Salve, ho 27 anni e il mio problema in questo periodo è l'insicurezza e la paura del giudizio altrui. Non lavoro da 7 mesi, in passata ho fatto lavori molto umili e comunque mai “di un certo livello“ e questo, rispetto alla mia cultura e serietà, mi ha sempre fatto sentire fallita. In questo momento la mia riserva di soldi sta finendo, ho bisogno di lavorare eppure ho paura anche a propormi come cameriera, non l'ho mai fatto e non so se ne sarei capace. Purtroppo sono un tipo di persona che dopo un fallimento tende a mollare tutto. Il mio sogno è scrivere ma ultimamente lo sto mettendo in discussione perché richiede l'esporsi, il farsi vedere e il farsi pubblicità. Io sono una persona che rifugge queste cose, per timidezza, insicurezza e di nuovo paura del giudizio altrui. E ogni volta che mi viene in mente di pubblicare qualcosa online mi sento una bambocciona che non riuscendo a trovarsi un lavoro vero ripiega con attività inutili. Come faccio a uscire da questa forma mentis?
Buonasera Anna,
dalle sue parole traspare la sofferenza provocata dalla paura di essere giudicata negativamente dagli altri. Questa forma mentis, come da lei definita, instaura un circolo vizioso legato all'ansia sociale e all'insicurezza. Al fine di poter gestire meglio le sue emozioni, affrontare la sua insicurezza e spezzare questo circolo vizioso, le consiglio di intraprendere un percorso di sostegno psicologico cognitivo-comportamentale.
Resto a sua disposizione, le porgo cordiali saluti.
Gentile Anna, buona sera. Credo che tener conto dei fattori di realtà forse potrebbe aiutarLa. Il momento dal punto di vista economico è critico, quindi se si presentasse la possibilità di trovare un’occupazione temporanea, anche se non in linea con le sue aspettative, che potesse contribuire a farla sentire economicamente più tranquilla, Le consiglierei di prenderla in considerazione e molto probabilmente ne gioverebbe anche la possibilità di coltivare ancor più serenamente la sua passione dello scrivere sino a magari un domani poterla trasformare (perchè no?) in lavoro. E quindi riuscire a concretizzare il suo bel sogno. Porsi degli obbiettivi e accettare qualche compromesso per raggiungerli, può migliorare la sua autostima, farla sentire più sicura.Voglio aggiungere che parlare delle proprie insicurezze è già di per sè una conquista e non un fallimento ed in forza di questo parte già avvantaggiata rispetto a chi eventualmente la giudicherebbe. Le auguro tante buone cose Anna. Cordiali saluti.
Bologna
Il Dott. Michele Bisato offre supporto psicologico anche online
Quante dimensioni negative tutte in unica persona senza identità. La critica non è certo il miglior balsamo per le proprie ferite...semmai funziona come amplificatore del dolore.
Vero, non bisogna sottovalutare mai la realtà, e si è vero che non avere un lavoro adeguato a come ci si sente o non averlo affatto...ti fa sentire inutile e spesso anche persa, ma attenzione a disperdersi nei propri pensieri e ruminarsi addosso la propria inadeguatezza.
Brava, perchè ha aperto una finestra in questo sito e brava se comincerà a scrivere senza pensare al dopo (esporsi...farsi vedere...pubblicità). Bisogna uscire però, distrarsi da se stessi, stare con gli altri per fare qualcosa per se, uscire da questa forma mentis...stando dentro..se stessi....impresa difficilissima.
Salve Anna,
la situazione di stress che sta vivendo (la mancanza di lavoro da 7 mesi, la sensazione di precarietà per l’esaurimento della riserva di soldi) sta amplificando in lei un disagio che da sempre sente di vivere: timidezza, insicurezza, paura del giudizio altrui.
La sensazione di paura che lei descrive per il giudizio altrui, così come la sensazione di sentirsi sempre sotto i riflettori, come se tutti stessero guardando e giudicando solo lei (che immagino lei abbia), prende il nome di ansia sociale.
Le consiglio di affrontare questo problema con una psicoterapia cognitivo-comportamentale. Lo psicoterapeuta sarà in grado di aiutarla a trovare le giuste strategie per affrontare e risolvere il disagio che sta vivendo.
Mi rendo conto che in questo momento di ristrettezze economiche le sembrerà la soluzione meno opportuna, ma sono certa che troverà uno psicoterapeuta che, messo al corrente delle sue difficoltà, possa venirle incontro fin quando la sua situazione lavorativa non cambierà.
Un caro saluto
Milano
La Dott.ssa Antonella Zangari offre supporto psicologico anche online
Gentile Anna,
leggendo il suo racconto, mi sono chiesta quanto senta di meritarsi tutti questi "fallimenti" (etichettati come tali, ma nei fatti si tratta di difficoltà) e quanto posto ci sia, invece, nella sua vita per i successi, per le cose fatte bene e belle.
Comprendo le difficoltà economiche, ma ritengo che le sarebbe di enorme aiuto consultare uno psicoterapeuta della sua città per approfondire questi aspetti: se non può farlo privatamente, psi rivolga alla sua ASL di appartenenza.
Un caro saluto
Napoli
La Dott.ssa Valentina Nappo offre supporto psicologico anche online