Buongiorno a tutti, sono una ragazza di 33 anni e sono disperata. Sto con un ragazzo da quasi 2 anni, il quale sin da subito mi aveva confessato di fare uso di cocaina. All'inizio ho tollerato la cosa, ma poi con il passare del tempo ho imparato a conoscere, purtroppo, gli effetti che ha sulle persone. Ho passato mesi di inferno, dove ne faceva uso spessissimo. Notti intere passate a litigare con una persona completamente diversa da quella che conoscevo, arrivando ultimamente anche a violenza fisica di cui ho dovuto nascondere i lividi in piena estate.
Mi ha promesso tante volte che avrebbe smesso, ma appena guadagna dei soldi, li usa per comprarsi quello schifo, devastandosi talvolta anche con l'alcol. Io vivo nell'angoscia più totale di ritrovarmi in quelle bruttissime situazioni fatte di menzogne e violenze.. gli ho spiegato tante volte che io voglio un uomo normale, pulito. Vorrei aiutarlo, vorrei avere le armi per poterlo supportare, ma mi sono accorta che non ne sono in grado e ho serie difficoltà..non so come fare. Ho anche chiesto aiuto alla mia psicologa di supportarmi in questo, quando a lui gli ho accennato che lo facevo in modo da aiutare sia me che lui, non ha voluto sentire ragione e mi ha dato della pazza, dicendomi che sono io ad aver bisogno di curarmi e non lui.
Io non so più che fare…...lo amo tanto e vorrei aiutarlo, sto facendo il possibile, ma sembra che non voglia essere aiutato o forse è troppo orgoglioso per chiederlo. Che faccio? Aiutatemi vi prego….è una sofferenza stare con una persona così...
Cara Camilla,
come aiutare qualcuno che non vuole essere aiutato? Il suo ragazzo non dimostra la minima consapevolezza del danno che produce a se stesso , alla propria mente, al proprio corpo , figuriamoci a quello che riguarda la relazione con lei. E'evidente , per quanto doloroso che questa è una battaglia che sta combattendo da sola e che è assai possibile sia destinata a perdere . Si , è sicuramente vero Lei abbia necessità di sostegno psicologico , ma non certo perchè sia pazza, quanto perchè, senza rendersene conto sta nutrendosi a sua volta , non di una sostanza tossica , ma di una relazione altamente nociva per il suo benessere.Per curare una tossicodipendenza , occorre una grande motivazione intrinseca di cui Lei è sicuramente dotata e che quindi, con un buon magine di probabilità la aiuterà nel tempo a tenersi alla larga da frequentazioni pericolose capaci di provocare lividi a corpo e cuore , accompagnandola al contrario a scegliere di amare prima e sopra ogni altra cosa se stessa.
Cordiali saluti
Buongiorno Camilla,
credo proprio che ad incastrarti in questa bruttissima e dolorosissima situazione sia la tua voglia di aiutare chi proprio non ne vuole sapere di essere aiutato, né da te né da altri.
Inizio con il dirti che non si può, in nessun modo, essere d'aiuto a chi non riconosce e non accetta in prima persona di avere bisogno d'essere aiutato.
In secondo luogo ti faccio alcune domande per spingerti a riflettere: quanto questo bisogno di soccorrere e sostenere l'altro ricorre, in genere, nelle tue relazioni? In che misura rappresenta un tratto distintivo della tua personalità? E, ancora, a quale prezzo?
Scrivi di due anni passati a sopportare menzogne, liti, aggressioni e violenze.
Credo che anche tu abbia un gran bisogno di aiuto. Non ho ben capito se continui ad andare dalla psicologa; qualora avessi smesso ti consiglio di riprendere.
Dovresti spostare l'accento su di te perché sembra tu stia ignorando la tua sofferenza personale annientando totalmente la tua personalità.
Troppo difensivamente concentrata su di lui per guardare dentro di te e per fare scelte migliori?
Inoltre, sono convinta che un atteggiamento da parte tua più deciso e risoluto, pronto a mettere fine alla vostra relazione se le cose non cambiassero, sarebbe sicuramente più d'aiuto anche al tuo ragazzo e permetterebbe, sia a te che a lui, di uscire dalla situazione di dipendenza/controdipendenza che si è pericolosamente e perversamente creata.
Rimango a tua disposizione.
Roma
La Dott.ssa Cinzia Cefalo offre supporto psicologico anche online
Cara Camilla,
l'unico modo per aiutare il tuo ragazzo è lasciarlo. So di essere brutale nel dirtelo in questo modo, ma in questo momento lui non ama te, non ama nessuno, al di fuori della cocaina.Si muove e vive in funzione della possibilità di "sballarsi", e nessuna promessa potrà essere mantenuta, perchè lui non ha più il controllo sulla sua vita, ma è la droga che ha il controllo su di lui. Se hai una possibilità, seppur vaga, è quella di lasciarlo solo a rendersi conto di essere rimasto solo. Lui va aiutato, ma tu non puoi farlo, e nemmeno la tua psicologa. Quando si tratta di dipendenza da sostanze c'è bisogno di un intervento molto più massiccio, che prenda in carico lui e tutti quelli che gli sono accanto, ma il primo passo per qualsiasi comunità è quello di chiedere a tutti i familiari e conoscenti di smetterla di dargli aiuto in qualsiasi modo. SALVA LUI E SALVA TE STESSA: ALLONTANATI. Poi se vorrai si possono prendere informazioni sui servizi che possono fare al caso suo, ma deve essere una sua scelta. Buona fortuna...