L’autostima è il valore che una persona attribuisce a se stessa e lo fa attraverso il confronto tra il suo sé reale e un sé ideale: più il sé reale si avvicina al sé reale e maggiore sarà il livello di autostima di un individuo.
Il sé reale è ciò che oggettivamente siamo mentre il sé ideale è ciò a cui aspiriamo. Purtroppo spesso gli ideali a cui aspirare ci sono forniti in forma distorta dai mass media dove si presentano ideali fuori dallo standard della popolazione. La bellezza e l’efficienza sempre e comunque, sono messaggi che vengono quotidianamente inviati alle persone. Pare chiaro che in questa modalità far corrispondere il sé reale ad un sé troppo ideale sia impossibile per la maggior parte di noi.
Il sé ideale non è negativo. Ci serve per migliorare. Ma quando non riusciamo ad abbassare gli standard ideali o a lavorare sui noi stessi per migliorare quello che può succedere è il percepirsi come privi di valore.
Ci sono persone più predisposte ad una bassa autostima dalla loro personalità e dalle loro esperienze di vita. Per queste persone momenti particolarmente difficoltosi sono quelli legati alle fasi di transizione del ciclo di vita come ad esempio l’adolescenza che è un momento di transizione alla vita adulta o l’età di mezzo che è un momento di bilanci rispetto alle scelte fatte o intorno ai 65 anni quando c’è la transizione alla terza età.
Per far avvicinare il se reale e quello ideale e quindi coltivare la propria autostima ci sono principalmente due modi:
1) Il primo è quello di ridare obbiettività al sé ideale. Pensare di poter fare le cose che si facevano da ragazzi è un’idea irrazionale che va ridimensionata.
2) L’altro modo è quello di farci piacere un po’ di più il nuovo sé reale. E’ importante trovare il modo di percepirsi capaci. Pensare a qualche attività che preveda la produzione di qualcosa è molto importante per la nostra autostima. Ci sono per esempio persone che si mettono a studiare, altre che si dedicano ad attività che vanno dal giardinaggio al fai da te. Sono tutte cose che “svuotano” la mente da pensieri negativi rivolti a se stessi per dirigerli verso qualcosa che sia gratificante.
Un altro aspetto importante è la dimensione sociale. La nostra autostima la misuriamo anche dal confronto con gli altri e da ciò che gli altri dicono di noi. Per questo motivo diventa importantissimo prendere parte a gruppi. Possono essere gruppi sociali che si riuniscono per uno scopo preciso come ad esempio corsi di disegno, pittura, fotografia, ballo e tanto altro oppure gruppi semplicemente di aggregazione in cui poter parlare e condividere esperienze. La condivisione è un’esperienza importantissima per l’essere umano perché attiva le aree cerebrali della gratificazione.
commenta questa pubblicazione
Sii il primo a commentare questo articolo...
Clicca qui per inserire un commento