Sostegno genitori

rossi

Buongiorno, sono figlio unico e sono in difficoltà con due genitori uno non più autosufficiente e l'altro con altri problemi. Mi è letteralmente cambiata la vita, ormai da 6 anni, mi è difficile anche semplicemente andare a mangiare una pizza con gli amici. Fino a che punto un figlio deve rinunciare....questi anni non mi torneranno più indietro, ho già 60 anni ed inizio a pensare che tante cose a cui sto rinunciando non farò più in tempo .....Grazie

7 risposte degli esperti per questa domanda

Capisco quanto questa situazione possa pesarti. Prendersi cura di due genitori in difficoltà è un compito immenso, e quando, come dici, questo impegna la tua vita quotidiana fino al punto da farti sentire isolato e privato dei tuoi spazi, è normale sentirsi sopraffatti e amareggiati. Non esiste un limite fisso a quanto un figlio debba rinunciare: ogni situazione è unica. Tuttavia, il tuo benessere è fondamentale e meritavi, ed è ancora possibile, ritagliarti del tempo per vivere la tua vita, per fare quelle cose che ti fanno stare bene e per creare dei momenti di leggerezza, anche se piccoli. Riconosci il tuo impegno: Quello che stai facendo richiede coraggio e dedizione, ma è importante anche capire che tu hai diritto a cura e a un po’ di libertà. Valuta l’aiuto professionale: Parlare con uno psicologo può aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti e a individuare modi per ritrovare un equilibrio- A 60 anni il tempo per te è prezioso e non è mai troppo tardi per cercare un equilibrio migliore. Se hai bisogno, sono qui per aiutarti a esplorare ulteriori opzioni.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

La Dott.ssa Antonella Bellanzon offre supporto psicologico anche online

Scrivi in modo chiaro quali sono i bisogni che collidono. Poi scrivi una lista delle possibili soluzioni alternative alla situazione attuale. Scrivi anche le soluzioni e possibilità più impossibile all'inizio. In un secondo tempo analizza in concreto come poter mettere in atto le singole soluzioni. Se hai un amico o qualcuno di cui hai stima e fiducia fatti suggerire anche da lui altre possibili soluzioni da inserire nella tua lista.

Buna fortuna!

Umberto Petrosino

Buongiorno, comprendo quanto questa situazione possa essere difficile e pesante. È naturale sentirsi in conflitto tra il dovere verso i genitori e il desiderio di vivere la propria vita. È importante riconoscere il bisogno di prendersi cura di te stesso, stabilendo confini sani. La terapia cognitivo-comportamentale può aiutarti a trovare un equilibrio, migliorando la gestione delle emozioni e dei pensieri legati alla colpa o al rimorso. Non significa abbandonare i tuoi cari, ma prendersi dei momenti per te stesso, per non perdere di vista anche le tue necessità e i tuoi desideri.

Dott. Filippo Fortunato

Dott. Filippo Fortunato

Varese

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Buongiorno,

l'assistenza a genitori anziani in condizioni di salute problematiche può essere molto impegnativa e difficile da conciliare con le proprie esigenze personali, che non possono però essere ignorate totalmente e a lungo, perché le risorse psicofisiche di chi offre cura sono preziose ma limitate.

Si tratta di costruire un equilibrio fra le necessità di cura e il suo impegno nell'assistenza. Un(a) professionista in psicologia potrebbe aiutarla a valutare in quale modo.

Mi sentirei però di orientarla più a un consultorio familiare, attivo nella zona in cui abita, più che al professionista privato. Non solo per la sostenibilità economica del supporto che cerca, ma anche perché un centro che integra più specialità (Psicologia, Assistenza Sociale) potrebbe indicarle dove / come chiedere un aiuto pratico (Associazioni, Servizi Sociali) oltre che supporto di tipo psicologico.

Un cordiale saluto,

EC

Dott. Enrico Cazzolino

Dott. Enrico Cazzolino

Varese

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Buongiorno,

Sicuramente la situazione in cui si trova è complessa e delicata, perché richiede di trovare un equilibrio tra ciò che è necessario (e che si sente di dover fare per i suoi genitori) e ciò che vorrebbe fare per sé. Se si rende conto di essere in difficoltà ad affrontare tutto da solo, forse il supporto di un professionista potrebbe aiutarla a non farsi sopraffare da quello che sta vivendo e a trovare un modo per gestire la situazione con i suoi genitori senza sacrificarsi eccessivamente.

 

Dott.ssa Roberta Dallera

Dott.ssa Roberta Dallera

Lodi

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Buongiorno, quello dell'invecchiamento della popolazione, che non corrisponde sempre a buone condizioni di salute, è un tema sempre più attuale e purtroppo un problema sempre più scottante, sia per le pensione anziane, sia per i figli che devono prendersene cura. Con questi pochi dati è difficile esserle d'aiuto, ma sicuramente in questa difficile fase della vita, necessita sia di un supporto psicologico, sia di un aiuto concreto, magari attraverso servizi dedicati. La consultazione con una persona esperta la potrebbe aiutare ad alleggerire il peso che sente solo sulle sue spalle e a ridarle delle prospettive per uscire da una situazione che in questo momento sembra "senza via d'uscita". Se lo desidera sono a disposizione, anche online.

Molti auguri

Dott.ssa Francesca Fontana

Dott.ssa Francesca Fontana

Monza e della Brianza

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Buongiorno,
grazie per aver condiviso una parte così personale della sua esperienza.

Quello che sta vivendo è profondamente complesso e doloroso. Prendersi cura di due genitori in difficoltà, senza la possibilità di condividere questo peso con altri, comporta un impegno emotivo, fisico e psicologico che può stravolgere completamente la vita quotidiana e i propri orizzonti personali.

È assolutamente comprensibile che si senta stanco, privato di spazi per sé, e che inizi a interrogarsi sul senso di tutto questo sacrificio, soprattutto alla luce dell’età e del tempo che scorre. Queste domande – “fino a che punto un figlio deve rinunciare?” – sono legittime e profondamente umane. Nessuno ha una risposta univoca, ma è importante riconoscere che anche lei ha dei bisogni, dei desideri, una vita che merita attenzione e cura.

La dedizione verso i propri genitori è un atto di amore, ma non dovrebbe mai diventare una forma di annullamento di sé. Prendersi cura non significa annullarsi e spesso chi si prende cura degli altri ha bisogno a sua volta di essere sostenuto, ascoltato, aiutato.

Le suggerirei, se possibile, di cercare un confronto con uno specialista o con gruppi di supporto per caregiver: condividere il proprio vissuto può alleggerire il carico e offrire strumenti per trovare un nuovo equilibrio. Forse non è troppo tardi per recuperare uno spazio personale, anche piccolo. Ogni gesto per sé – anche solo una cena con amici, una passeggiata in solitudine, un momento di silenzio – può diventare un atto di cura verso se stessi.

Le auguro di trovare, un po’ alla volta, il modo di tornare a respirare. Se vuole, sono qui.

Dott.ssa Debora Calci

Dott.ssa Debora Calci

Varese

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