Sbaglio solo io?

MARIA

Buongiorno, è la mia prima volta che scrivo da qualche parte e ho scelto voi. Ho 45 anni, single per scelta ma piena di hobby passioni un tipino sempre attivo. Abito, anche per questioni economiche (da entrambe le parti) con i miei genitori che iniziano l'età in cui "lo sguardo" in più non fa male...Casa dove faccio la mia parte non solo economica…Lavoro da quando avevo 18 anni e a contatto con il pubblico (sono una commessa factotum) senza minimo problema ANZI, se per caso capita che sia assente o impegnata...aspettano me. Sono una persona fin troppo modesta e piena di scrupoli perciò lungi da me dal pavoneggiarmi per tali attenzioni. Ho due titolari che mi adorano, (anche se una delle due, "scarica" su di tutti e in particolare me su frustrazioni, nervosismi che IO immagazzino per poi esplodere purtroppo a casa magari per un nonnulla senza contare sempre più stressante lavorare con il pubblico) come tutti i parenti e conoscenti. Il problema è a casa. come normalità il classico scontro tra genitori e figli. Adolescenza...ma poi proseguito. Quante cose avrei voluto fare MA tanti passi indietro per essere vicini a loro, NON farli dipendere da altri in quando non sono per nulla tecnologici e rimasti ad un altra epoca. Complice la pandemia (di cui per fortuna nessuna ha preso il Covid) specialmente mia madre si è "arenata" in casa. Mentre prima, entrambi non mancavano le passeggiate e biciclettate. Non ho la patente, complice un grosso incidente da piccola, preferisco muovermi in bicicletta...e quindi niente più vacanze poichè mio padre non guida oltre i pochi kilometri dell'hinterland di dove abitiamo. Potrei benissimo andare io? Certo, assolutamente. Ma sono figlia unica. Se dovesse succedere qualcosa dovrei correre a casa. Sono autosufficienti MA "zero" tecnologia, mia madre non sa nemmeno come si usa un bancomat...ecc..ecc..E MI SENTO in colpa e responsabilità di tutto già a priori, se dovesse succedere qualcosa...almeno "sono a casa". Lo scorso anno, ad Aprile, mia madre mentre eravamo al telefono è svenuta senza un perchè alla fine si è scoperto. IO sono stata quella che per mesi "ha dormito" con un occhio chiuso e uno aperto, come si suol dire...e ho preso pure "della scema". Mi ha spinto a scrivervi poichè ieri, dopo un weekend che definirei diverso da quel che mi aspettavo...doveva essere spensierato, da tempo organizzato una gita a pochi kilometri complice anche eventi, feste in questo luogo, quando poche ore prima di "partire" (in bici) ..."ah papà non viene"! Come?! proprio lui che uno di quegli eventi mai sarebbe mancato? Ecco il problema da tempo: IO. "Ha paura" di me....dove ci sono io non c'è lui. Anche in casa è così. Motivo? Poliomelitico fin quasi dalla nascita è arrivato, con anche un vissuto da libro Cuore, fin dove nessuno immaginava. Poi complice l'età che come tutti qualcosa dobbiamo rivedere o rinunciare "si è invecchiato dentro". E questo non l'ho accettato E allora sono la rompiballe che "stai seduto dritto, reagisci,..." lo correggo se dice qualche parola sbagliata...e allora ha paura di me...Le cose sono diverse con mamma. Ma abbiamo lo stesso forte carattere. Sono in apprensione per loro, sul chi va là per loro, essendo persone che analisi, controlli...MAI...Ogni modo veniamo a ieri. E al giorno prima. Parto in bici solo con mamma, in ritardissimo per questo evento e va pure stranamente lentissima dopo 2 km mi ferma ad attenderla ed è già in affanno e allora le ripeto se vuole tornare indietro, se se la sente di andare...se LE FA REALMENTE PIACERE. Risposta si ma per farmi star buona. Una mattinata a continuare a girarmi e trovandomela dietro. Spaesata come mai lo è stato. Quasi "non toccata" dagli avvenimenti festosi in cui eravamo dentro. Torniamo a casa e troviamo papà sul depresso andante. Monosillabi sottovoce. Mentre è tutt'altro carattere. (Quindi come i bambini giù di corda perchè NON è VOLUTO VENIRE?!). E mamma che MAI LO E' STATA a mia domanda non ricorda parecchie cose della giornata appena passata. Idem il giorno dopo. PURTROPPO in questi casi per lei è normalità IO INVECE mi allarmo...penso subito a malattie, degenerative ecc...per questo ancora una volta gliel'ho fatto notare. APRITI CIELO. Due scagliati contro di me. Io dicevo "frutta" loro "scarpe" ...degenerata a tal punto che NON RIUSCIVO A FARMI CAPIRE...che mi preoccupavo..e loro (come loro solito) anziché stra “sul pezzo” tiravano nel calderone di tutto, mettendomi “in bocca” cose distorte e diverse da quel che PURTROPPO stavo urlando. PERCHE’ QUESTO il problema. Distorcendo la realtà, distorcendo le mie parole MI INALBERO a tal punto da essere irriconoscibile. “matta” proprio. Facendomi uscire dalla bocca anche parole come “vorrei morire se avessi il coraggio” “sono una matta adesso telefono in clinica e non torno più”…e loro proseguo a poco a poco dalla “mia ragione” a mettermi nel torto. “Che si vergognano a stare nel palazzo. Cosa sono diventata. Cosa mi manca (il dialogo e la COERENZA della discussione) “ Siamo qui per te…”(E IO PER LORO)… e IO a questo loro parole di controbattuta non coerenti alla discussione sono esplosa…avendo reazioni anche fisiche SU ME STESSA…MAI su loro. MAIIII….tant’è che ho un polso blu. Risultato? Alla fine, come sempre, la FUORI DI TUTTO sono IO. E che come da 35 anni a questa parte…”DEVI CAMBIARE”. Fine della storia. IO SONO LA PAZZA…loro le vittime…COME SEMPRE. IO RICONOSCO CHE IN QUEL MOMENTO NON SONO COMPORTAMENTI “UMANI” ma mi prendono per sfinimento…si parte da una cosa che possa essere “chiusa” in pochi minuti, pur discutendo animatamente e INVECE si finisce per farmi perdere il controllo di me stessa e loro alla fine sono sempre i “bravi”. IO AMMETTO tutto …LORO NO. Non posso andare avanti così…vorrei avere confronti, anche accesi MA basta che sono sempre la cattiva, la pazza, la tutto…IO CHE HO PROBLEMI SICURAMENTE…L’HO AMMETTO (non ho possibilità attualmente di tempo e di denaro per iniziare una terapia) MA ANCHE LORO SBAGLIANO O NO? E’ possibile che PURE avendo confronti, discussioni costruttive o anche di pareri diversi FUORI CASA tutto si risolve senza ESCANDENSCENZE da parte mia che si presentano poiché, come dicevo, da una discussione pur animata su una cosa A CASA vanno a prendere anche quel che non c’è o che non c’entra in quel momento ecc…? ripeto, CHE SBAGLI IO senza dubbio MA A STO PUNTO C’è QUALCOSA CHE NON VA ANCHE DALL’ALTRA PARTE…consigli? suggerimenti? GRAZIE INFINITE E SCUSATE LA CONFUSIONE FORSE PER DARE SPIEGAZIONE DI TUTTO…IN UNA VOLTA..

4 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Maria, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Buonasera Maria,

mi dispiace per la sua situazione e per lo stato di rabbia e nervosismo che traspare dal suo lungo messaggio.

Da quello che emerge, il rapporto con i suoi genitori appare molto intenso, e dall’emotività che lo caratterizza anche conflittuale in alcuni momenti; conflittualità che cerca anche piccoli episodi per potersi manifestare.

Cerco di andare per punti per offrirle uno spunto di riflessione. Anche se sin da subito si intuisce che lei è un’adulta, solo alla fine del messaggio leggo che ha 35 anni; parla del suo lavoro, della sua famiglia e di lei in questi due contesti che la impegnano molto; sarebbe interessante approfondire come lei vive i suoi rapporti sociali con i coetanei, e come questi rapporti si inseriscono nella sua storia.

In effetti, per quanto  il lavoro sia per lei fonte di soddisfazione emerge che, anche in quel contesto, lei “si vive” in alcune situazioni e per alcune persone un contenitore che accoglie frustrazioni e insoddisfazioni altrui. Per quanto riguarda la sua situazione in casa, deve essere difficile contemporaneamente badare, accudire, accontentare, seguire ed assistere i suoi genitori.

Sia in casa che al lavoro il suo atteggiamento è di compiacenza e pazienza; quanto le costa questo? Come e in che modo Maria si sente accettata, a suo agio e soddisfatta per quello che è e non per quello che fa per gli altri compiacendoli e mettendosi a loro disposizione?

Riferisce inoltre di non avere tempo ne disponibilità per intraprendere un percorso su di se; sarebbe importante per lei, dedicarsi del tempo e dello spazio per fare il punto della situazione che sta vivendo e che non a caso, a 35 anni sta fotografando chiedendo un consulto.

Per quanto riguarda la sua domanda che titola il post, la rabbia che esplode in alcuni momenti, come quello che ha riportato, è un epilogo di una serie di momenti di tensione e frustrazione che non sono stati veicolati in altro modo; quindi è difficile in queste situazioni individuare qualcuno che sbaglia più di qualcun altro, in quanto generalmente si tratta dell’unico modo che a volte ci resta per scaricare la tensione.

Spero di averle dato spunti di riflessione e sono a disposizione anche per consulti online

Saluti

Dott.ssa Cristina Marsella

Ciao come stai .. 

Tante parole... descrizione di tutto ma tu dove sei...chi sei..dove stai andando ...

io credo che devi aprire la porta di casa trovare un tuo spazio privato di ascolto di condivisione, un percorso di Psicoterapia potrebbe essere inizio per volersi bene..prenditi cura di te .

Dott.ssa Filomena Lopez

Dott.ssa Filomena Lopez

Roma

La Dott.ssa Filomena Lopez offre supporto psicologico anche online

Salve Maria comprendo la sua complessa situazione ma occorrerebbe fare in colloquio di persona per capire meglio i suoi bisogni. Sicuramente lei si è accorta di un rapporto estremamente invischiato con i suoi genitori in cui più nessuno sta bene.

Se vuole mi contatti pure. Buon pomeriggio