Buongiorno, mi chiamo Giorgia e ho 19 anni. Dall'anno scorso il mio stato d'animo è cambiato, il mio carattere forte e sicuro è svanito. Durante l'ultimo anno di liceo classico ho avuto un crollo. Sono sempre stata una studentessa eccellente ma all'improvviso ho iniziato a prendere 3 e 4 anche se studiavo notte e giorno (dormivo solo quattro ore a notte per dedicarmi allo studio). Nelle verifiche avevo dei vuoti completi oppure mi addormentavo con gli occhi aperti. I miei genitori, due persone severe, hanno subito iniziato con le punizioni (niente tv, niente cellulare, niente diciottesimo del mio migliore amico) e con gli insulti (secondo loro non valgo nulla visto che non ero nemmeno passata all'esame scritto della patente e dovrei vergognarmi per i voti presi, mi considerano un peso). Di solito quando si hanno problemi in famiglia si cerca aiuto nelle amiche. Ecco questo non è il mio caso perché dalle mie amiche non ho ricevuto altro che insulti. Per loro ero troppo acqua e sapone (non amo i trucchi e nemmeno gli abiti succinti), troppo studiosa (sono un'amante della lingua greca), troppo con la testa sulle spalle, troppo "suora di clausura " (non ho mai avuto tempo da dedicare ad un ragazzo). A dicembre la mia situazione scolastica è ritornata come gli anni precedenti e i miei genitori si sono un attimo tranquillizzati. Nel frattempo però ho continuato a sopportare gli atteggiamenti non molto carini delle mie migliori amiche senza commentare nulla. Ho accettato gli insulti, il fatto di dover dare loro i passaggi in auto, di passargli sempre i compiti e appunti, di fare da consulente in amore (mi consideravano suora ma chiedevano il mio parere). Un giorno di marzo dopo l'ennesimo comportamento maleducato (ero stata ad attenderle per due ore al freddo e non si erano nemmeno degnate di avvisarmi che tardavano, perché stavano mangiando la pizza a casa di una delle mie migliori amiche e io ovviamente non ero stata invitata) ho deciso di troncare quel legame nocivo per me, ho posto sui loro banchi a scuola i loro regali. Piuttosto che capire che mi avevano fatto soffrire le quattro ragazze mi hanno letteralmente dichiarato guerra, hanno iniziato fin da subito a spargere voci false sul mio conto e lanciarmi minacce. In questo clima sono giunta a Giugno e in questo periodo si sono rifatte vive, ovviamente hanno voluto il mio aiuto per la maturità e io da brava scema le ho aiutate. Dopo la maturità ho visto che erano infastidite dai miei messaggi e che alle feste di fine liceo mi evitavano. Non molti giorni dopo questi avvenimenti è iniziato il mio calvario. Mi sono svegliata bloccata a letto con vertigini violente, cefalea, nausea, dolori muscolari che mi facevano urlare. All'inizio si pensava a una forma di meningite (per fortuna non è quella) e io terrorizzata dal fatto di dover essere ricoverata in ospedale ho inviato un messaggio alla mia migliore amica. Da quel momento in avanti la mia amica non si è più fatta viva per cinquanta giorni mentre io ogni giorno ero sottoposta ad ogni tipo di esame medico . Sia lei che le altre ragazze non si sono mai interessate o almeno preoccupate per me, passavano il loro tempo ad ubriacarsi alle feste piuttosto che venirmi a trovare in ospedale.
Al momento sono uscita dall'ospedale e sto facendo della riabilitazione motoria. Mi sento triste, sola e una vera e propria nullità. Per i miei sono solo un peso economico (vado sia dall'osteopata sia dal fisioterapista), per le mie amiche nemmeno esisto. Vorrei sentirmi importante almeno per qualcuno.