Sono timida, insicura e ho pochissima autostima

Andreea

Salve ,io sono una ragazza di 17 anni ,sono una persona abbastanza diffidente ,a causa di delusioni passate derivanti sopratutto dall'amicizia ,cerco di fidarmi ma ora mi é difficile. Sono timida,insicura e ho pochissima autostima, non mi sento mai al livello degli altri , nessuno che mi capisce o che perlomeno prova a farlo.La mia migliore amica mi ha appena "abbandonata ",ha deciso di tradirmi ,ingannarmi e mentirmi ,la mia sicurezza e la mia serenità sono piombate talmente in basso da raggiungere il centro della terra,continuo a rimuginare su questa situazione ,ma mi sento inutile e sbagliata.Sono insicura ,vorrei tanto riuscire a parlare apertamente a coloro che mi circondano ,ad essere sincera e non avere paura di ció che pensano,avere il coraggio di intervenire in una conversazione e fare ció che mi piace,mi sento giudicata continuamente,peraltro non mi sento mai all'altezza della situazione penso sempre "lei é molto piú bella di me,molto piú simpatica...". Mi sento che come se fossi un pulcino spelacchiato e nero (come calimero) in mezzo a stupendi cigni bianchi ,inutile come un frigorifero rotto. Vorrei dei consigli , o almeno delle opinioni che mi possano aiutare in qualche modo,grazie mille.

18 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Andreea, alla tua età è molto facile provare sentimenti di inadeguatezza nelle situazioni che si affrontano nella quotidianità ed è altrettanto facile la tendenza a confrontarsi con gli altri, soprattutto con chi si ritiene possedere qualità desiderate, che pensiamo non essere nostre...Le esperienze negative e deludenti che hai vissuto in passato hanno contribuito ad alimentare questo vissuto di frustrazione e bassa autostima, aumentando la tua diffidenza e creando un circolo vizioso da cui fai fatica ad uscire. Per sbloccare questa situazione una soluzione potrebbe essere quella di parlarne con una figura di riferimento, un genitore o un educatore, in modo da poter avere consigli diretti da qualcuno che ti conosce oppure considerare, sotto parere della tua famiglia, l'idea di seguire un percorso psicologico che ti aiuti ad affrontare in modo più adeguato e sereno la tua vita. Spero di esserti stata d'aiuto. Cordiali saluti.
Gentile ragazza, I tradimenti delle amiche sono forse quelli che ci lasciano peggio. Io ne ho presi molti, dagli amici e dalle amiche, nella mia vita. Ma mi sono serviti per aggredire gli eventi e per volgerli a mio vantaggio. E spesso ci sono riuscito. Molte volte siamo lasciati dagli amici per invidia. L’invidia è una brutta bestia! Quando si è abbandonati per invidia, significa che gli altri ci stimano molto e non gradiscono questo loro modo di essere e di sentire. Quindi stanno peggio loro di noi. In amore può succedere di essere lasciati, e alla tua età non è una tragedia, ma è un evento che ti aiuta a crescere e a fortificarti. Non ti “curar di loro”. Continua per la tua strada, ma guardati bene dal diventare aspra con te stessa e con gli altri. In fondo ci hanno insegnato, i grandi letterati e poeti, ad essere un po’ più astuti e più accorti. Più forti. Auguri per l’avvenire.
Gentile Andrea, sono rimasta colpita dalla sua grande sensibilità e dalla sofferenza che traspare tra le righe di ciò che ha scritto. Penso che più che a calimero lei possa somigliare al "brutto anatroccolo" che presto diventerà un bel cigno. Mi sembra inoltre preziosa la sua capacità di chiedere aiuto, la coltivi come un dono prezioso. Cordialmente
Buongiorno, le sue aspirazioni mi sembrano realistiche e assolutamente legittime. ha tempo per dare forma al suo percorso di crescita e goderne gli effetti. Il fatto che da così giovane lei già si ponga il problema del suo ben-essere è un'ottima cosa. L'unico consiglio che mi sento di darle è di pensare ad iniziare un percorso psicologico che la possa aiutare in un tempo e in uno spazio suo a raggiungere i suoi obiettivi. Spero di poterle essere stata utile. Un saluto
Carissima Andreea, permettimi di cominciare, anzitutto, rivolgendoti uno sguardo (virtuale) di empatia, cioè di condivisione delle tue emozioni. Colgo nella tua sofferenza gli impeti e le turbolenze dell'adolescenza, una delicata fase della vita in cui l'impegno totale è rivolto alla scoperta e alla definizione del Sé, allo sviluppo dell'autostima e delle competenze sociali. Temi che, a quanto pare, in te hanno assunto risvolti angosciosi. Dunque, tu stai vivendo queste sfide in senso depressivo: "se le cose non vanno bene, vuol dire che io non sono all'altezza". Questo è un modo di inquadrare la faccenda. Io invece ti propongo un totale ribaltamento di prospettiva: "se le cose non vanno tra me e gli altri, significa che ho una personalità profonda e complessa, posso quindi intraprendere un sentiero più luminoso, e concedermi tempo per trovare relazioni più appaganti". Credimi, non è solo una questione di parole, ma di contenuti: la tua autostima è come un baule prezioso, mettici dentro le cose più belle, i tesori della tua persona! Se non vedi questo tesoro, non significa che non esista, semplicemente devi ancora scoprirlo! Non stancarti mai di cercare! Naturalmente in tutto ciò gli affetti sono importanti, mi auguro che in famiglia ci sia buona comunicazione, anche questo può esserti d'aiuto. In ogni caso, la figura di uno psicologo può aiutarti se questi dubbi persistono, per la tua età dovrebbero esserci i consultori gratuiti, prova ad informarti. E abbi fiducia nelle tue risorse più profonde. Con sincera stima
Ciao! Il momento che stai vivendo è sicuramente molto difficile e viverlo in solitudine ti fa sentire ancora peggio. In adolescenza capita a tutti di vivere momenti come quello che hai descritto, ma non per questo va sottovaluto e merita l'attenzione necessaria. Ogni persona è unica e per questo non posso dirti le cause e come fare per stare meglio; bisognerebbe parlare direttamente per comprendere a pieno il tuo mondo personale e quindi aiutarti a superare questo momento di sofferenza.
le forti delusione dipenderanno da quanto e da cosa hai portato in un rapporto, certamente accade a tutti di prendersi "delle baccate", sei così giovane.. il problema è il continuare a prenderle e che questo invece di portare degli insegnamenti dall'esperienza ti porta a un peggioramento dell'umore e un aumento di sfiducia per il prossimo, il rischio è una continua ulteriore chiusura fino ad avere qualche piccola fase di depressione. indi direi che c'è qualcosa di risistemare "tra le tue possibilità di movimento emozionale". facciamo un esempio io amo tuffarmi e questo comporta che, ne ho così bisogno, mi piace così tanto che alla fine nel momento del tuffo non guardo dove sono, quanto è alta la roccia dove mi sono posizionato, se ci sono dei pericoli ulteriori , se l'acqua è sufficiente. Il rischio è quindi farmi male.Bisogna mettere un po' in equilibrio e magari dare forza a certe tue caratteristiche.
Buongiorno Andreea, molti adolescenti hanno insicurezze simili alle sue - si tratta di un periodo della vita non particolarmente facile... ma è giusto affrontarle in primo luogo cercando di capire da dove hanno avuto origine, specialmente perché nel suo caso sembrano avere caratteristiche particolarmente intense. Non ci sono consigli da dare; credo che la miglior cosa che possa fare è cercare uno/a psicoterapeuta esperto nella sua fascia di età, che innanzi tutto la ascolti, per poi decidere se inizare insieme un percorso verso la comprensione e il superamento della diffidenza che nutre verso gli altri, ma in primis verso se stessa. Moltissimi auguri
Dott.ssa Francesca Fontana

Dott.ssa Francesca Fontana

Monza e della Brianza

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Gentile ragazza, la sicurezza di sé affonda le sue radici nei rapporti familiari, per cui è da lì che dovrebbe partire con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta. Quest'ultima figura è assolutamente indispensabile perché in tali casi sono più che mai necessari i due aspetti che connotano la psicoterapia: i contenuti di ciò che viene detto nei colloqui e la relazione che si instaura tra paziente e terapeuta. cordiali saluti
Dott.ssa Valentina Sciubba

Dott.ssa Valentina Sciubba

Roma

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Ciao ho letto con attenzione quello che hai scritto e penso che la diffidenza ci viene insegnata sin da bambini e non è così facile liberarsene senza un lento ma proficuo percorso di affidamento a coloro che più ci vogliono bene. E'bello che tu chieda dei consigli a chi può professionalmente darteli ma la cosa più bella è provare a buttarti soprattutto con chi senti ti esprime un sincero affetto. Nessun punto di vista è sbagliato a priori ma va calato nella realtà e misurato sulla capacità che esso ha di renderci più sereni nella misura in cui lo esprimiamo. Se agli altri non dovesse piacere non ci deve riguardare più di tanto se noi siamo stati coerenti con quello che viviamo ogni giorno. Se saremo giudicati? Lo saremo sempre ma più saremo sinceri e veri e con coraggio affronteremo le situazioni e le relazioni e più facilmente il giudizio sarà positivo, perchè sarà sicuramente positivo il giudizio che avremo di noi stessi. Ciao e in bocca al lupo!
Ciao Andrea, stai vivendo un periodo di forte sofferenza e, oltretutto, sei in una fase della tua vita delicata, come tanti adolescenti: sentirsi brutta, inadeguata, avere poca stima di sè, poca fiducia negli altri... sono tutti elementi che fanno comprendere che hai bisogno di aiuto, di poter parlare con qualcuno di competente che possa comprenderti. Nulla di grave, ma senz'altro potresti uscire più facilmente da questo periodo di empasse parlandone; ti consiglio di rivolgerti a quelche psicologo della tua zona, magari al consultorio (esiste lo sportello adolescenti, è gratuito, vi puoi accedere direttamente e senza il consenso dei tuoi genitori qualora tu non voglia dirlo loro, se però vuoi renderli partecipi è ancora meglio, magari potrebbero anche aiutarti!). In bocca al lupo!
salve, innanzitutto ti faccio i complimenti per la lucidità e la consapevolezza con cui parli della tua situazione personale, credimi è un ottimo punto di partenza. Quelli che descrivi sono vissuto emotivi molto dolorosi e anche molto profondi, che lasciano un segno, un pò come una ferita che quando è più profonda lascia una cicatrice. Il punto è che nonostante questo, visto che sai di portare questi segni dentro di te, dovresti trovare la forza e la volontà di smettere di misurare il tuo valore sulla base dell'impressione che ricevi dagli altri: solo tu sai chi sei e quanto vali. Sicuramente in ogni rapporto gli elementi di "rispecchiamento" sono molto importanti e sempre presenti, ma non possono diventare la fonte del nostro sentire e dell'idea del nostro essere primario. Sono difficoltà importanti quelle di cui parliamo se non dovessi farcela da sola puoi sempre rivolgerti ad un terapeuta della tua zona per un aiuto profesisonale. Un caro saluto
Ciao, ho letto il tuo messaggio...delusioni purtroppo ce ne sono tante, ognuno di noi ne ha subite in prima persona. sei molto giovane e capisco la tristezza che puoi avere dentro te. Vorrei però capire meglio da dove ti deriva questo senso di inadeguatezza che hai. Perchè ti senti come un "pulcino spennacchiatop" ? c'è stato qualcuno per caso che qualche volta ti ha offeso? cosa è successo con la tua migliore amica, ti ha tradito perchè?
Cara Andeea, ma tu ti ricordi che Calimero diventa un bellissimo pulcino. Il lavoro sull'autostima è fatto di piccoli gesti e di piccoli esercizi che ti possono aiutare a scoprire quanto vali. Ciascuno di noi nella propria individualità è unico e inimitabile, sta a noi scoprire le nostre qualità, coltivarle e potenziarle. Sei ancora così giovane che le tue paure sono naturali, accompagnano il momento dell'incontro vero con la società. Per cui non temere, se pensi che l'aiuto di uno psicologo possa aiutarti, non esitare a chiamarmi. Ti auguro buona giornata.
Cara Andreea, vorrei dirti che anche se e' normale volersi confrontare con gli altri, e' facile uscire perdenti da questo confronto: ci sarà sempre qualcuno più bello, più bravo e più in gamba di noi. Vorrei dirti che,per quanto possa non sembrarti così, sei una persona unica, non ce n'è un'altra come te. Quindi trova le caratteristiche che tu possiedi e che ti rendo unica e importante e valorizzale. Qualsiasi cosa di positivo di come sei e di cosa ti piace fare che ti faccia stare bene. Così sentirai anche meno il bisogno di confrontarti con gli altri perché inizierai a sentirti bene così come sei. Poi da cosa nasce cosa, la sicurezza attira altra sicurezza in un circolo virtuoso che per te si e' momentaneamente interrotto per il tuo continuo svalutarti. So che sembra facile dirlo, ma credi in te stessa, nel tuo essere unica e importante proprio perché sei tu, così come sei.
Dott.ssa Roberta Daminelli

Dott.ssa Roberta Daminelli

Bergamo

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Di recente è uscito un libro dal titolo: Il potere degli introversi di Cain Susan Edito da Bompiani. Lo cerchi, farà quache sorriso e forse anche l'autostima ne trarrà giovamento. Ci faccia sapere
Salve, Capisco bene cosa stia succedendo alla tua giovanissima eta' ed e' capitato lo stesso a mia figlia. Il consiglio che ti do, come ho dato anche a lei peraltro e' quello di allargare la cerchia degli amici e di cominciare a studiare a fondo le persone invece di paragonarsi a loro. Non esiste chi e' piu' brutto o piu' bello ma solo chi riesce a capire di piu' e chi di meno.

Buongiorno Andrea, il senso di inadeguatezza e la bassa autostima fanno parte della fase delicata della vita che sta attraversando: l'adolescenza. La paura di essere giudicata e di non essere accettata per quello che è, sembra impedirle di esprimersi liberamente e serenamente con le persone che la circondano.

Nonostante questo appare determinata nel voler uscire da questa situazione che la fa soffrire, avendo il coraggio e la capacità di chiedere aiuto rivolgendosi a professionisti del benessere, che sono in grado di ascoltarla e di aiutarla ad esprimere emozioni e sentimenti senza alcun giudizio, allo scopo di favorire il superamento di questo periodo difficile della vita e di migliorare il rapporto con se stessa e con gli altri.

Se lei ritiene di non riuscire ad affrontare e superare da sola queste difficoltà, può considerare l'idea di iniziare un percorso psicologico rivolgendosi ad uno psicoterapeuta qualificato.