Controllo e Potere personale

I termini "controllo" e "potere" sono visti nella loro qualità polisemica, poichè danno luogo a differenti significati nella comunicazione.

Per quanto riguarda il controllo distinguiamo il controllo su se stessi e il controllo degli altri.

Sulla base di quanto affermava William James possiamo continuare a credere che le persone, che hanno sperimentato molte volte la delusione e l'incapacità ad agire sulla realtà intorno a sè, che fin da piccoli non venivano posti nella possibilità di decidere, di essere artefici del loro futuro sono più propense ad essere fataliste, affrontano con meno vigore e intraprendenza le avversità della vita. Sono maggiormente legate alle abitudini e hanno qualche difficoltà a mettersi in discussione rinegoziando alcune personali rigidità all'origine di comportamenti infruttuosi.

La natura tendenzialmente orientata al fatalismo porta con sè la necessità e l'impellenza di controllare gli altri e di avere poco controllo su se stessi.

L'esercizio del controllo verso gli altri si esercita soprattutto perchè si ha paura di perdere l'affetto, di rimanere soli per non essere capaci di meritarli. Paura che si esprime, appunto, nella necessità di controllare l'altro, talvolta dando luogo ad una serie di comportamenti maniacali.

 

Percepire di avere il controllo su se stessi porta invece, necessariamente a percepire di avere potere sugli altri, di non avere bisogno di controllare gli altri, soprattutto i figli, ma di lasciare che si auto determinino nella loro realizzazione.

Avere potere sugli altri - e specialmente sulle persone care - significa avere una influenza benefica e di esempio su di loro e le loro scelte senza dover esercitare un controllo accanito e, alla lunga esacrabile.

Purtroppo l'equilibrio tra il controllo e la cura, vuole che la disponibilità alla cura dell'altro non accetti contropartite se si riferisce all'altruismo che discende dal semplice fatto di amare. Porta ad assumersi le responsabilità e a non avere paura di pagare di persona.

In senso più generale il dedicarsi all'altro e averne cura comporta di:

  • accoglierlo non solo per la fiducia della natura bonaria degli esseri umani ma in particolare delle proprie capacità;

  • di guardare il futuro con ottimismo confidando nella possibilità di rifondarsi ogni volta ad ogni sconfitta, ad ogni caduta;

  • di considerare ogni persona diversa da chiunque altra e proprio per questo interessante poichè unica e ciò non costituisce un demerito personale o un motivo per mettersi in competizione.

 

L'impotenza appresa

"Il fallimento rende ognuno di noi temporaneamente impotente" affermava Martin Seligman nel suo libro Imparare l'ottimismo: "E' come un pugno allo stomaco. In alcune persone il dolore sparisce pressochè istantaneamente. Per altre il dolore rimane; brucia, fa arrabbiare, si trasforma in rancore. Rimangono impotenti per giorni o mesi anche solo a seguito di una piccola avversità. Le spiegazioni che ciascuno dà a quello che gli accade costituisce il grande modulatore che rappresenta le differenze individuali. L'impotenza appresa è invece la reazione di rinuncia, la risposta di abbandono che segue al credere che qualsiasi cosa tu possa fare non è importante".

 

All'opposto dell'impotenza si trova il territorio del controllo personale e del potere personale.

Tutto si può apprendere, anche come modificare il proprio comportamento nel tempo misurando di volta in volta i succesi ottenuti grazie alla nuova disponibilità al cambiamento per quanto siamo in grado di mettere in gioco anche certe nostre convinzione che non ci hanno favorito fino ad ora.

 

Percepire il controllo e il potere personale allontana la prospettiva pessimistica poichè conduce all' autodeterminazione, alla libertà di giudizio, alla sintesi tra il buon vivere e la felicità.

A questo proposito è stato considerato e studiato che quanto più siamo consapevoli delle ragioni di alcuni accadimenti, tanto più siamo in grado di meglio gestire le nostre emozioni e, in conclusione, agire sulla realtà con successo. In altri termini, quanto più esercitiamo il nostro controllo, come potere di decidere, sulla realtà intorno a noi, tanto più esercitiamo il nostro potere personale.

Le persone che hanno fiducia in sè e capacità di decidere, di essere informati, di reagire davanti agli eventi sperimentando il successo, hanno fiducia nelle proprie possibilità e sono pronti ad affrontare gli eventi negativi con intraprendenza e coraggio. 

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