DEFINIZIONE
Secondo il DSM IV-TR le caratteristiche fondamentali di questa sottoclasse di disturbi sessuali consistono in ricorrenti e intensi impulsi sessuali e fantasie o comportamenti eccitanti sessualmente riferiti a oggetti, esseri viventi non umani, sofferenza fisica o morale a se stessi o al proprio partner, bambini o persone non consenzienti.
Il DSM IV tratta esplicitamente otto parafilie che si possono riassumere: ESIBIZIONISMO eccitamento sessuale derivante dal mostrare o esibire i propri genitali a un estraneo non consenziente.
FETICISMO, eccitamento sessuale derivante da oggetti inanimati, che a sua volta divengono oggetti di venerazione come feticci.
FROTTEURISMO, eccitamento sessuale derivante dal toccare o strofinarsi contro persone non consenzienti.
PEDOFILIA, eccitamento sessuale derivante da un’attività sessuale con uno o più bambini prepuberi di no più di 13 anni, oppure il soggetto responsabile deve avere almeno 16 anni con maggiore età del bambino di almeno 5 anni.
MASOCHISMO SESSUALE, eccitamento sessuale derivante dall’atto, reale o simulato, di essere umiliato, picchiato, legato, fatto soffrire. SADISMO SESSUALE, eccitamento sessuale derivante da azioni reali che inducono sofferenza psicologica o fisica nella vittima.
FETICISMO DA TRAVESTIMENTO, eccitamento sessuale derivanti dal travestirsi con abiti dell’altro sesso da parte di un maschio eterosessuale.
VOYERISMO, che si può chiamare anche scopofilia, scopofilia, mixoscopia, eccitamento sessuale derivante dall’osservare, non essendo visti, persone che sono nude, che si spogliano o stanno avendo rapporti sessuali.
Queste otto non sono le sole parafilie ma molte altre che sono chiamate PARAFILIE NON ALTRIMENTI SPECIFICATE, per avere un quadro completo poiché sono moltissime rimando a pagina 208,209, 210 del manuale Psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale.
Diagnosi differenziale
Le parafilie sono da distinguere dalle fantasie erotiche, che possono essere più o meno spinte o anche “perverse” e queste sono presenti nella maggior parte delle persone.
Queste fantasie diventano parafilie quando creano distress o comunque danneggiano il soggetto: sono obbligati o necessari per provare eccitamento sessuale, portano atti contro la legge, coinvolgono persone non consenzienti, danneggiano le relazioni interpersonali.
Questi atti sessuali possono presentarsi in varie condizioni in cui c’è un’alterazione di personalità dovuta da vari fattori medici e psichici.
Le parafilie sono un disturbo prettamente maschile, l’unica in cui il DSM IV prevede un’incidenza femminile è il masochismo sessuale.
Da un punto di vista eziologico, come molti autori sostengono, si può ritenere che le parafilie si sviluppino precocemente nella vita di un individuo, possono essere influenzati da esperienze di apprendimento, da processi di condizionamento, ma è anche possibile, in alcuni casi, siano coinvolte predisposizioni biologiche.
TRATTAMENTO
La terapia delle parafilie non è semplice, infatti, comporta notevoli difficoltà sia per la complessità di questo insieme di disturbi, sia a seguito della scarsa o assente motivazione di chi ne soffre a recarsi da un terapeuta, salvo che non vi sia costretto al momento della scoperta da parte di un familiare.
Il trattamento dei parafi lici, per ottenere dei risultati, è multimodale e comprende un pacchetto terapeutico in cui numerosi sono gli interventi specifici fra cui una parte importante è costituita dalla prevenzione della ricaduta.
I principali metodi di trattamento possono essere: interventi di tipo educativo e di ristrutturazione cognitiva; la relapse prevention o prevenzione della ricaduta; il modello di Marlatt; il modello di Pithers; interventi di modificazione dei moduli di attivazione sessuale devianti; strategie d’individuazione degli antecedenti dei lapse; strategie di coping per i lapse; strategie d’incremento delle abilità ad ampio spettro; strategie di supervisione di squadra a scopi preventivi; il problema della negazione e prospettive d’intervento; efficacia dei trattamenti psicosociali delle parafilie.
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