Buongiorno a tutti, sono un vostro utente, ho iniziato un percorso psicologico che sta iniziando a dare i primi frutti. Vivo a Stoccarda dove lavoro presso un grande produttore di auto sportive di lusso e, siccome la città è molto cara, vivo in condivisione con 3 amiche. Essendo gli affitti fuori controllo e comprare casa quasi impossibile da poco mi sono trasferito in Austria, a Wels, dove lavoro presso una ditta che produce tende per la casa e il giardino. Stipendio quasi uguale ma affitto e costi vita molto inferiori. Oltretutto sono più vicino a casa in una città a misura d'uomo. Apriti cielo: da circa un mese i miei genitori colgono questa mia scelta per rimproverarmi dandomi dello sciocco, incapace, dicendomi che ho fatto una follia perché nelle ditte grandi si sta bene e il posto è sicuro (ok, va bene), che loro mi avrebbero pagato l'affitto (peccato che quando ero a Stoccarda si lamentavano continuamente dicendo che pagavo troppo di affitto). Convivo inoltre con una donna di 43 anni (io ne ho quasi 41) e anche qui critiche (che è troppo vecchia, di trovarmene una giovane...........) Addirittura, mi criticano per questa mia decisione dicendomi che non mi hanno mai dato cattivi consigli (oddio, grazie ai loro consigli avevo sposato una donna con cui ero incompatibile e ci siamo separati quasi immediatamente), che dovevo prendere la cittadinanza tedesca perché mi avrebbe dato tanti vantaggi (quali non si sa) e che dovevo restare in Germania perché lì si sta bene (oddio, mancano case, costi che stanno andando alle stelle, fortissima speculazione immobiliare ormai fuori controllo.........), criticato come non mai perché ho preso un auto usata (30.000 km........) e che è meglio un figlio lontano ma felice piuttosto che vicino ed infelice. Io ora mi sento bene: vivo in un posto a misura d'uomo, costi umani, con questa donna sto bene e a breve andiamo a convivere, continuo a lavorare e a mantenermi da solo (ora ho pure 13ma e 14ma) eppure ci sta sempre qualcosa che non va. Non so più cosa fare