Il vaginismo

Descrizione

Il vaginismo è descritto come una condizione dove il rapporto sessuale penetrativo risulta impossibile. Lo rende tale lo spasmo involontario dei muscoli che circondano l’accesso vaginale. Qualunque tentativo di penetrazione viene “rimandato al mittente”, sia esso un pene, il tampone vaginale, le dita. Il timore e la preoccupazione per la penetrazione creano una risposta preventiva rassicurante: se non entra Non mi farà male, non farà danni, fuori è meglio. Il piacere, l’eccitazione, il desiderio possono essere preservati, se lontani dalla possibilità penetrativa, quando si avvicina e può entrare in gioco, la sensazione di allarme diventa prevalente e il corpo e la vagina la rende evidente: ” il nemico è alle porte”.   Non sempre la penetrazione risulta impossibile, può presentarsi una penetrazione dolorosa ( dispareunia ), Il dolore non impedisce la penetrazione, ma rimane pur sempre un dolore.

Il vissuto nei pazienti

Eleonora: non mi capisco … ho desiderio, voglia,ma il mio corpo, la mia vagina sembra pensarla diversamente, in prossimità di una possibile penetrazione si chiude, si rinchiude e il pene, poverino, nonostante gli sforzi per tentare di entrare rimane fuori, deluso e sfiduciato, è più forte la vagina nella sua opera di persuasione: inutile che ci provi, ne uscirai sempre sconfitto. Ho una vagina che non ne vuol sapere di far entrare qualcuno, testarda e risoluta, non sente argomentazioni, ha deciso che è meglio così.   Anna: le ho provate tutte ma ma questa non ne vuol sapere, si serra, si rinchiude e non se ne parla di penetrazione. Inutili i tentativi, l’esito è sempre uguale a se stesso: non si entra. Il mio compagno comincia ad avere difficoltà erettile, prima era sicuro, baldanzoso, ora è prostrato, deluso e ferito nell’amor proprio di maschio. Io, io la vivo male ma quando lui mogio, mogio desiste .. mi sento sollevata come “scampato pericolo”, lo desidero ma ho paura, vado in ansia, mi sento restringere come una reazione difensiva di fronte ad un pericolo poco chiaro, ma sembra chiaro alla mia vagina che proviene da fuori e vuole entrare dentro e questo non viene permesso, è bene che stia fuori.     Lucrezia: ho sempre “sopportato” l’atto sessuale perché provavo dolore nella penetrazione. Non lo davo a vedere, non ne parlavo per non infastidire il mio compagno, lo facevo sopportando il dolore e fingendo il piacere. Il ginecologo mi ha detto che era nella mia testa ma io quando faccio sesso, faccio i conti con il dolore del mio corpo, della mia vagina … non so andare oltre, per questo sono qui … per andare oltre, voglio capire dove mi porta questo dolore, cosa rappresenta per me, cosa vuole dirmi, se vuole dirmi qualcosa.  

La cura

La cura più indicata per questa condizione sessuale, secondo la mia esperienza clinica e quando non entrano in gioco fattori fisici, è la terapia sessuologica e la psicoterapia. Aiutano non solamente ad ottenere la possibilità penetrativa, ma a dare voce ed ascolto alla problematica che si esprime nel vaginismo e nella penetrazione dolorosa. L’obbiettivo del percorso curativo è di rendere possibile l’aspetto penetrativo, preservando la possibilità di provare piacere e di raggiungere l’orgasmo che non sempre si trovano dopo aver ottenuto la penetrazione.

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