Una sculacciata ad una bambina da parte dello zio è considerata violenza?

Paola

Buonasera, sono la mamma di una bambina di 10 anni. Poichè lavoro, mi trovo a dover affidare mia figlia quando ai miei genitori, quando ai miei suoceri.

Premetto che mia figlia non è mai andata volentieri dai miei suoceri, e, da quando è piccola dice che suo zio, fratello di mio marito, è cattivo perchè la chiama stupida.
Mio marito ha sempre cercato di minimizzare perchè sua madre fa lo stesso e protegge l'altro figlio, e poi perchè sa che, se ci litigo io si va alla fine di qualunque rapporto.
Io mi sono trattenuta nel rispetto di mio marito, ma ultimamente, prima della scorsa estate, mia figlia mi ha detto di essere stata sculacciata da questo zio. Allora chiesi aiuto a mio marito e lui si presentò a casa dei suoi e ci fu una scenata con sua madre che, come sempre, minimizzava.
Da allora mando meno mia figlia da loro e la invito a dirmi sempre tutto ciò che le succede.
Sembrava tutto rientrato fino a stasera, quando mi ha detto che di nuovo lui le ha dato dei forti sculaccioni, sempre per futili motivi.
A questo punto gli ho mandato un messaggio dove gli dico chiaramente che rischia la denucia.
La mia domanda è se ci sono gli estremi per poter punire questa persona, e come devo interpretare questo atteggiamento nei confronti di mia figlia, e se mi devo preoccupare ulteriormente.

4 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile mamma,

Alzare le mani, a qualunque titolo, anche sui propri figli, è proibito dal Codice Penale.

Non capisco come suo marito non abbia esplicitamente proibito a suo fratello di toccare la bambina già MOLTO tempo fa.

Il consiglio è quello di non farle più frequentare quella casa e lo zio, soprattutto da sola, fino alla maggiore età, quando avrà strumenti per difendersi più elaborati.

Si faccia aiutare dagli altri nonni e da una baby sitter. Tanto manca poco a che se la cavi da sola, dopo gli 11 anni fanno un salto di maturità inimmaginabile prima.

Le consiglierei anche di chiedere un consulto per la piccola, sia per la violenza subita, estremamente umiliante, sia per riparare la possibile sensazione che non siate stati capaci di difenderla nel pericolo. Meglio provvedere prima dell'adolescenza, ormai quasi alle porte.

Auguri per tutto.

Gentile sig.ra, sono una psicologa forense e psicoterapeuta familiare. Mi occupo abitualmente di maltrattamento all'infanzia. Posso sinteticamente dirle che, fermo restando che nessuno può permettersi di "sculacciare" un bambino, faccio presente che per ogni sospetto, non possiamo noi stessi fare indagini o interrogare oltremodo i bambini (inquinerebbe semmai le prove), ma queste ultime vanno delegate a chi di competenza. Detto ciò, per darle consigli pratici sul da farsi nella situaizone specifica di cui parla, e sul se ci siano estremi per procedere da parte sua con una denuncia penale, occorrerebbe avere un colloquio in privato. Non posso rispondere precisamente sulla base di queste sole informazioni. Ogni situazione è diversa e le consiglio comunque, se le è possibile, di procedere per qualsiasi decisione, tramite la consulenza di uno psicologo molto esperto in materia giuridica e/o di un avvocato penalista specializzato in maltrattamento all'infanzia.

Cordialmente.

Dott.ssa Federica Guerrini

Dott.ssa Federica Guerrini

Pisa

La Dott.ssa Federica Guerrini offre supporto psicologico anche online

Gentile sig.ra, sono una psicologa forense e psicoterapeuta familiare. Mi occupo abitualmente di maltrattamento all'infanzia. Posso sinteticamente dirle che, fermo restando che nessuno può permettersi di "sculacciare" un bambino, faccio presente che per ogni sospetto, non possiamo noi stessi fare indagini o interrogare oltremodo i bambini (inquinerebbe semmai le prove), nè potrei consigliarle di minacciare il presunto abusante. Le indagini e le azioni protettive infatti, vanno semmai delegate a chi di competenza. Detto ciò, per darle consigli pratici sul da farsi nella situazione specifica di cui parla, e sul se ci siano estremi per procedere da parte sua con una denuncia penale, occorrerebbe avere un colloquio in privato. Non posso rispondere precisamente sulla base di queste sole informazioni. Ogni situazione è diversa e le consiglio comunque, se le è possibile, di procedere per qualsiasi decisione, tramite la consulenza di uno psicologo molto esperto in materia forense e/o di un avvocato penalista specializzato in maltrattamento all'infanzia.

Cordialmente.

 

Dott.ssa Federica Guerrini

Dott.ssa Federica Guerrini

Pisa

La Dott.ssa Federica Guerrini offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Signora, comprendo bene le difficoltà che incontra una madre lavoratrice, ma la situazione familiare che ha descritto è assolutamente grave e disfunzionale! La inviterei a non concentrarsi sul cercare motivazioni dei gesti dello zio, quanto a trovare una soluzione per sua figlia.

 I bambini hanno diritto a un clima familiare sereno, vanno tutelati da violenze fisiche e psicologiche e questo compito spetta in primis al genitore.

Non lasci più sua figlia con quei parenti, si faccia aiutare da una baby sitter o, per quanto possibile, cerchi di modificare gli orari di lavoro, essere genitori comporta delle scelte spesso difficili, ma il benessere dei figli deve essere la priorità assoluta.

Cordialmente.