Buongiorno gentile utente, le scrivo le mie considerazioni sperando che le possano essere utili. Innanzitutto premetto che uno stupro è un atto di violenza che lascia ferite profonde che hanno bisogno di essere prese in carico.
Detto questo, leggendo il suo messaggio noto un paradosso: la sua ragazza, che ha subito uno stupro, non sta chiedendo aiuto. Mentre lei (utente), che non è stato vittima di quella vicenda, è già la seconda volta che scrive chiedendo aiuto.
La mia sensazione è che tutta la questione ruoti attorno al fatto che la sua ragazza non chiede aiuto.
Sono d'accordo con lei che non c'è alcun motivo per cui la sua ragazza si senta in colpa, malata o limitata ma, da quello che ci scrive, sembrerebbe che per lei (la ragazza) i motivi ci sono.
E ho la sensazione che a lei (utente) questo pesi forse più di quanto pesi alla sua ragazza. E che per lei (utente) sia un problema che la sua ragazza non si faccia aiutare.
E' possibile che sia lei (utente) a non sentirsi all'altezza nel voler aiutare la sua ragazza e non riuscirci? Ipotizzo questo a partire dal fatto che scrive che “non è assolutamente un problema e non mi pesa” però poi ci scrive e chiede aiuto.
Se così fosse, ha bisogno di rendersi conto che “non c'è motivo che si senta così”. Non si può aiutare qualcuno che non chiede aiuto. Ma lei (utente) sembra che stia chiedendo aiuto, e dunque lei, forse, potrebbe fare qualcosa per sé, per aiutarsi e smettere di sentirsi così responsabile.
Un cordiale saluto.