Carissima Giuliana,
capisco la sua preoccupazione rispetto a questa situazione. Quello che è accaduto è sicuramente grave, e la prima cosa importante da fare è non minimizzare l'accaduto, ma anche cercare di comprendere le motivazioni dietro questo gesto.
Ciò che ha descritto suggerisce che sua figlia potrebbe stare affrontando emozioni e frustrazioni che non riesce ancora a gestire o comunicare in modo corretto.
Ciò che posso consigliarle è di ascoltare sua figlia rispetto all'accaduto senza giudicarla: è fondamentale che non si senta subito accusata, ma che possa spiegare il proprio punto di vista. Provi a creare un momento di dialogo dove possa esprimere ciò che ha vissuto, sentito e pensato prima di compiere l'atto violento. È importante che non si senta solo sotto accusa, ma che possa essere supportata nel comprendere il proprio comportamento e la pericolosità del suo gesto.
Inoltre, lei dice che sua figlia ha spiegato che il compagno da mesi la insulta e le fa sgambetti: questo può essere un segnale del fatto che stia accumulando frustrazione e rabbia, ma che non abbia trovato il modo giusto di affrontarle.
È molto importante che sua figlia impari a gestire le emozioni in modo sano. Potrebbe essere utile, insieme ad un professionista, aiutarla a comprendere le proprie emozioni e a imparare a reagire in modo costruttivo a situazioni conflittuali.
Per concludere, le consiglio di essere presente e disponibile per lei in modo che si senta supportata in questo processo di crescita e di cambiamento: i ragazzi di 12 anni sono in una fase critica del loro sviluppo emotivo e relazionale, quindi il suo sostegno può fare una grande differenza. Essere un genitore in questi momenti può essere difficile, ma il fatto che lei stia cercando aiuto e stia affrontando il problema è già un passo molto positivo.
Un caro saluto