Ecco l’eterno dilemma: è meglio una sessualità travolgente e ricca di passione, oppure un’amorosità ricca di coccole e tenerezze?
Troppo spesso si dice che il “sesso migliore e’ quello unito all’amore”…. O meglio condizioniamo la nostra intimità per ricercare quest’utopia.
Eros per i Greci era il dio dell'amore. Nella Teogonia di Esiodo, Eros è considerato come un dio creatore, il dio della passione, il primo dio, nato dal Caos primordiale contemporaneamente a Gea; senza di lui nessuno degli altri dei sarebbe sorto. Anche nel mito di Eros e Psiche, è rappresentato come giovane bello ed affascinante, e simboleggia la forza virile, capace di regalare alla sua donna notti di bruciante passione.
Eros rappresenta quell’aspetto della sessualità più misteriosa e vibrante, ricca di tensione e di pathos. Molti vedono in Eros la componente più aggressiva e trasgressiva dell’amore. In un certo senso è il sesso più “giocoso” ed instabile, che scatena reazioni che si svolgono sul registro del tutto o del nulla: della vita o della morte… appunto Eros o Thanatos…Basta un nulla ed il “gioco” diventa tragedia!
Non dimentichiamo però che la forza di Eros, la sua sessualità è la forza primordiale della vita, poiché è quella forza che ci spinge ad unirci carnalmente e fisicamente con l’altro, quindi è il “cavallo di Troia” che la Natura ha scelto per garantire la sopravvivenza della specie!
Cupido, invece, appartiene alla mitologia romana ed è il figlio di Venere e Vulcano; viene descritto come un giovane fanciullo nudo ed alato, con spesso in mano arco e frecce magiche, a volte bendato per ricordare la cecità dell'amore. Questo fanciullo dispettoso, si diverte a colpire uomini e dei con le proprie frecce d'argento per farli innamorare perdutamente. Ma la sua forza è nell’innamoramento, dove la componente sessuale e sensuale non è presente. Coloro che sono colpiti dalle sue frecce sospirano languidamente pensando all’amato, ma non conoscono il respiro ansimante dell’orgasmo! L’amore di Cupido è quello caratterizzato dalla complicità ed attaccamento, dalla condivisione, ma NON della passione. Cupido regala un amore frutto d’impegno, di lenta conoscenza reciproca. Gli amanti tendono a cercare dolcezza e rassicurazione, ma questa cautela spegne eros…che invece si nutre di istinto, di energia, di emozioni e stimoli continui…e di volontà del proibito.
Se sia meglio un aspetto o l’altro dipende molto dalla sintonia di ogni coppia e da quello che cerchiamo per noi stessi e nel partner: ma a volte è meglio non voler “cercare” o scoprire, ma “accettare” quello che l’amore-Eros-Cupido ci regala… come diceva Shakesperare “ “Amore guarda non con gli occhi, ma con l’anima”.
Direi che la soluzione ottimale sarebbe quella di arricchire la nostra vita di coppia con entrambi gli aspetti, ma distinti fra loro, poiché ritengo che siano le due facce di una stessa moneta… unite ma opposte, insieme ma separate. Solo così potremo coniare una moneta molto preziosa che ci permette di comperare la felicità di coppia!
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