Ciao, ho quasi 17 anni e sono fidanzata con un bravissimo ragazzo da 1 anno; Non sapendo a chi rivolgermi per parlare di questo mio problema, ho deciso di scrivere qua: vorremmo fare l'amore, siamo entrambi vergini, il problema é che io mi blocco, nonostante ho voglia, non gli lascio neanche mettere la mano dentro ai pantaloni o a toccarlo.. Gliene ho anche già parlato, é che mi sembra strano doverlo fare con lui, nonostante sia attratta fisicamente, non riesco neanche a pensare all'idea di fare una cosa così fisica (perché io lo considero un azione totalmente fisica) con una persona per la quale provo dei sentimenti, alla quale racconto i miei problemi, con la quale scherzo e che amo. É assurdo, avevo già provato a farlo con un altro ragazzo, per il quale non provavo nulla, e non mi ero fatta alcun problema, neanche mi vergognavo ( poi dato che lui era molto agitato, aveva avuto qualche problema e non l'avevamo fatto). Ma con il mio ragazzo, mi fa addirittura PAURA , vederlo eccitato, non riesco a fare una cosa così fisica con una persona che mi é così vicina sentimentalmente. Datemi qualche consiglio per favore , come potrei superare questo mio “blocco“?
Gentile Elisa,
quanto scrive è una preoccupazione comune a molte persone della sua età. In parte si tratta delle insicurezze legate alla prima volta di entrambi ed al timore di andare incontro ad un rapporto non soddisfacente, con il dubbio che ciò possa minare la realzione sentimentale più profonda, in parte si fonda su un'idea che il rapporto sessuale sia disgiunto dai sentimenti: è assolutamente il contrario, il rapporto sessuale è il completamento della relazione sentimentale, è un dono reciproco, è un affidarsi e fidarsi, proprio come si è creato un legame spirituale così lo si manifesta anche fisicamente. Credo che il problema suo sia soprattutto il timore fisico. Può darsi, ma non ho elementi per pensarlo, che lei non si senta ancora pronta per un rapporto completo,può darsi che lei abbia convincimenti di natura morale o religiosa che la intimoriscono, può darsi che non sia ancora preparata in tema di anticoncezionali,può darsi che senta su di sè un giudizio negativo di qualche figura di riferimento per lei importante, può essere che tema di soffrire troppo durante il primo rapporto ( sovente si hanno aspettative che dato il coacervo di problemi, la prima volta sono deluse...poi però acquisita esperienza, i rapporti con la persona amata sono meravigliosi). Per ora le ho proposto una serie di supposizioni, credo che la soluzione più semplice sia cercare uno psicoterapeuta (iscritto all'ordine degli psicologi della sua regione) e chiedere un primo colloquio gratuito, in modo da inquadrare correttamente il problema e d individuare la soluzione adeguata.
Auguri e saluti.
Ciao Elisa
può essere una reazione abbastanza normale quella di vedere l'atto sessuale come una azione strettamente fisica, materiale e considerare ivece i sentimenti e la relazione come amore più spirituale e intellettivo.
Le cause possono essere tante:l'educazione ricevuta, gli apprendimenti in fatto di sessualità, il modo di pensare nell'ambito delle amicizie e conosacenze, le concezioni religiose, ecc.
Un modo per affrontare la situazione è quello di sdrammatizzare innanzitutto la preoccupazione e poi incominciare a parlare delle varie difficoltà che incontri e dei pensieri che ti fai e insieme trovare delle risposte. Poi iniziare gradualmente approcci fisici come carezze, toccamenti, abbracci... mettendo sempre delle parole in quello che fate ... Man mano poi provate a chiedere sempre verbalmente ciò che vi farebbe piacere introdurre ancora... fino ad arrivare a descrive l'atto sessuale vero e proprio. Non abbiate fretta. Fatelo con gioia,desiderio e soprattutto rispettando i tempi di assimilazione di entrambi.
ciao
Cara Elisa,
da un parte è normale che le prime esperienze sessuali, soprattutto se condivise con una persona per cui proviamo sentimenti importanti, ci facciano provare un pò di paura (per la novità, per quello che ancora non conosciamo... ecc.).
Se, però, questa paura la porta a un vero e proprio blocco, che crea una certa dose di sofferenza, allora la inviterei a una riflessione più profonda sulla sua natura, così come su quella che sembra essere una tendenza a disgiungere i sentimenti dalle azioni fisiche.
Non esistono consigli pratici per vincere un blocco emotivo, se non quello di comprenderlo. Spesso il corpo è più saggio di noi, dobbiamo solo imparare ad ascoltarlo e ad ascoltarci: così potremo sfruttare i suoi messaggi, che hanno sempre una buona ragione di esistere.
Invece di vincere il blocco, quindi, prima le consiglierei di cercare di comprenderlo, magari anche con l'aiuto di uno specialista… Come la fa stare, da cosa è dovuto, a quali pensieri lo associa… ecc. ecc.
Cari saluti