Salve, vorrei descrivere un problema che sta portando me e mia madre alla disperazione e soprattutto avrei bisogno di un consiglio pratico. Mio fratello, 15 anni, a seguito del divorzio (non pacifico e particolarmente conflittuale) dei miei genitori è entrato in una spirale prima fatta solo di silenzi, poi ribellione, aggressività e violenza. A stento frequenta la scuola (in soli due anni ne ha volute cambiare tre e abbiamo dovuto sempre accontentarlo), fuma molto probabilmente canne e non rispetta minimamente il ruolo di mia madre. Ha spesso scatti di violenza nei nostri riguardi, specialmente verbale ma quando esplode distrugge gli oggetti che ha intorno tentando di ferirci. Tutto ciò alternato a momenti in cui scherza, ci abbraccia e ha voglia di parlare. Oltre questo, ruba soldi in casa per giocare nei punti scommesse, macchinette e fare chissà cos'altro. Potrebbe sorgere spontaneo il dubbio che non venga seguito o controllato un minimo, ma il problema è che se solo ci avviciniamo quando è con i suoi amici o proviamo a dirgli qualcosa ha quegli scatti di rabbia verbali e non. Vive con me mia madre, il compagno e mia sorella e questi atteggiamenti li ha con tutti. Frequentemente se viene ripreso si sbriga a contattare mio padre inventando che viene picchiato da mia madre (cosa che assicuro non vera), insultato dal compagno o in qualche modo offeso da me e mia sorella. Dopo ormai 3 anni in questa situazione sempre più grave dopo gli ennesimi peggioramenti siamo in un punto di stallo, ho consigliato a mia madre di contattare insieme gli assistenti sociali di zona per provare un intervento efficace, ma ho dei dubbi. Terapia psicologica è stata proposta ma è impossibile convincerlo. Ho davvero bisogno di un aiuto per capire come muoverci. Ringrazio in anticipo.