Che succede?
Buongiorno Ginevra,
la sfera dell'intimità e della sessualità sono connesse strettamente al nostro sistema emotivo e relazionale.
La scelta del partner dipende da vissuti personali e prettamente inconsci che molto spesso esulano dal genere di chi scegliamo, ma dipende più da caratteristiche di somiglianza, necessità, bisogni, desideri, aspettative e timori.
Più che chiedersi da che genere sono attratta, mi chiederei che tipo di relazione cerco, cosa mi aspetto dall'altro, cosa mi fa stare bene, di cosa ho bisogno
Le auguro di trovare le risposte che cerca.
Rimango a disposizione, i miei contatti sono sul mio profilo. Mi occupo anche di consulenze online.
Buona giornata,
dott.ssa Alessia Serio
Torino
La Dott.ssa Alessia Serio offre supporto psicologico anche online
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Roma
Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online