Perché non riesco a trovare soddisfazione in quello che faccio?

Rita

Ho lasciato il lavoro all'estero dopo 1 anno, arrabbiata del fatto che noi ragazzi siamo costretti ad emigrare per stare bene, sono ritornata in Italia ma sono ancora più arrabbiata e frustrata di prima.. Non so cosa fare della mia vita per stare bene, ho accettato di lavorare tutto il giorno per 50 euro mentre su ne prendevo 100, e questo paragone mi ha fatto lasciare drasticamente il lavoro, senza un preavviso e ora mi ritrovo ad avere ancora più incertezza in me e verso il futuro così tanto da farmi sentire vuota e incapace di mettere in ordine camera mia che ho messo io sottosopra. Mi sento giudicata dai miei come sbagliata, sono diventata pesante e mi sta facendo allontanare dalla persona che mi ama che nel frattempo sta passando un periodo di crisi anche lei Mi isolo dai miei e da mio fratello e mi sento incapace di vivere.. E tutto questo non è nato ora, ma è una condizione che avevo anche prima di partire per l'estero.. ho sempre avuto questa tendenza nell'isolarmi nel non sentirmi adeguata, ho perso amicizie e rischiavo di perdere la mia ragazza con cui ci sto da 4 anni. È che forse tutto questo dipende dal fatto che non riesco a non stare senza di lei e le azioni che faccio sono dettate da questo è tutto è una conseguenza, non lo so.. ci sono periodi in cui penso che sia questo il problema e mi sento più indipendente e cerco di stare bene anche con gli altri e periodi in cui penso che il problema siano gli altri.. mi affeziono facilmente e per un minimo atteggiamento sbagliato mi fa venire paura di non essere voluta e che forse la cosa giusta è sparire e così ho perso tante persone

3 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Rita, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Rita,

Mi dispiace leggere nel suo messaggio il forte senso di scoramento ed impotenza che vive. In effetti, come lei sa ben rappresentare e riconoscere, quello che prevale è  rabbia, rabbia verso l'esterno, e verso se stessa. Vorrei offrirle uno spunto non per gestirla, ma per inquadrarla; la rabbia a volte viene utilizzata per affrontare la paura. Per cui di fronte a quello che pensiamo essere pericoloso o fuggiamo o lo attacchiamo, cioè lo affrontiamo con rabbia. Sarebbe interessante approfondire cosa c'è dietro tutta questa energia che ora veicola nella rabbia e insoddisfazione. È chiaro che dal suo breve messaggio, poco si può evincere rispetto al suo umore e alle modalità con cui vive le sue esperienze, spero tuttavia di averle dato una vista un po diversa rispetto alla sua tendenza a colpevolizzare e soprattutto colpevolizzarsi. 

Resto a disposizione , se lo desidera, anche online.

Un caro saluto

Dott.ssa Cristina Marsella

Buon giorno Rita, secondo me potrebbe esserle di aiuto riflettere sulla frase: "Mi sento giudicata dai miei come sbagliata". Fin da piccoli la nostra personalità ed il nostro modo di vedere la vita e i rapporti con gli altri, viene influenzato dalle relazioni che i nostri genitori hanno creato con noi. Mi piacerebbe sapere quanti anni ha e come è stata la sua infanzia, che bambina è stata? Quando era piccola la sua mamma e il suo papà come si relazionavano con lei? Che adolescente è stata? Riflettere sulla sua storia di sviluppo potrebbe aiutarla a provare a mettere insieme i pezzi della sua vita. Se le fa piacere, questa ricostruzione potremmo farla insieme, con una psicoterapia individuale ad approccio familiare. Sono una psicoterapeuta della famiglia e sono convinta che la famiglia possa ferire, ma che sia anche la fonte di cura per ogni suo membro. 

Sono a disposizione per una prima consulenza psicologica, anche on line.

Arrivederci

Chiara Moretti

Dott.ssa Chiara Moretti

Dott.ssa Chiara Moretti

Venezia

La Dott.ssa Chiara Moretti offre supporto psicologico anche online