Non so più cosa è giusto fare

Bezza

Buongiorno. Da tre settimane soffro di fortissimi attacchi di ansia e mi sento come "depersonalizzata". Tre settimane fa il mio compagno ha distrutto per l'ennesima volta la casa durante un litigio sfociato di nuovo in rissa. Non succedeva da mesi, ma era già successo. Stavo con lui da un anno e mezzo, almeno una volta al mese c'è stato un litigio che mi ha fatto scappare da lì. A Dicembre 2021 mi ha fratturato il braccio, e quando mi hanno convocata i carabinieri, ho minimizzato tutto. La questione è che non so se denunciare agli assistenti sociali la situazione di suo figlio, disabile, che non vive con lui ma molte volte subisce i suoi scatti Lui è come se cambiasse personalità improvvisamente, o come se trattenesse la sua vera personalità e in realtà sia quel mostro aggressivo che vuole fare pagare a tutti il suo dolore. Dicembre 2022, Natale, mi trovo in clinica ad abortire alla 13ma settimana perché di nuovo lui ha crisi di nervosismo, beve, butta i lavoretti di mio figlio nel caminetto, urla contro suo figlio. Il 24 dicembre mentre ero in ospedale ha distrutto la casa, quindi QUESTE COSE LE FA ANCHE SE NON TROVA IMPUT PER INNERVOSIRSI PER COLPA MIA. E' andato a prendere il figlio, aveva bevuto e gli hanno ritirato la patente. Mi ha chiamato il giorno dopo piangendo, che era stufo di fare male agli altri, che aveva bisogno di aiuto l'ho indirizzato a una psicologa...ha fatto la prima seduta, dopo un mese, di nuovo il caos, casa devastata, a me quasi mi soffoca, mondezza lanciata nel cortile e lasciata lì per 2 settimana, fuga da suo padre, sparito dalla mia vita. Io mi chiedo se dimenticare tutto e lasciar fare alla vita, o se segnalare queste cose agli assistenti sociali e cercare di tutelare il figlio dai suoi sbalzi di umore, che, temo, se continua così, peggioreranno.

1 risposta degli esperti per questa domanda

Salve Bezza, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online