Conflitto tra madre e figlia adulta

Paola

Buonasera, mia figlia mi odia. Non so perché. Sono stata sempre presente, ho dato e do e desidero dare tutto di me . Lei è la prima di tre. Con gli altri due va bene. Io ho desiderato mia figlia e anche gli altri due. Ma lei è stata desiderata e cercata. Ma dall' adolescenza i conflitti si sono sempre più intensificati. Non mi può vedere, ora sono tre anni che non vive più con noi, io non posso chiamarla al telefono, noi come genitori non possiamo sapere dove abita, E quando viene a casa una volta ogni 10 giorni o più io non posso neanche salutarla e nemmeno state nella stessa stanza. Non abbiamo litigato. Sono disperata quando viene e saluta il papà io mi metto in un altra stanza ma prima la saluto, desidero che rimangano almeno i legami con i fratelli e il papà e avere qualche notizia. Anche con i fratelli e il papà e molto distaccata ma più forte è con me non mi riconosce come madre ma solo come. Genitrice Io vorrei dialogare chiarirmi far pace ma lei non vuole loro non devono chiedergli niente perché lei non vuole. Ha 25 anni i fratelli 23 e 15.

9 risposte degli esperti per questa domanda

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Cara Paola,

leggo tra le righe l'angoscia e il senso di impotenza che prova di fronte all'incomunicabilità ostinata e di così lunga durata che sua figlia manifesta nei suoi confronti. Chissà quale è la causa di una chiusura così determinata? Che cosa le sta rodendo dentro? Sembra ci sia un forte risentimento, che però non può emergere ed essere espresso verbalmente, qualcosa che potrebbe risultare troppo forte, pericoloso, aggressivo ed è quindi meglio evitare fuggendo da una altra parte. 

Di fronte ad una situazione così drammatica e apparentemente senza spiegazione è difficile riuscire a pensare; siei sommerso da continui interrogativi, dubbi e sensi di colpa. Sarebbe utile che riuscisse a parlare di ciò che succede al di fuori della cerchia familiare (questa lettera è in verità un primo tentativo); una persona esterna e non coinvolta emotivamente (un terapeuta esperto) potrebbe allargare il suo campo di riflessione, connettendo la relazione passata tra lei e sua figlia - bambina e adolescente - alla vostra infelice storia attuale. Da questo lavoro potrebbe emergere un qualche senso di ciò che accade attualmente e lei ne trarrebbe sicuro giovamento.

Un cordiale saluto!

 

Dott.ssa Veronica Lokar

Dott.ssa Veronica Lokar

Trieste

La Dott.ssa Veronica Lokar offre supporto psicologico anche online

Buonasera, dalla sua domanda si evince una grande sofferenza legata alla separazione (fisica e psicologica) con sua figlia.

Riuscire a comprendere a pieno la situazione e di conseguenza risponderle in maniera esaustiva sarebbe difficile senza un percorso ben strutturato con un professionista.

Da quello che scrive posso consigliarle di porre l'attenzione su come reagisce ai comportamenti della figlia,  emotivamente e comportamentalmente e di comprendere in tal senso che gioco ha nella vostra relazione.

Un comportamento veicola sempre un significato per la persona che lo "produce" e per la persona che lo "riceve", forse soffermarsi su di esso alla luce della vostra storia può chiarirle alcuni contorni.

Buona serata.

Buongiorno Paola, la situazione che lei ha descritto sembra derivare da una difficoltà a livello comunicativo. Un consulto psicologico può aiutare a gestire dei conflitti irrisolti che probabilmente sua figlia, al momento, non riesce a far emergere, perchè ha paura? Perchè pensa che possa essere troppo forte o aggressivo? Vivere con questi dubbi porta a vivere nell'incertezza. 
In queste situazioni non serve avviare una caccia al colpevole, non c'è una colpa da trovare. 
La terapia familiare può aiutare a lavorare con l'intero sistema grazie all'aiuto di una professionista esterno che porterebbe nel sistema familiare un altro punto di vista, un punto di partenza per una riflessione da cui ri-costruire la comunicazione familiare.
Cordialmente
Dott.ssa Chiara Proto

Dott.ssa Chiara Proto

Dott.ssa Chiara Proto

Novara

La Dott.ssa Chiara Proto offre supporto psicologico anche online

Gentile Paola,

i conflitti tra madre e figlia, soprattutto in età adulta, possono essere particolarmente complessi, poiché si intrecciano dinamiche affettive profonde, aspettative reciproche e il bisogno di trovare un equilibrio tra vicinanza e autonomia. Quando la comunicazione si fa tesa e il confronto diventa fonte di sofferenza, il rapporto rischia di trasformarsi in un terreno di scontro anziché in un legame di supporto.

In queste situazioni, è importante comprendere quali siano i bisogni e i vissuti di entrambe le parti, senza che nessuno si senta costretto a scegliere tra l'affetto e il proprio benessere. Il dialogo può essere una via per sciogliere le tensioni, ma perché sia efficace è necessario che ci sia uno spazio di ascolto autentico, privo di giudizio e carico emotivo eccessivo.

Se il conflitto sta generando un malessere significativo, un supporto psicologico può aiutare a esplorare le dinamiche della relazione e a trovare nuove strategie per gestire le divergenze in modo più equilibrato.

Lavorare su di sé, rafforzando la consapevolezza emotiva e le modalità comunicative, può favorire una trasformazione del rapporto, rendendo il confronto più sereno e costruttivo e sicuramente supportando la sua consapevolezza in termini di dinamiche anche sue interne.

Un caro saluto,

Giada Tonelli

Dott.ssa Giada Maria Tonelli

Dott.ssa Giada Maria Tonelli

Milano

La Dott.ssa Giada Maria Tonelli offre supporto psicologico anche online

I motivi possono essere diversi. Anche le possibili strade sono infinite. Se vuole può approfondire la situazione con un professionista almeno per cercare un luogo in cui aprirsi e dialogare della situazione.

Posso solo consigliarle di dire a sua figlia che le vuole bene e che troverà la sua porta sempre aperta per lei.

Rimango a disposizione nel caso avesse bisogno 

Dott.ssa Casumaro Giada 

Dott.ssa Giada Casumaro

Dott.ssa Giada Casumaro

Modena

La Dott.ssa Giada Casumaro offre supporto psicologico anche online

Buonasera, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua storia. Capisco la sua angoscia e capisco la sua necessità di sentirsi vicina a sua figlia, di sapere come sta quantomeno. Le consiglio di parlarne con calma facendole presente come si sente e chiedendole il motivo di questo suo comportamento, non c'è altra soluzione.

Se desidera parlarne, io sono a disposizione anche online

Dott.sa Elena Bonini

Dott.ssa Elena Bonini

Dott.ssa Elena Bonini

Reggio nell'Emilia

La Dott.ssa Elena Bonini offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Paola,

come lei stessa intuisce, la relazione attuale tra lei e sua figlia ha a che fare con ciò che è accaduto prima e può essere compresa solo attraverso l'esplorazione delle esperienze e dei vissuti che hanno accompagnato la vostra storia fino a questo momento. 
Le suggerisco di iniziare un percorso di sostegno psicologico, che possa aiutarla a comprendere cos'è accaduto e come si è costruita nel tempo questa distanza tra lei e sua figlia. Solo dopo potrà capire se esiste lo spazio per cambiare e recuperare un rapporto, o, almeno, un modo per soffrire meno nell'accettare la scelta di sua figlia.
un cordiale saluto

Dott.ssa Beatrice Conca

Dott.ssa Beatrice Conca

Dott.ssa Beatrice Conca

Milano

La Dott.ssa Beatrice Conca offre supporto psicologico anche online

Mi dispiace molto leggere della sofferenza che sta vivendo. Situazioni come queste sono estremamente dolorose e complesse, soprattutto quando si tratta di un rapporto madre-figlia che, nonostante l’amore e la presenza che ha sempre cercato di offrire, si è deteriorato nel tempo. È importante accettare che la relazione con sua figlia, ora adulta, possa essere influenzata da dinamiche complesse, che spesso hanno radici nel passato e nelle esperienze vissute da entrambe. Anche se lei si è sei sempre impegnata per essere presente, la percezione e i bisogni di sua figlia potrebbero essere cambiati nel tempo. Anche se il dolore che prova è reale, potrebbe essere utile cercare di rispettare i confini che lei ha scelto, senza forzare il contatto. Consideri la possibilità di rivolgersi a un professionista, come uno  consulente familiare, specializzato nelle relazioni familiari complesse. Un supporto esterno può aiutarla a comprendere meglio le dinamiche in gioco, a riflettere sul ruolo che ognuno ha avuto nella relazione e a individuare eventuali strategie per migliorare la comunicazione, anche se in modo graduale e rispettoso dei confini di sua figlia.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

 

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

La Dott.ssa Antonella Bellanzon offre supporto psicologico anche online