Nei rapporti con gli altri provo completa sfiducia

christelle

Buongiorno desidero ringraziare tutti i professionisti che hanno accolto la mia scorsa richiesta di aiuto con viva partecipazione. Ho letto ogni risposta e compreso che ho omesso di dire alcuni elementi importanti per ricevere eventuali indicazioni su quale possibile strada intraprendere. Avevo raccontato la mia storia parlando solo del rapporto con mia madre e delle dinamiche che avvengono tra noi. Il problema reale è che indipendentemente dai motivi che possano averla spinta ho subito maltrattamenti e aggressioni verbali che oggi mi portano ad avere reazioni emotive davvero peculiari. Nei rapporti con gli altri provo completa sfiducia, totale diffidenza e sospetto. Nella mia percezione di pericolo divento davvero aggressiva, perdo la ragione, teatrale, in balia delle mie emozioni e metto me stessa in pericolo con scelte impulsive e compromettenti. Per esempio abbandonare il posto di lavoro perchè un collega mi ha “aggredito“, oppure prendere la macchina in piena notte per raggiungere un compagno a 300km di distanza per una collega un po troppo intraprendente. insomma non è vita. Le mie reazioni sono destabilizzanti per me e per gli altri. Quindi,vi chiedo... dopo 5 anni di terapia dallo psicologo, perché non sono riuscita a migliorare nulla? mi sono chiesta se esistono terapie che permettano di scavalcare la mente lucida e raggiungere l'inconscio, riprogrammarlo e affrontare irrisolti violenti e infantili. Spero davvero in una vostra risposta e spero che tra voi ci sia la persona che mi darà una mano. Con affetto C.

4 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Christelle,

credo che abbia bisogno di una terapia specifica per il disturbo post traumatico. L'EMDR è una tecnica studiato appositamente per i disturbi che lei descrive nella sua mail.

Le consiglio di informarsi sempre bene sul curriculum dello psicologo a cui si rivolge e le auguro di poter stare bene presto.

grazie

Cordiali saluti,

Buongiorno,

viste le sue esperienze di maltrattamento e di aggressione le consiglierei un approccio terapeutico basato sull'EMDR. Esistono molti approcci terapeutici buoni, la difficoltà sta nel capire qual è il più utile in base alle nostre difficoltà. Io conosco un paio di terapeuti nella zona di Treviglio oppure in provincia di Cremona. Altrimenti può consultare il sito dell'EMDR per trovare il terapeuta più facilmente raggiungibile per lei. Rimango a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.

Cara Christelle,

ora si tratta di ricominciare ad avere fiducia nelle persone. Se non ci si è potuti fidare della propria madre, è difficile fidarsi degli altri. Lo psicologo le sarà di grande aiuto: ma nella sua lettera c'è il seme del dubbio anche verso di lui e ciò fa capire che non si è ancora "messa in gioco" affettivamente neanche con il suo terapeuta. Penso che sia di questa tipologia la sensazione di pericolo a cui fa cenno nella lettera: il pericolo conseguente alla sensazione di non potersi mai fidare. Scrive poi di perdere la ragione: rifletta sulle conseguenze dei maltrattamenti e delle aggressioni verbali a lei inflitte da sua madre (da bambina?). Certamente non percepiva una ragione possibile per tali comportamenti ed è probabile che al presente alcuni stimoli della sua sfera dell'affettività inneschino lo stesso vissuto e poi la rabbia e quindi l'aggressività.

Buongiorno Christelle,

sicuramente la sua storia personale con sua madre ha influito e influisce sull’odierno e si ripercuote nel rapporto con gli altri e con sé stessa. Come diceva Ernest Hemingway “Il modo migliore per scoprire se ci si può fidare di qualcuno è dargli fiducia”, alle volte è un salto nel vuoto, ma questo potrebbe iniziare a farlo in un ambiente più protetto quale quello della terapia.

In ambito terapeutico il rapporto di fiducia tra le due parti è fondamentale, ciò rientra nella teoria denominata “verdetto del dodo”. Il dodo è uno dei personaggi di “Alice nel Paese delle meraviglie”, in un brano egli indice una gara, senza però stabilire i parametri per la vincita e al termine di questa egli dichiara “Tutti hanno vinto, e tutti devono vincere un premio”. Questa metafora serve per dire che, mettendo a confronto tra loro psicoterapie di orientamenti diversi, ne risulta che tutte funzionano e nessuna sembra essere superiore all’altra. La loro efficacia non è legata a tecniche o teorie specifiche, ma a qualcosa di più generale comune a tutte: l’alleanza terapeutica. Le consiglio innanzitutto di affidarsi a un professionista che la faccia sentire compresa in quanto ciò genererà in lei un senso di sicurezza che a sua volta le permetterà di “scavalcare la mente lucida e raggiungere l’inconscio”.

 Flavia Ilaria Passoni

Flavia Ilaria Passoni

Monza e della Brianza

Flavia Ilaria Passoni offre supporto psicologico anche online