Buongiorno, ho 25 anni e sono fidanzata con un ragazzo da 9 anni, convivente da 3. E' cresciuto in una situazione complicata e ne ha sempre sofferto. Inoltre è sempre stato circondato da "amici" che facevano e fanno uso di cocaina, come se fosse un divertimento. Fa uso di cocaina da quando ha 17 anni, io non me ne accorgevo, perché quando lo faceva io non ero presente e comunque ero ancora molto ingenua a riguardo. Hanno iniziato a dirmelo amici in comune e ovviamente quando gli chiedevo se fosse vero mi rispondeva di no e si innervosiva.
Dopo 1-2 anni mi ammise che quelle voci erano vere, ma era riuscito a darci un taglio.. ma passò poco tempo e mi accorsi che succedeva ancora qualche volta.. Io sono sempre stata contro le droghe, anche se trovo che la gravità del fare uso di cocaina è nettamente maggiore che del fare uso di marijuana, e lui ne è sempre stato al corrente.
Arrivato il momento della convivenza mi convinse del fatto che avesse smesso.. si buttò nello sport, iniziò ad avere soddisfazioni, al lavoro tutto bene.. fino a quando iniziò a perdere qualche incontro, al lavoro discuteva ogni tanto con qualche collega (come capita a tutti) e ogni volta che succedeva qualcosa, si rifugiava nella cocaina. Ho iniziato ad essere fredda a riguardo, lo disprezzavo per quello che faceva.. mi facevo vedere forte per cercare di scuoterlo, per cercare di fargli capire che nella vita tutti hanno problemi, ma vanno affrontati perché una volta che ti fai, quando l'effetto finisce il problema è ancora li.
Ma non era il modo adatto e nemmeno ora so quale sia... un paio di giorni fa l'ha fatto a lavoro dopo una discussione con il capo, e li non ce l'ho più fatta. Gli ho detto che non voglio stare con lui, non ho futuro o almeno non lo vedo un futuro felice.. è esploso, 2 giorni a piangere e a giurarmi che non lo rifarà più.. non so davvero come comportarmi.. Vorrei farlo andare dallo psicologo, ma secondo lui non ha un problema e non se ne rende conto, ci andrebbe solo per vedere me felice. Vorrei avere dei consigli..è diventata una situazione che non so gestire e non voglio lasciarlo solo, si rovinerebbe da solo..
Grazie
Gentile Alessia,
ho letto la tua storia e vorrei cercare di risponderti anche se non è facile farlo attraverso poche righe.
Tu e il tuo ragazzo vi siete fidanzati molto giovani, praticamente siete cresciuti insieme e avete affrontato fianco a fianco l’adolescenza, periodo molto delicato per tutti nel quale intervengono cambiamenti corporei e caratteriali. Sicuramente in questa fase ha notevole importanza la cerchia di amici che circonda l’adolescente e dalle tue parole è emerso che gli amici del tuo ragazzo facessero uso di droghe per cui forse anche questo ha indotto il tuo ragazzo a provare qualcosa da cui è difficile, ma non impossibile uscirne.
Vorrei sottolineare che tu, Alessia non hai nessuna colpa del fatto che non ti accorgessi di quando il tuo ragazzo faceva uso di cocaina, in quanto chi fa uso di droghe è abile nel trovare il modo di non farsi scoprire, soprattutto dalle persone vicine come potevi esserlo tu al tempo in cui vi stavate conoscendo.
Di fronte a queste tue parole “Dopo 1-2 anni mi ammise che quelle voci erano vere, ma era riuscito a darci un taglio” ho fatto un attimo di pausa.. un’altra cosa importante che vorrei dirti è il fatto che chi fa uso di cocaina necessita di essere aiutato da un’equipe specializzata composta oltre che da medici, da psicoterapeuti ed altre figure professionali che seguono la persona passo passo in quanto questa sostanza induce alla dipendenza e vedo seriamente difficile riuscire a darci un taglio da solo.
Questo non vuole porre in secondo piano la persona anzi, voglio sottolineare e ribadire che la forza di volontà e la consapevolezza della persona stessa di aver necessità di un aiuto sono fondamentali in questi momenti.
Proseguendo il tuo racconto Alessia ho capito che tu ci tieni molto al tuo fidanzato quando hai detto che ti facevi vedere forte per cercare di scuoterlo e per fargli capire che nella vita i problemi ci sono e ci saranno sempre..è molto bello quello che hai fatto e credo continui a fare, dimostri maturità. Senza conoscere il tuo ragazzo posso dire che questo potrebbe essere un modo utile, ma non sufficiente in quanto ribadisco l’importanza che il tuo ragazzo venga seguito da un’equipe. La forza che hai e che vuoi trasmettere al tuo fidanzato è sicuramente indispensabile, ma non sufficiente per uscire da questa situazione da soli. È necessario l’intervento di professionisti che possano guidarvi.
Quando ti giura che non lo rifarà più, dalle sue lacrime sono indotta a pensare che ci tenga a te e che non voglia perderti, ma allo stesso tempo non riesce a dirti che da solo non ce la fa ad uscirne.
Sicuramente nella tua zona ci sono consultori che trattano questi casi e di sicuro parlarne con loro allevia il tuo malessere perché quando il tuo ragazzo verrà preso in carico, sarai più sollevata anche tu.
Sono una giovane psicologa, credo di avere solo pochi anni più di te e durante l’esperienza che ho maturato fino ad ora posso dirti che storie di droga ne ho conosciute e so che il percorso per uscirne è complesso, richiede consapevolezza di aver bisogno dei professionisti (per arrivare qui è fondamentale la presenza dello psicoterapeuta) e molta forza di volontà, ma non impossibile perché ho visto persone che dopo anni di abuso ne sono uscite e conducono vite tranquille, lontane da sostanze e da persone poco amichevoli.
Con questo spero di averti lasciato un messaggio di forza, da aggiungere a quella che tu già possiedi.
A disposizione, un abbraccio