Figlia risponde male

Laura

Salve sono una donna di 49 anni, ho una figlia di 21. Una ragazza universitaria che lavora, ha un fidanzato e diversi amici. Purtroppo si da quando era adolescente, non riesce a misurare le parole, e risponde male. Inizialmente accadeva solo con la nonna (mia mamma è un carattere particolare) ed io attribuivo questa cosa al carattere della nonna, purtroppo, con il passare degli anni ha cominciato a farlo con tutti ed anche con me, con il nonno e recentemente ho visto questi atteggiamenti anche con il fidanzato e qualche amica. È una ragazza solare e gentile ma improvvisamente se qualcosa le va storto, risponde senza filtri anche offendendo. Ne abbiamo parlato più volte, abbiamo discusso, negli anni ha avuto delle punizioni ed anche qualche ceffone. Purtroppo promette di cambiare ma la storia si ripete. A volte, non so, è come se non si rendesse conto delle parole che usa, ma tuttavia se le stesse parole vengono usate contro di lei, il peso offensivo lo riconosce. L'ho avvisata che se andrà avanti così rimarrà sola, mi ha risposto: io sono così non ho paura di niente. Poi a volte ha pianto disperatamente dicendo che non riesce a cambiare. Talvolta preferisco tenermi le parole (non parolacce) che mi riserva piuttosto che intavolare un discorso, secondo lei sono provocazioni che riceve da parte degli altri.

9 risposte degli esperti per questa domanda

Cara Laura, esplorerei in terapia come questa relazione possa migliorare attraverso un dialogo efficace. Se dovesse servire non titubare a contattarmi! Un grande abbraccio 

Dott.ssa Maria Vittoria Ardosigli

Dott.ssa Maria Vittoria Ardosigli

Palermo

La Dott.ssa Maria Vittoria Ardosigli offre supporto psicologico anche online

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.

Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Buongiorno,

Grazie per aver condiviso questa difficoltà che da tempo vi crea tensioni nel vostro rapporto.

Da queste poche informazioni è difficile dare una risposta chiara, le motivazioni per cui Sua figlia ha questi comportamenti potrebbero essere molteplici...il mio consiglio è di suggerire a Sua figlia di fare un percorso anche solo di supporto psicologico e di indagine psicodiagnostica, per capire meglio le motivazioni dietro a tali comportamenti, e se tali motivazioni vanno poi a creare altre conseguenze, di cui magari Sua figlia non è immediatamente consapevole.

Un'altra strada può essere quella di intraprendere un percorso per comprendere meglio gli schemi relazionali tra Sua figlia e le persone per lei più importanti (voi, il fidanzato), magari con un professionista esperto in relazioni.

Se aveste necessità di maggiori informazioni, potete consultare il mio sito web.

In bocca al lupo per tutto

Cordiali saluti 

Dott.ssa Chiara Facchetti 

Consiglio a sua figlia di fare qualche incontro con uno psicologo/a. Allo scopo di risolvere il problema.

Cordiali saluti

Dott.sa Paola Federici

Milano (binasco)

Buonasera, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua situazione. Il dialogo è sempre la migliore soluzione, ma ci vuole pazienza. E' importante che quando capita lei, più che rimproverarla, faccia presente a sua figlia il fatto che l'ha ferita o che le ha dato fastidio, ma ci vuole pazienza, non cambierà da un giorno all'altro.

Se ha bisogno di supporto, io sono a disposizione anche online.

Dott.sa Elena Bonini

Dott.ssa Elena Bonini

Dott.ssa Elena Bonini

Reggio nell'Emilia

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Buonasera signora, 

ho colto un'importante preoccupazione in merito a sua figlia e al comportamento che adotta. Tale comportamento sembra essere un modo per comunicare qualcosa e dunque, non conoscendo sua figlia, le domando: secondo lei che cosa le sta comunicando? A livello emotivo che cosa trasmette sua figlia in questi momenti? Inoltre, come si sente lei quando questi episodi si verificano? Sono episodi che le fanno risuonare qualcosa?

Essendo sua figlia maggiorenne, dunque adulta, deve essere lei in prima persona a fare domanda di un supporto. Potrebbe essere utile però, essendo intensa la preoccupazione che ha portato in questo scritto, trovare lei uno spazio per sè ove portare questi timori e ove poter riflettere intorno al comportamento di sua figlia, al suo ruolo e al suo significato all'interno del nucleo famigliare. Muovere un tassello, aiuta a muovere piano piano tutti gli altri. 

Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, 

Dott.ssa Martina La Torre 

Cara Laura,

capisco la sofferenza da lei provata in merito al comportamento di sua figlia. Probabilmente sarebbe opportuno instaurare un dialogo costruttivo tra di voi, in modo tale da comprendere se, alla base di tale comportamento, non ci sia un disagio più profondo, anche perché la ragazza ha espresso, con sofferenza, un desiderio di cambiamento, ma per qualche motivo si trova in difficoltà, prendendosela, probabilmente, con le persone a lei più vicine.

Se lo desidera, possiamo affrontare questa situazione in psicoterapia, andando a ripercorre (come punto di partenza) la sua storia di vita e quella del suo nucleo familiare.

Un caro saluto,

dott.ssa Cristel Rubulotta 

Dott.ssa Cristel Rubulotta

Dott.ssa Cristel Rubulotta

Genova

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Buongiorno, per poterla aiutare sarebbero utili ulteriori informazioni. I motivi che spingono sua figlia a mettere in pratica il comportamento che descrive potrebbero essere vari. Sarebbe importante una consulenza con uno psicologo.

Se vuole resto a disposizione, anche online.

Cordialmente

Dott.ssa Elisabetta Petrini

Dott.ssa Elisabetta Petrini

Dott.ssa Elisabetta Petrini

Macerata

La Dott.ssa Elisabetta Petrini offre supporto psicologico anche online

Gentile Laura,

non è per niente facile questa situazione, mi dispiace. Comprendo la sua difficoltà. Magari sua figlia ha semplicemente bisogno di supporto. A volte ci sono tante motivazioni alla base di determinati comportamenti. L'importante credo sia allontanare il giudizio. Nessuna persona serena, ama discutere con gli altri. Ci sarà qualche difficoltà alla base di tutto. Diciamo che, se uno volesse dare un suggerimento operativo, si potrebbe "consigliare "nei momenti di crollo, quelli in cui sua figlia sta male, ed è maggiormente recettiva, un supporto psicologico. Al fine di poter indagare insieme le ragioni di tali comportamenti. Potrebbe essere una ragazza molto sotto pressione per una serie di circostanze ed in questo le persone intorno potrebbero esserle di supporto con un maggior dialogo, chiedendole come si sente . 

Anche a lei potrebbe giovare un supporto, magari potrebbe essere di "buon esempio" per sua figlia . 

Resto a disposizione anche online 

Dott.ssa Simona Ilardo

Dott.ssa Simona Ilardo

Napoli

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