Per rendere la sessualità un momento di gioia, e NON una fonte di stress, è necessario lasciarla fluire dentro di noi, dopo tutto la sessualità è la cosa più naturale che esista: è il mezzo con cui la natura si garantisce l’immortalità!
Al contrario si parla sempre più spesso di sessualità, non per esaltare l’energia vitale, ma per sottolineare i disagi, le patologie e le ansie che attraversano il rapporto intimo “prima, durante e dopo”. Per questo voglio parlare di “ansia sessuale” e voglio definirla una patologia sociale, poiché attraversa trasversalmente l’esperienza sessuale dal punto di vista personale, emotivo e fisico di ogni individuo.
L’ansia del “prima” si manifesta con l’ansia del corpo, quella che sarebbe definibile come l’ansia dell’involucro. La nostra cultura ci educa a considerare il corpo come qualcosa che abbiamo e non come qualche cosa che siamo; mentre accettare il nostro corpo non significa amare la nostra “carrozzeria” , ma amare noi stessi.
L’ansia del “durante” riguarda la prestazione e tutto quel corollario di emozioni, di situazioni che rende il rapporto sessuale un evento estremamente stressante.
La sessualita’ insomma non è piu’ vissuta come un momento di piacere o di soddisfazione all’interno del rapporto di coppia, ma come un evento che puo’ preludere alla frustrazione. L’ansia del durante è quella di cui forse si parla di più, è quella legata all’impotenza, alla eiaculazione precoce, all’anorgasmia ed a tutte le disfunzioni sessuali.
L’ansia del “dopo” e’ l’ansia del fallimento delle aspettative, e’ l’ansia dell’orgasmo mancato, e’ l’ansia dell’amore che non dura per sempre, e’ l’ansia del mantenimento dello status di relazione.
Il fatto di non vivere MAI nel “qui e ora”, ma di vivere proiettati o nei ricordi (passato), oppure nelle aspettative (futuro), non ci permette di vivere-gustare e gioire di quello che la vita ci regala.
Ecco perche’ si verifica un alto consumo di sessualita’ indiretta, una sessualita’ senza corpo : la sessualita’ dell’SMS e delle chat. Queste modalita’ espressive si basano quasi unicamente sulla fantasia, quasi a dire che le persone vivono prevalentemente nel mondo sessuologico dell’immaginario.
Il sesso tra umani tende a trasformarsi in brividi via cavo, sensori e orgasmi, macchine che amano, fellatio digitali, penetrazioni meccanotroniche! E’ vero che l’orgasmo è un evento dei cervello, ma ormai questa “cerebralizzazione” del sesso tramite la tecnologia ci rende sempre più asettici…. Non c’e’ più il profumo dell’amato/a sulle nostre dita, sulle lenzuola, ma solo una mail o un sms sul cellulare!
L’ansia quindi non si scinde mai dal sesso, ma la natura non può permettere che la patologia sociale dell’ansia sessuale annulli il piacere della sessualità che e’ essenzialmente il piacere dell’immortalità.
Il sesso e’ una rete di azioni e istinti che spingono l’individuo a focalizzare la sua attenzione sulla ricompensa più grande che la vita gli offre: un partner in carne ed ossa, e non virtuale, per trasmettere il proprio DNA ai posteri.
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