Bambino preso in giro reagisce con parolacce e calci

Eleonora

Buongiorno,
Sono la mamma in difficoltà di un bambino di 8 anni. Mio figlio va a scuola con il "piedibus", un servizio scolastico in cui una volontaria a piedi accompagna e riporta a casa da scusa i bambini del quartiere. Da qualche mese questa signora mi ha richiamato più volte per il comportamento aggressivo di mio figlio nei confronti degli altri bambini ( calci e parolacce) ed una volta anche nei confronti della signora stessa dicendole "tu stai zitta io so quello che devo fare). Premetto che il mio bambino è un bambino con alcune difficoltà linguistiche, ha iniziato logopedia a 3 anni ed ha interrotto momentaneamente il percorso logopedico a dicembre e per questo è sempre stato un bambino molto sensibile, insicuro e chiuso. Dopo questi episodi ho cercato di indagare sul motivo della sua aggressività e dopo tanto mi ha confessato che lo prendono in giro. La signora del servizio sostiene che questo non è vero ( ho captato anche poca simpatia reciproca tra la signora e mio figlio), mio figlio sostiene il contrario dicendo che se lo prendono in giro lui li picchia. Ho provato più volte spiegargli che questo comportamento aggressivo non va bene, che deve ignorarli così smetteranno ma lui continua a reagire così tanto che sto pensando di abbandonare questo servizio. Non so se sia la cosa migliore da fare, vorrei che imparasse a gestire le difficoltà perché oggi è il piedibus domani sarà un'altra cosa...ma non posso neanche esporlo continuamente a queste prese in giro ammettendo che ci siano. Vorrei un consiglio da voi, grazie.

7 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Eleonora, sarebbe importante indagare, capire se e su cosa gli altri bambini prenderebbero in giro suo figlio. Provi a capire anche dalle altre mamme, cerchi di recuperare più informazioni possibili. Ci sono bambini del gruppo con i quali suo figlio ha un'amicizia? certamente sta esprimendo un disagio ma se non si conosce la causa qualsiasi possibile soluzione risulterebbe inadeguata.

Dott.ssa Luigia Cannone

Dott.ssa Luigia Cannone

Rimini

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Cara Eleonora,

il problema del bambino è senz'altro più profondo di come appare.

Il consiglio è di rivolgersi a un buon terapeuta per bambini, possibilmente formato in terapia del profondo o in disturbi dell'attaccamento.

Non aspetti, perché le prese in giro dei compagni fanno scattare una rabbia che ha origini più lontane, ed è bene prendere questo problema il più presto possibile.

Un caro saluto.

 

Buongiorno,

sarebbe bene indagare meglio questi episodi di aggressività, perché questa potrebbe essere l’occasione di occuparsi di una difficoltà più generale e precedente. Dice nel racconto che è seguito da tempo per difficoltà linguistiche e che è un bambino insicuro e chiuso. Bisognerebbe indagare per esempio se questa aggressività è legata solo alla situazione del piedibus o si manifesta anche in altri contesti? Gestisce con difficoltà solo questa relazione o anche altre? Se analizziamo meglio l’evoluzione di questo comportamento (per esempio, quando è successo la prima volta? Come si sentiva e cosa accadeva in quel momento della sua vita?...) possiamo avere più elementi per capire questo comportamento e aiutarlo a trovare modalità più funzionali di gestire la sua rabbia o comportamenti degli altri che non gli piacciono.

Un caro saluto

Carissima Eleonora, 

la situazione che mi hai descritto è incompleta di informazioni per cui non mi sento di fare delle ipotesi definitive della situazione.

Molti potrebbero essere i fattori per cui il bambino è aggressivo con gli altri:

 - problematiche familiari non evidenti che mettono agitazione al piccolo;

- atti di bullismo subiti da coetanei;

- difficoltà a livello linguistiche che rendono il bambino insicuro a tal punto da sentirsi diverso;

- richiesta di maggiori attenzioni dalle figure di riferimento ( madre, padre, maestre, coetanei).

Tu come mamma cerca di ascoltare il disagio di tuo figlio senza ansia e capirai di più di cosa gli sta accadendo. Altro aspetto ti suggerirei di consultare una Psicoterapeuta in modo che possa aiutare il bambino a superare questo periodo critico. Meglio intervenire adesso con un intervento specifico e tempestivo. Non occorre farlo smettere di andare con i suoi coetanei nel “piedibus”, ma di sostenere il piccolo nell’affrontare ogni difficoltà sociale nel tempo presente.

 

Cordiali saluti

Dott.ssa Iolanda Lo Bue

Dott.ssa Iolanda Lo Bue

Roma

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Gent. Le signora, capisco la sua difficoltà nell'intervenire con suo figlio!

Credo sia opportuno fargli riprendere il percorso di logopedia, spiegando al/alla logopedista i comportamenti aggressivi del bambino che, a mio parere, reagisce alle frustrazioni con il corpo, proprio perché il canale linguistico è bloccato.

Inoltre, le consiglio di portare suo figlio a fare un'osservazione psicologica presso un reparto di neuropsichiatria infantile. 

Dott.ssa Anna Marone

Dott.ssa Anna Marone

Foggia

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Buonasera Eleonora, mi dispiace per la sua situazione. Prima cosa sarebbe necessario appurare se ciò che dice il bambino è vero; visto che è un servizio a piedi potrebbe in modo molto discreto passare da quelle parti per rendersi conto del clima, visto che la signora che li accompagna e suo figlio dicono cose diametralmente opposte. E’ probabile che le difficoltà linguistiche rendano il bambino vulnerabile rispetto alle prese in giro dei compagni. Non spiega come mai il percorso con la logopedista è stato interrotto, sarebbe importante continuarlo in modo che il suo bambino possa sentirsi più sicuro se migliora il linguaggio. Se la situazione persiste non la biasimerei se interrompesse il servizio almeno per un periodo anche per vedere come reagisce il bambino e se ritrova la serenità.

Spero di esserle stata utile. Se vuole mi scriva ancora tramite questo servizio.

Un abbraccio

 

Dott.ssa Fiammetta Marchetti

Dott.ssa Fiammetta Marchetti

La Spezia

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Gentile signora, naturalmente la sua preoccupazione è comprensibile. Può darsi che l'interruzione del percorso con la logopedista, nonostante lei spiega che parla di tutto con suo figlio, può farlo sentire indifeso rispetto i suoi compagni. Il mio consiglio è quando potrà, di poter far riprendere a suo figlio quel percorso. A volte per tutti i bambini la mamma è sempre la mamma, ma se suo figlio sentiva quel percorso una risorsa per sentirsi più sicuro con i pari, sente forse questa separazione dalla professionista come una perdita di una Funzione che lo stava aiutando a sentirsi,Uguale ai suoi pari compagni o conoscenti. Da qui la maggiore aggressività del bambino. Le auguro di poterlo vedere di nuovo più sereno. Il suo amore è certamente importante.

Cordialmente.

Dott.ssa Simona Rocco

Dott.ssa Simona Rocco

Roma

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