Ci sono degli ambienti familiari, dove si comunica attraverso il comportamento alimentare. Il cibo può diventare il veicolo attraverso il quale passano le relazioni. Ci possono essere delle false credenze culturali, soprattutto legate al periodo passato, dove le persone in carne godevano di buona salute, ora per fortuna, questa convinzione stà cominciando a lasciare il passo ad una consapevolezza più corretta, grazie all'apporto dei pediatri, che spesso si trovano a combattere l'obesità in età precoce. Nella figura di attaccamento, il bambino trova la gratificazione immediata, prima ancora che compaia il bisogno. Sono bambini/e, che non sono avvezzi a reggere il vuoto, la frustrazione, il riconoscimento del bisogno ed il desiderio. Quindi arrivano a superare tutte le tappe evolutive con questo modello mentale e alle prime frustrazioni, riescono a superarle , con un comportamento alimentare autogestito. Questo, può essere anche l'innesco di dipendenze varie. Quando subentra la fase adolescenziale, con il bisogno di differenziarsi dai genitori, può instaurarsi il comportamento opposto, quello di non mangiare. Non aver toccato il proprio desiderio, perchè assoggettato a quello delle pricipali figure di accudimento, può innescare in, un non desiderio, il non mangiare, la via per la propria differenziazione.
Dott.ssa Paola Cervellati
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