Per la prima volta in vita mia mi sono trovata di fronte ad una scelta che mi avrebbe cambiato la vita: partire per andare dall'altra parte del mondo o rimanere qui. Entrambe le soluzioni avevano pro e contro, ma io avrei voluto partire... Ho scelto di restare. Il problema non è partire o restare, il problema sono le motivazioni: non sono partita perché ho avuto paura di fallire, di nuovo.... Ero nel lancio ed ho scelto la cosa meno rischiosa nonostante non fosse quella che volevo. Non ne posso più di vivere nel terrore di fallire, terrore che non mi fa neanche provare: ho passato la mattina a piangere e a sentirmi una fallita, mi odio per questo mio modo di pensare e mi faccio schifo per la persona che sono diventata.
Superare la paura del fallimento è un processo graduale. A breve termine la paura di fallire influenza tutti i tipi di obiettivi che si perseguono, le strategie che usiamo per raggiungerli. quando abbiamo paura di fallire concentriamo i nostri sforzi più sulla prevenzione delle perdite che sul raggiungimento dl guadagno finale. Quando cominciamo ad affrontare le cose, iniziamente anche piccole, ci accorgiamo di aver sovrastimato la nostra paura.
Comincia dal porti piccoli obiettivi e a cercare di raggiungerli. Obiettivi chiari , in questo modo anche le emozioni collegate lo saranno. Quando gli obiettivi non sono chiari anche le emozioni sono confuse e ciò rende più difficile decidere.
Ti consiglio un libro: Vincere la paura del fallimento di Hans Morschtzky, comprende un piccolo programma di addestramento
Rimini
La Dott.ssa Luigia Cannone offre supporto psicologico anche online
Salve Federica, io mi chiederei quali sono i motivi che la spingono a non partire, forse non ha "scelto" di restare, forse è "obbligata" perchè qualcosa che lei ancora non conosce la sta trattenendo.
Facendo un lavoro su se stessa e rivolgendosi ad uno specialista potrebbe far luce su quali sono i "veri rischi", i motivi potrebbero essere tanti, cosa la spinge a non partire? E' mai riuscita a prendere decisioni importanti da sola? Per chi o per cosa si sta trattenendo visto che il suo desiderio è quello di riuscire a partire?
Non è una fallita, ha solo fatto una scelta che non la soddisfa, ma ha anche 29 anni e tante altre occasioni. Mi chiedo se il rischio qua sia di fare la scelta di partire o "fare una scelta" che mai ha potuto fare. Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista e affrontare queste catene invisibili che la legano, prendere consapevolezza di questo la aiuterà anche a migliorare la sua autostima e sul suo senso di fallimento.
Sassari
La Dott.ssa Maria Laura Muroni offre supporto psicologico anche online