Mia moglie vomita il cibo ingerito perché sente una sensazione di soffocamento

C.

Aiutatemi seriamente, vi prego: mia moglie spessissimo vomita il cibo ingerito mettendosi 2 dita in gola e lo fa solo perché sente una sensazione di soffocamento, come se il cibo le rimanesse in gola. Lei é un tipo molto energico e anche un po' nervoso come temperamento, cosa posso fare per lei. Elencatemi qualsiasi terapia possa aiutarla. Grazie

3 risposte degli esperti per questa domanda

Ciao, nel leggere la breve descrizione del disturbo della consorte non è che abbiamo molti elementi per una diagnosi più precisa. Comunque dalla descrizione si può intuire che si tratta di disturbi dell'alimentazione che sfociano in anoressia. Necessita capire le motivazione per cui si usano le dita e il timore di soffocare da cosa deriva, quindi consiglio di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta per approfondire la diagnosi e iniziare una psicoterapia per capirne le cause del malessere descritto. Certi disturbi non sono da sottovalutare quindi auguro di risolverli quanto prima.
Innanzitutto escluderei una causa organica con una serie di esami clinici che può prescrivere il medico di base. In caso di esito negativo, potrebbe essere utile fare qualche colloquio clinico per una raccolta di informazioni sulla situazione che al momento sta vivendo la signora e successivamente impostare, d'accordo con l'interessata, una psicoterapia per conoscere e analizzare le cause che possono essere alla base della sintomatologia. Gli elementi a disposizione sono pochi e non volendo fare diagnosi azzardate, in generale si può dire che per nostra fortuna l'organismo quando raggiunge il limite massimo della soglia di sopportazione ( diversa per ognuno di noi), lancia segnali di allarme come dire " ora non puoi più andare avanti così, ti devi fermare". Da quello che si evince dalle sue parole sua moglie probabilmente sta vivendo un grande conflitto interiore che si manifesta con uno stato d'ansia: da una parte il tipo "energico" e quindi presumibilmente una persona che s'impegna, che si da molto da fare, che si assume responsabilità forse anche per altri. Dall'altra un tipo "nervoso" e quindi come capita spesso a chi si prodiga molto nella quotidianità , fa anche fatica a gestire le incombenze e le responsabuilità cui deve far fronte. Questo conflitto : "voglio fare, ma non ce la faccio" la sfera emotiva lo risolve con i sintomi che lei descrive, come dire che la persona si sente oppressa dalle responsabilità , dai doveri (senso di soffocamento) e in qualche modo deve trovare il modo per "scaricarli" , ma anzichè chiedere aiuto o delegare qualcun altro (forse si sente troppo in colpa o svalutata se lo facesse), trova invece un modo più immediato che è quello di "vomitare" tutto ciò che non va giù. Sua moglie sta chiedendo aiuto, Lei ha colto la sua richiesta, la sostenga e la convinca a farsi aiutare a capire cosa c'è che non va. Probabilmente è arrivato il tempo di fermarsi e occuparsi un pò più di se stessa. Auguri
Gentile utente, dal tono dell'email credo di capire che lei sia molto preoccupato dal comportamento di sua moglie. Comportamento che, mi pare di capire, sua moglie descrive esclusivamente attraverso una dimensione fisica di sintomi("lo faccio solo perchè sento un senso di soffocamento"). La sua domanda è una domanda di urgenza e giustamente lei si interroga sulla componente psicologica del problema, ma poi aggiunge che sua moglie è energica e nervosa. Mi chiedo se sua moglie sia disposta a riflettere insieme ad uno psicoterapeuta dei suoi problemi; perchè ho l'impressione che abbia questo come problema principale. Mi faccia sapere. Cordiali saluti