A seguito di accuse assolutamente ingiustificate a me rivolte, sorrido pur trovandomi in difficoltà, nel fare capire che non corrispondono alla verità. Mi spiego meglio: il mio compagno è diffidente da sempre nei miei confronti, quando spesso mi accusa di dirgli una bugia, io sorrido e mi trovo in serie difficoltà, perché sembra che io sia a disagio nel reggere la versione che corrisponde alla verità. E di conseguenza non mi crede. Come mai mi succede?
Loredana, la risata in situazioni di forte tensione o imbarazzo è un fenomeno abbastanza comune e spesso involontario. Potrebbe trattarsi di quella che viene definita "risa nervosa", una reazione automatica del nostro organismo quando ci sentiamo sotto pressione o in difficoltà nel gestire le emozioni. La risata può essere un modo per cercare di alleviare lo stress e l’ansia di fronte a un'accusa ingiustificata, anche se questo comportamento non è consapevole. In altre parole, il tuo corpo cerca di ridurre la tensione emotiva. Se il tuo compagno è spesso diffidente, la tua risposta di sorridere può riflettere un disagio interno nel dover difendere la verità. Questo disagio, visibile attraverso la risata, viene poi interpretato da lui come segno di insincerità o evasività.
Talvolta il sorriso o la risata non sono scelti volontariamente, ma rappresentano una risposta automatica che non hai il pieno controllo. Questo può accadere anche se in realtà stai dicendo la verità.
Prendere coscienza di questo meccanismo potrebbe essere il primo passo per gestirlo. Riconoscere che la risata è una risposta nervosa può aiutarti a capire il perché e, in un secondo momento, a lavorare su modi alternativi di esprimere il disagio. Se questa dinamica continua a creare problemi nella relazione, potrebbe essere utile considerare una consulenza di coppia o un supporto psicologico individuale. Un professionista potrà offrirti strumenti per gestire meglio le emozioni e per comunicare in modo più efficace.
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Massa-Carrara
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