Buonasera Sam,
immagino la sua difficoltà a parlare di un tema così delicato, quale quello della sessualità all'interno di una coppia in cui c'è un coniuge affetto da grave malattia progressiva ed irreversibile.
La sua lettera non è facile, anche per me che leggo. Lei non pone una domanda, vuole tirare fuori il suo malessere ed attende qualche parola di ascolto.
Mi fa piacere leggere che lei ami ancora, nonostante tutto, la sua compagna di vita.
Malattia e sessualità sono due aspetti molto delicati nella vita di una persona e di una coppia. La malattia, infatti, porta sofferenza e induce paure. Sia in chi la subisce, sia nel coniuge che sta accanto alla persona malata. E' un'esperienza che, irrompendo nela storia di una coppia, stravolge due equilibri: sia quello individuale che quello della coppia. Due soggettività che, improvvisamente, da due punti di vista opposti e complementari si trovano a dover fare i conti con un senso di smarrimento ed insicurezza.
La persona malata vive un forte senso di frantumazione. Il vissuto di dolore per quel cambiamento corporeo irreversibile, a cui la malattia la sta sottoponendo, la profonda paura di non essere più amabile nella sua nuova condizione ed una forte insicurezza sul come trovare una strategia di adattamento ad una malattia che non la lascerà.
Dal punto di vista psicologico e corporeo, la persona è come se percepissse un'interruzione del corso della sua vita e, quindi, anche della propria identità. Solo la presenza di coloro che la amano e che se ne prendono cura restituisce alla persona ammalata quel senso di appartenza che riteneva smarrita, ridandole speranza nel suo nuovo percorso di vita, anche se faticoso e doloroso.
Anche per il coniuge che si prende cura della persona malata, subentra una battuta d'arresto nella propria vita. Si trova a dover fare i conti con una vita improvvisamente cambiata, dove i progetti, gli impegni e i desideri, d'un colpo, si trovano ad essere abbattuti.
Entrambi i partner, dunque, hanno vissuti simili, anche se da posizioni opposte.
Sam, immagino che la vostra vita non sia affatto semplice. Non so se entrambi riusciate a parlarvi con tranquillità, se ci siano delle cose non dette tra voi e se abbiate mai sentito il bisogno e la voglia di trovare uno spazio terapeutico in cui affrontare (singolarmente, oppure insieme) i vostri vissuti e disagi personali e di coppia.
Quello che mi sento di suggerirle è di dialogare con sua moglie sui cambiamenti della relazione, cambiamenti che sono sia esteriori che interiori. E' importante che vi parliate per creare una nuova complicità ed una nuova intimità, dove possano emergere parole, emozioni, silenzi. Parlarvi a cuore aperto sull'affettività e sul sesso, vi potrà consentire di trovare dei nuovi rituali, in cui recuperare il piacere dei cinque sensi, attraverso semplici gesti quotidiani.
Saluti cari