Ho 29 anni, dai 16 ai 26 ho sofferto di disturbi alimentari, anoressia e bulimia. Negli ultimi anni, soprattutto nell'ultimo, ho superato quella problematica. Ho evitato per molto tempo il mio corpo, non mi sono mai masturbata, non lo conosco, nonostante sia sessualmente attiva dai 19 anni. Nell'ultimo anno ho avuto rapporti regolari con un ragazzo che mi attrae ed eccita, ma ho scoperto di avere problemi di secchezza vaginale (frequente rottura del preservativo), difficoltà a provare piacere, non ho mai raggiunto l'orgasmo. Non so come riuscire a provocarlo nemmeno da sola, ed ho anche il dubbio che il mio clitoride “non funzioni“. Non so da dove cominciare e a chi rivolgermi. Grazie per l'attenzione
Salve Silla, ho letto che ha sofferto di disturbi alimentari, sembrerà e suonerà strano ma questo incide con l'accettazione della propria sessualità e l'esplorazione di se stessi. Dice di avere superato questa problematica, immagino si sia rivolta ad un professionista? Per quanto concerne il suo piacere, nel rapporto sessuale la donna riproduce il passaggio con la mamma e se nella sua relazione materna ci sono stati dei blocchi, potrebbe essere complicato arrivare all'orgasmo. Intanto vorrei tranquillizzarla, tutti i clitoride funzionano, sicuramente anche il suo. Per quanto riguarda la secchezza vaginale, potrebbe cominciare a parlarne con il suo ragazzo e con il tempo chiedergli delle cose che lei sa la fanno eccitare. Prima di arrivare a questo è importante conoscere bene il proprio corpo e il proprio piacere e questo inizia attraverso l'autoerotismo, per alcune donne questo è molto difficile e potrebbe essere utile, parlarne con un/una terapeuta che l'aiuti a comprendere da dove deriva il suo blocco. In seguito potrà essere utile esplorare con il suo ragazzo la vostra sessualità. Io spesso nel lavoro terapeutico mi avvalgo del confronto con un sessuologo, che può aiutare i miei pazienti a vivere la sessualità come del tutto normale e qualcosa di cui non vergognarsi. Se vuole può scrivermi alla mia mail o contattarmi telefonicamente. Potremo parlarne insieme Un caro saluto
Gentile Utente,
Ho avuto dei casi del genere, e mi ricordo appena, che si trattava di belle ragazze. Eppure soffrivano di questa disfunzione. Tali anomalie, se le vogliamo chiamare così, sono state rimosse con una lunga psicoterapia a base analitica. Ma forse ci sono, adesso, delle tecniche più veloci, moderne ed incisive. Provi a sentire una psicologa, meglio se specializzata in sessuologia. Faccia una breve ricerca su Internet tra psicologhe delle sue parti. Se lei fosse siciliana e di Catania o da quelle parti, avrei potuto indicarle una sessuologa bravissima. Così è difficile dare consigli, anche perché non è che lei non abbia avuto mai rapporti. Ad occhio e croce posso dire che il pregresso disinteresse per il suo corpo, e i disturbi alimentari, possono costituire delle cause importanti. O delle cause aggiunte ad altre più nascoste: problemi di paura della sessualità maschile, della vivacità dei rapporti ed anche del dolore vaginale? Ma perché la vagina non si inumidisce? (Di solito si inumidisce per diverse ragioni tra cui quella di superare il dolore della penetrazione etc.).
Lei dice di essere molto innamorata, e di sentire attrazione per il suo ragazzo. Capisco che la secchezza costituisca un'antipatica ingerenza, forse dell'inconscio, nella sua vita sessuale. Se non trova una sessuologa brava, un qualsiasi psicoterapeuta, anche maschio e con qualche anno di esperienza, può aggredire questa situazione e trovare soluzione al caso.
Le faccio tanti auguri. Cordiali saluti.
Ciao Silla, molto probabilmente la secchezza vaginale è dovuta ai problemi che hai vissuto in passato in merito ai disturbi alimentari oppure ci può essere una componente fisiologica. Non so se stai prendendo qualche medicinale che può avere questo tipo di conseguenza, comunque non è un problema insormontabile. Il mio suggerimento è quello di farti consigliare in farmacia un gel intimo lubrificante oppure degli ovuli naturali che aiutino a riequilibrare per una corretta lubrificazione. Il clitoride, a meno che non ci sia un problema medico funzionale, non può “non funzionare“ quindi se hai una certa confidenza e intimità con il tuo partner, ti consiglio di sperimentare insieme il modo per percepire e darti piacere. Anche se non hai mai praticato la masturbazione, puoi comunque imparare a conoscere il tuo corpo seguendo con serenità e tranquillità le emozioni e le sensazioni che il tocco del tuo partner può darti. Prima di rivolgerti ad un esperto, confidati, se non ti crea troppo disagio, con il tuo stesso ragazzo aiutandovi insieme a capire come vivere il piacere fisico. Il clitoride è una parte particolarmente ricca di terminazioni nervose di conseguenza il solo stimolarlo con delicatezza ti farà percepire piacere e poi da lì piano piano imparerai a raggiungere l'orgasmo. Oltretutto l'orgasmo clitorideo è quello più facile da raggiungere perché appunto esterno. Devi avere solo la pazienza e l'attenzione nel percepirti con serenità, senza tensione o ansia e vedrai che tutto avverrà naturalmente.
Gentile Silla, complimenti, lei è stata brava a superare problematiche importanti come quelle inerenti ai disturbi dell'alimentazione. Ci si può porre tuttavia un dubbio: in che modo le ha superate? Ha ripreso a nutrirsi in maniere corretta, ma al contempo ha recuperato un buon rapporto affettivo con le persone care, con se stessa, il suo corpo, con il mondo? Perché, vede, l'anoressia e la bulimia non toccano tanto le problematiche legate all'assunzione o al rifiuto del cibo, ma quelle più complesse che si riferiscono alle relazioni con gli altri, all'affettività, all'identità sessuale, alla sessualità. Ora il suo corpo “lancia“ un segnale: non c'è, non prova piacere. La riposta più “meccanicista“ alla sua domanda potrebbe essere: ci sono i lubrificanti e tecniche adeguate per imparare a rilassarsi e conoscere il proprio corpo. Questa risposta potrebbe essere adeguata a farle superare il problema momentaneamente, ma ancora una volta spostare il problema più in là. Credo sia importante che lei possa pensare di affrontare un percorso psicoterapeutico per capire cosa è successo, quali le emozioni coinvolte, e a che punto si trova nel suo percorso di vita. E' una via importante, che richiede un certo impegno, ma di sicuro potrà portarla alla scoperta di se stessa, del suo corpo, di un’affettività che potrà ritrovare nella sessualità e nel rapporto con gli altri. E' giusto pretenderlo.
Roma
La Dott.ssa Mirella Caruso offre supporto psicologico anche online
Buongiorno Silla, le tematiche che porti sono molto delicate ed intime, credo quindi richiedano rispetto e tatto.
Ciò che mi ha colpito maggiormente nella tua richiesta è il fatto che mi sembra contenere al suo interno gli elementi base per attenuare, od addirittura risolvere, la tua difficoltà. Hai scritto di aver evitato il tuo corpo e di non conoscerlo, ora puoi farlo. Generalmente possiamo reagire a ciò che non conosciamo con la voglia di scoprirlo, ma anche con il timore di non sapere di cosa si tratti; se potessi darti un consiglio, ti direi di rispettarti, rispettando il tuo corpo ed i suoi tempi. Questo può essere realizzabile cominciando ad ascoltarlo, magari iniziando a parlare delle tue sensazioni corporee con chi ti fidi maggiormente. Nell'eventualità ti dovesse interessare, ci sono terapeute ad indirizzo corporeo che potrebbero sostenerti nel tuo percorso verso la conoscenza del tuo corpo.
Grazie per la condivisione, arrivederci.