Nella società odierna, lo sviluppo esponenziale delle nuove tecnologie ha contribuito a trasformare le forme di comunicazione e a modificare stili di vita e comportamenti in modo repentino.
Purtroppo oggi ci si interroga ancora poco sulle nuove dipendenze che caratterizzano gli adolescenti; dipendenze che essendo in continuo aumento, destano particolare preoccupazione.
E’ doveroso, soprattutto da parte delle istituzioni, analizzare i cambiamenti che le nuove tecnologie hanno generato nelle fasce più deboli della società, ed in particolare negli adolescenti, cercando, attraverso azioni di sensibilizzazione, di bloccare l’emergere delle nuove devianze.
E’ noto che in età adolescenziale si manifesta tra i giovani una spasmodica ricerca di autonomia dai genitori, oltre ad un accentuato bisogno di confronto con i coetanei. Appartenere ad un groppo diventa per gli adolescenti un obiettivo primario, irrinunciabile, in quanto essi riescono ad esprimere le loro emozioni, esperienze, preoccupazioni, senza la paura di essere giudicati, non capiti o puniti. Si affermano così, tra i giovanissimi, modelli culturali e comportamentali diversi, spesso alternativi rispetto a quelli forniti dai genitori.
Le dipendenze da nuove tecnologie più diffuse sono quelle da cellulare, videogames ed internet. I fattori di rischio che possono contribuire ad aumentare le probabilità di sviluppare dipendenze di questo tipo riguardano comportamenti errati come, per esempio, trascorrere online più di 40 ore a settimana, o la nascita di relazioni nel web facilitate dall’anonimato, o l’uso eccessivo del cellulare, computer e videogames, o lo scambio esagerato di sms tra amici. Vi sono anche fattori individuali come l’impulsività, la ricerca di nuove sensazioni ed una bassa stabilità emotiva. Altri fattori possono essere ricercati in un adeguato sostegno e monitoraggio da parte dei genitori, e in una scarsa qualità relazionale con i coetanei.
Il Dott. Karrie Lager, uno psicologo infantile praticante a Los Angeles, ha condotto uno studio in merito affermando che l'uso eccessivo di Internet può avere gravi conseguenze negative; inoltre ha pubblicato un sondaggio condotto dalla Columbia CASA in cui l'indagine esplora il rapporto tra gli adolescenti, l'uso dei social media e l'abuso di droga. E’ stato scoperto che il 70% degli adolescenti di età tra i 12 e i 17 anni trascorre la maggior parte del loro tempo in siti di social media. Coloro che interagiscono attraverso i social media su base giornaliera hanno cinque volte più probabilità di usare il tabacco, tre volte più probabilità di utilizzare alcol e il doppio di probabilità di usare marijuana. Il 40% di questi ragazzi intervistati, dopo aver visto immagini di persone sotto l'effetto della marijuana, hanno quattro volte più probabilità di utilizzare questa droga rispetto a quelli che non hanno visto le stesse immagini. Il dato ha un senso: quelli esposti ad immagini di droga e alcol sono più inclini a cercare e sperimentare su loro stessi.
Il Dr. Charles Sophy, uno psichiatra di Los Angeles, afferma che gli adolescenti sono facilmente impressionabili e lo sono ancora di più da tutto ciò che apprendono dai social media. L'ultima edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-V) in realtà lo comprende come un disturbo che necessita di ulteriori studi e ricerche.
Una pubblicazione sul “National Center for Biotechnology Information” ci illustra un’importante ricerca condotta dal Dipartimento di Psichiatria, presso l’Università Medica in Polonia, che ha dimostrato che la dipendenza da Internet è molto popolare tra i giovani, tanto da stabilire addirittura 1 adolescente ogni 4. Questa è una statistica allarmante che deve essere affrontato il più presto possibile. Alcuni ricercatori ritengono che ci siano cambiamenti chimici che si verificano nel corpo quando qualcuno è impegnato in un comportamento di dipendenza. Inoltre, dal punto di vista biologico, ci può essere una combinazione di geni che rendono una persona più suscettibile ai comportamenti di dipendenza, così come i ricercatori hanno individuato geni che influenzano la suscettibilità di una persona che fa uso di alcol.
La dipendenza da Internet o dall’uso compulsivo del computer si manifesta in diversi sintomi fisici ed emotivi che sono, tra gli altri:
Sovraccarico di informazioni.
Sensi di colpa.
Ansia, Depressione ed Agitazione
Disonestà
Euforia
Nessun senso del tempo
Isolamento
Difesa
Troppa navigazione online porta alla diminuzione della produttività del lavoro e un minor numero di interazioni con i membri della famiglia.
Partendo da queste riflessioni è possibile realizzare interventi necessari a predisporre gli strumenti che diano a genitori ed insegnanti la possibilità di individuare precocemente gli atteggiamenti di dipendenza in età adolescenziale. In questo modo sarà possibile orientarsi all’interno di una realtà che, se subito riconosciuta, permetterà di evitare problemi di vera e propria dipendenza.
Dott: Pietro Ganci Psicologo Clinico e di Comunità, Psico-oncologo, Psicoterapeuta.
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