L’ansia da prestazione intima consiste nel timore che si possa avere e/o manifestare una difficoltà. Spesso riemergono episodi già vissuti in passato che attivano una reazione ansiosa ed un’eccessiva vigilanza. Tutto questo interferisce in maniera forte nel coinvolgimento intimo e con la normale risposta del corpo e della mente derivante dall’avere un rapporto con il proprio partner.
Soffrire di ansia da prestazione è una problematica che deve affrontare chi è incapace di vivere in modo pieno la propria vita intima con il partner.
Infatti, una intimità poco appagante può influire sulla qualità e il benessere della vita, non solo sulle parti intime.
Le principali cause che portano all’ansia da prestazione sono:
1. “Non mi piace il mio corpo”: il bombardamento mediatico di modelli estetici che rasentano la perfezione crea preoccupazione riguardo al proprio corpo. È importante non farsi influenzare da pensieri e giudizi negativi e concentrarsi su ciò che si sente.
2. “Vorrei essere come gli attori dei film porno”: al giorno d’oggi l’accesso sempre più facile ai siti pornografici induce a crearsi aspettative spesso distanti dalla realtà, Vedere filmati hard porta alla formazione di idee errate su come dovrebbe essere un rapporto intimo ed il proprio approccio al sesso, poiché questo tipo di film non riflette l’intesa intima della vita reale. Bisogna ricordare che l’intimità non è una competizione con se stessi o un motivo per farsi vanto con gli amici, ma un momento di profonda condivisione con il partner.
3. “Non sono dotato”: anche in questo caso i siti porno inducono l’uomo a pensare in modo ossessivo alla misura del proprio pene. In molti uomini c’è la paura di avere parti intime di piccole dimensioni, con un conseguente senso di frustrazione. Ciò che comporta la buona riuscita di un rapporto sessuale non è di certo la variabile della dimensione, piuttosto sarà fondamentale il feeling mentale e sesnuale che s’instaura tra i partners.
4. “E se mi deriderà ancora?”: il passato ha sempre un ruolo determinante su ciò che siamo oggi, esperienze negative possono instillare una scarsa fiducia che si può manifestare anche durante un rapporto sessuale. Il passaggio fondamentale è quello di riuscire a scollegare gli episodi negativi e non portarli nel present,e affinché non s’inneschino circoli viziosi che portano a provare paura ed ansia, provocando un conseguente calo del desiderio.
5. “La prossima volta andrà meglio”: La maggior conoscenza di se stessi e del proprio partner agevolerà una maggior rilassatezza e una migliore confidenza con il partner.
6. Ci accusa l’ansia da prestazione dovrà confidare nella comprensione dell’altro/a, avere il coraggio di dialogare, esprimere le proprie difficoltà e sperimentare senza fretta. La pazienza è l’arma vincente. Il consiglio è quello di porsi con un approccio rilassato, una respirazione modulata, la focalizzazione sugli stimoli sensoriali e abbandonando i pensieri negativi.
7. “Sono stressato/a”: la vita sempre più frenetica che si affronta tutti i giorni non è di certo amica della sfera sessuale. Ci si può sentire demotivati, poco stimolati nel vivere l’intimità con il partner. Lavoro, famiglia, figli, incomprensioni con il partner sono fattori di stress importanti che condizionano anche l’attività intima. L’intesa stessa è un grande fonte di stress seppur positivo e piacevole; è necessario essere in questi momenti ancor più indulgenti e comprensivi con se stessi.
Il mio consiglio è di concedervi dei momenti di intimità (massaggi, coccole, doccia assieme) che non devono per forza avere una connotazione sessuale ma sensuale, ciò permetterà sia a lei che al suo partner di mettere da parte tutti i pensieri negatici per dedicarvi al sesso con maggiore confidenza e serenità .
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