Come dovrei reagire alla condizione di mia Madre?

Kevin

Salve, vorrei sapere come comportarsi con mia madre, lei molto tempo fa era una buona madre, ma dopo la diagnosi di Autismo, data ad un mio cugino a cui era molto legata, cominciò a cedere, fino a che per via di alcuni piccoli problemi durante la gravidanza di mia sorella, non cadde completamente; Ora dopo 11 mesi dalla nascita di mia sorella, ci ritroviamo in serie difficoltà economiche, che necessitano per forza un suo contributo alle finanze famigliari; Lei nonostante questo non appena viene pronunciata la parola LAVORO diventa una furia, ma questa è solo la punta dell'iceberg, molte volte ha attacchi di ira, con allegato linguaggio scurrile e lancio di oggetti (di mia proprietà) oppure urla contro sua figlia, che vista la sua tenera età, necessita di molto tempo, togliendolo alla cura della casa estremamente importante per la madre, ma non sottovalutare neanche l'odio per tutto ciò che comprende la sfera famigliare di mio padre, oppure il non-rispetto verso gli altri; La situazione ormai è disperata, sia per me che per mio padre...Cosa si dovrebbe fare in questo caso?

7 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Kevin.

La situazione è decisamente grave. Sua madre ha bisogno di aiuto...immediatamente...anche perché potrebbero intervenire i servizi sociali.... È importante che ne parlo al medico di base che la saprà indirizzare al CIM di zona e la saprà aiutare su come comportarsi quando ci sono questi scatti d'ira.

Mi contatti in privato qualora lo ritenesse opportuno

 

Dott.ssa Anna Maria Rita Masin

Dott.ssa Anna Maria Rita Masin

Roma

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Gentile signor Kevin,

la situazione che lei presenta nella sua lettera mi appare piuttosto confusa e nebulosa (come mai la diagnosi data ad un cugino avrebbe dovuto scatenare una tale reazione in sua madre? E' stato quello il vero fattore scatenante o solo l'occasione per lei di manifestare un disagio in qualche modo preesistente?) per quanto chiara nei comportamenti.

Tuttavia mi rimane la sensazione di una famiglia in qualche modo "isolata" o dovrei dire, mi passi il termine, focalizzata intorno a questo problema che, è palese, tocca un po' tutti i membri.

Mi viene quindi da pensare, prima di tutto avete avuto modo di sottoporre la cosa direttamente ad uno specialista della salute mentale? Per parlare di psicoterapia occorre innanzitutto che ci sia un bisogno espresso di elaborazione, cosa che al momento non si percepisce dalla sua missiva. non da parte di sua madre, almeno. Se è chiaro che come famiglia siete in un momento di crisi è altrettanto chiaro che la signora ha bisogno di uno spazio per elaborare qualunque cosa la faccia reagire in questo modo nei confronti delle situazioni di vita quotidiana (lavoro, necessità familiari).

Se, d'altronde, come mi viene facile immaginare, la signora non sente interesse a parlare direttamente con qualcuno ciò non implica che non possiate parlarci come famiglia e segnalare la vostra situazione. A situazione più calma e stabilizzata si potrà eventualmente parlare di percorso terapeutico, singolo o familiare, a seconda del tipo di richiesta che nascerà.

Sperando di aver fatto cosa utile

Caro Kevin,

Andate al Consultorio della vostra zona e parlate con una assistente sociale, che dovrebbe essere in grado di aiutarvi a trovare una strada percorribile, all'interno dei meandri del servizio pubblico, almeno per pianificare l'intervento migliore.

Mamma, già se ne sarà accorto, sta MOLTO male, l'intervento è da fare con una certa urgenza. Fatevi aiutare, per convincerla, dopo che siete stati al consultorio, da qualche donna della vostra cerchia in cui lei ha fiducia.

Vi faccio tanti auguri, teneteci al corrente.

Salve Kevin,

la situazione che descrive è molto complessa nel senso che sembrerebbe non sia possibile, almeno per il momento, contare sulla disponibilità di sua madre. Ma lei è suo padre potreste rivolgervi ad un collega che sia uno psicoterapeuta sistemico relazionale. In altri termini contattare qualcuno, esperto in terapia familiare, che possa prendervi in carico, o quantomeno, aiutarvi a trovare la strada migliore per uscire da questa situazione. Spero di essere stato chiaro ed esaustivo. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti e auguro un buon lavoro.

Dott. Carlo Enrico Livraghi

Dott. Carlo Enrico Livraghi

Lecce

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Buongiorno Kevin,

ho letto la situazione che stai vivendo con tua madre. Ritengo sia opportuno che lei venga seguita da uno Psichiatra in grado di fornirle un’adeguata cura farmacologica. In seguito potrà iniziare un percorso di Psicoterapia. In questo momento è necessario farle comprendere il bisogno di essere aiutata da figure specialiste. Non è un problema che potete affrontare da soli. Tua madre non ha smesso di essere una buona madre, ma quando si manifestano degli Stati di malattia su diversi livelli è possibile intravedere un cambiamento della persona negli stati comportamentali, umorali ed affettivi.

Mi auguro possiate superare questo momento difficile.

Cordiali saluti

Dott.ssa Iolanda Lo Bue

Dott.ssa Iolanda Lo Bue

Roma

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Buongiorno,
la situazione da lei descritta sembra molto complessa e causa di forte sofferenza e stress per lei. Ci sono molti fattori contingenti a renderla tale e districarla a partire da queste poche righe non è semplice. Possiamo suggerirle di rivolgersi a un consultorio che possa aiutarvi nella gestione quotidiana di sua sorella e della famiglia in generale e contemporaneamente iniziare un percorso con uno psicologo che possa aiutare l’intera famiglia a superare questo particolare momento. 
Cordialmente

 Flavia Ilaria Passoni

Flavia Ilaria Passoni

Monza e della Brianza

Flavia Ilaria Passoni offre supporto psicologico anche online

Gentile signora , la situazione che descrive sembra oggi essersi aggravata. Probabilmente ora la vostra famiglia ha bisogno di un aiuto specifico,sia per sua madre, che per tutti voi. Presso le Aassll ed i servizi sociali questo aiuto dovrebbe essere reso. Affinché non possa peggiorare ulteriormente. Una diagnosi post natale , a volte può creare stupore che si trasforma in dolore e paura di non sentirsi più in grado di poter assolvere circa i compiti genitoriali. Anche se ciò accade a nostri parenti o amici. Sua madre,inizialmente forse è rimasta colpita nella sua sensibilità di madre, ma a quanto pare può essere che la situazione è degenerata in qualcosa di diverso che neppure lei ha saputo spiegarvi, per esempio, chiedendo un aiuto in famiglia o semplicemente parlandone con voi.

Credo che la cosa migliore sarebbe chiedere ora un aiuto affinché si possa ripristinare un po' di serenità sia per voi che per lei. Che possiate ritrovare un equilibrio.

Cordialmente

Dott.ssa Simona Rocco

Dott.ssa Simona Rocco

Roma

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