Ho picchiato il mio ragazzo

Lucia

Buonasera. 4 mesi fa ho conosciuto il mio ragazzo, si è subito dimostrato molto sensibile e premuroso fino al giorno che l’ho trovato di pomeriggio ubriaco al bar. Ha iniziato a dirmi che non voleva che stessi li così ho detto lui che tra noi era finita. Mi ha poi ricercata, chiedendomi scusa e raccontandomi che è una persona molto insicura, che a volte cerca nell’alcol uno svago. Gli ho detto che se voleva continuare a frequentarmi doveva prendersi cura di lui e così ha iniziato un percorso di psicoterapia. Purtroppo è ricapitato che bevesse e mi mentisse a riguardo e questo ha messo a dura prova la mia fiducia. Nonostante questo ho continuato a stargli accanto perchè comprendo che il cambiamento richieda tempo. Ha iniziato a lamentarsi che vorrebbe sentirsi più apprezzato, nonostante io lo riempa di complimenti e attenzioni, gli e l’ho fatto notare e allora ha iniziato a dirmi che il problema della sua insoddisfazione è che non usciamo mai fuori, gli ho fatto notare che in realtà usciamo sempre e siamo arrivati al punto in cui neanche lui sa spiegarmi che cosa vuole. Mi ha chiesto di uscire con lui in mezzo alla gente e io l’ho fatto perché non ho alcun problema a mettermi in gioco ma lui continuava ad accusarmi di non uscire con lui. Negava l’evidenza. Mi sentivo prosciugata e stremata perché davvero non sapevo che cosa fare. Mi sembra che non sia mai contento. L’ultima lite è stata la più tosta, continua a ripetermi che io non esco con lui e ho perso la testa, l’ho preso a schiaffi e pugni. Mi sento morire perché sento di non essere in grado di stargli accanto e non voglio che riaccada di perdere il controllo così. Non giustifico la violenza in alcun modo e detesto essere stata io a farne.

1 risposta degli esperti per questa domanda

Salve Lucia, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online